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Liguria

Genova | Giovanni Toti farà scena muta davanti al gip Paola Faggioni

Giovanni Toti, da martedì agli arresti domiciliari, davanti al gip Paola Faggioni non parlerà. Una scelta strategica che è stata presa dal suo difensore, l’avvocato Stefano Savi. L’interrogatorio è fissato per le 14 di venerdì.

Toti arriverà da Ameglia, dove si trova ai domiciliari da martedì quando la finanza si è presentata all’hotel Lolly di Sanremo, dove il governatore alloggiava visto che avrebbe dovuto presenziare a un evento con Flavio Briatore.

La scelta di avvalersi della facoltà di non rispondere, spiega il legale, “sembra conseguente e logica nella misura in cui abbiamo un fascicolo enorme da approfondire e che abbiamo nelle nostre mani solo da ieri. Prima di prendere decisioni o dare spiegazioni dobbiamo approfondire la lettura degli atti per capire su che cosa, dove e come fornire le spiegazioni”.

Per quanto riguarda le carte relative ai fondi raccolti dal governatore, Savi ha detto che “la tracciabilità dei denari sia in entrata che in uscita è totale. In entrata sono gli stessi atti che ce lo dicono, non è stato contestato nulla in relazione a fatti che non siano assolutamente rientranti nelle normative di legge che prevedono che tutto avvenga nella maniera più trasparente possibile e così è stato”. “E abbiamo anche la possibilità di dimostrare che” i fondi “sono stati tutti spesi per necessità di tipo politico connesse all’attività del presidente e delle persone che lavoravano con lui e che avevano connessioni politiche con lui. Non c’è stata nessuna anomalia nella spesa né a titolo personale né a nessun altro titolo”, spiega la difesa.  

Per quanto riguarda il suo futuro politico, “il presidente Toti farà le sue valutazioni da quello che mi dice sono valutazioni che non possono prescindere da un confronto che potrà essere fatto in condizioni diverse da quelle attuali – ha concluso – con tutte le persone che con lui hanno lavorato fino ad oggi e con i partiti che fanno parte della sua maggioranza”. Forse un modo per dire che di dimissioni si potrà parlare solo una volta fuori dai domiciliari.

Liguria

Rapallo (GE) | Maltrattamenti e minacce a anziani fragili, indagata infermiera

Maltrattamenti su pazienti anziani, minacce e punizioni a soggetti fragili sono le accuse mosse da Tribunale Ordinario di Genova a carico di un’infermiera 59enne di origini polacche ora con obbligo di dimora a Recco (Genova).

Teatro delle violenze, documentate da video e dalle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanita, la residenza protetta Villa Scassi di Rapallo (Genova). Sono stati alcuni esposti di parenti degli anziani ospiti a fare scoprire i soprusi ora le indagini riguardano anche un furto avvenuto a carico di una anziana ospite a Villa Tasso.

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Liguria

Genova | Per la libertà di Aldo Spinelli i giudici si sono riservati di decidere

Nuova doccia fredda per Aldo Spinelli, l’imprenditore portuale ai domiciliari per corruzione dal 7 maggio nell’inchiesta che ha portato ai domiciliari il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. I giudici del Riesame, sull’appello presentato dai legali, si sono riservati di decidere. “È andata come doveva andare – ha spiegato l’avvocato Sandro Vaccaro – per noi non sussistono il pericolo di reiterazione del reato né quello di inquinamento probatorio. Spinelli si è ormai dimesso da ogni carica. Infatti abbiamo chiesto solo la sostituzione con una misura interdittiva”.

 Secondo i pm Federico Manotti e Luca Monteverde, l’imprenditore deve stare ancora ai domiciliari. Per l’accusa avrebbe “foraggiato” il Comitato di Toti e in cambio avrebbe avuto favori: dal rinnovo della concessione di 30 anni del Terminal Rinfuse alla pratica della spiaggia di Punta dell’Olmo (poi rimasta libera e non diventata privata).

Ieri i giudici del Riesame hanno rigettato la richiesta di Toti di revoca dei domiciliari. Per i magistrati il governatore “potrebbe commettere ancora reati visto che non ha compreso le accuse che gli sono state mosse e che si è comportato non come un amministratore pubblico ma come un amministratore di una azienda privata”.

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Liguria

Savona | Ance: “Cresciuti gli investimenti nell’edilizia residenziale e non residenziale”

È un panorama complesso e variegato, caratterizzato da sfide significative e nuove opportunità di crescita, quello che si prospetta per il settore edilizio savonese nel secondo semestre del 2024. Dobbiamo affrontare le incertezze del contesto internazionale e il rincaro dei materiali,un nuovo ritardo nei pagamenti da parte della PA, ma abbiamo anche la possibilità di sfruttare l’onda di una crescita nel 2023 rispetto al 2022 degli investimenti in edilizia, che in Liguria si attesta al +22,9% in edilizia residenziale e al3.9% in edilizia non residenziale, con un effetto diretto anche a Savona. La nostra capacità di adattamento e innovazione sarà cruciale per trasformare le sfide in opportunità, garantendo uno sviluppo sostenibile e duraturo per il territorio.”  Così Massimo Baccino, presidente di ANCE Savona, commenta i dati elaborati dalla Direzione Affari Economici, Finanza e Centro Studi di ANCE – Associazione Nazionale dei Costruttori Edili.

A fonte di un contesto geopolitico internazionale incerto – che continua a influenzare negativamente il settore, con una previstacontrazione del 7,4% negli investimenti in costruzioni su base annua (2024), ​​con flessioni simili alla media nazionale anche per la Liguria e per Savona ​- le previsioni indicano segni negativi per la nuova edilizia abitativa (-4,7%) e il settore non residenziale privato (-1%). Tuttavia, vi è un’eccezione positiva rappresentata dagli investimenti nelle opere pubbliche, che sono attesi in crescita del 20% grazie all’accelerazione dei progetti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)​​.

A livello territoriale, si conferma una maggiore concentrazione degli interventi nel Nord Italia (51%), seguito dal Sud (28,9%) e dal Centro (20,1%).  Il Superbonus, insieme ad altri incentivi, ha svolto un ruolo cruciale nel processo di riqualificazione immobiliare. Secondo i dati ANCE, il 5,8% dello stock edilizio italiano è stato riqualificato, con una maggiore incidenza nelle regioni del Centro-Nord rispetto a quelle del Mezzogiorno​​. In questo ambito, la Liguria si attesta sul 6,2% del patrimonio edilizio sottoposto a interventi, ma i margini di miglioramento sono ampi: oltre l’80% degli edifici in Liguria è stato costruito prima del 1981 e necessita di significativi interventi di riqualificazione e manutenzione per rispettare le normative antisismiche e di efficienza energetica​

Nei primi mesi del 2024, i prezzi dei principali materiali da costruzione hanno continuato a diminuire. Il gas naturale e l’energia elettrica hanno mostrato le riduzioni più significative, rispettivamente del 44,9% e del 40,3%, grazie a un inverno mite che ha ridotto i consumi. Tuttavia, alcuni materiali come il bitume hanno visto un aumento dei prezzi del 16,2%​​ e per le imprese edili perdurano gli aggravi di costo legati alla spesa energetica e al rincaro dei materiali rispetto al periodo immediatamente successivo alla pandemia.

Uno scenario particolarmente delicato se si tiene conto della frammentazione nel settore delle costruzioni che caratterizza il territorio ligure, con una preponderanza di piccole imprese: i Liguria il 70% delle imprese di costruzione ha un solo addetto, e da questo punto di vista il dato è più alto della media nazionale, evidenziando la necessità di consolidamento e potenziamento delle competenze e delle capacità produttive. Inoltre, il settore è caratterizzato da giri d’affari contenuti, con l’86% delle imprese che dichiara un fatturato inferiore ai 500mila euro.

Infrastrutture, PNRR, incentivi per edilizia green e miglioramento energetico, rigenerazione urbana e partita ecologico-ambientale sono sicuramente le priorità su cui ANCE Savona continuerà a lavorare sul territorio nei prossimi mesi” conclude Massimo Baccino. “Nonostante le previsioni sfidanti, il settore edilizio mostra infatti importanti segnali di resilienza, grazie alle opportunità offerte dagli investimenti pubblici e dagli incentivi per la riqualificazione, che dobbiamo cogliere anche a livello territoriale”.

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