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Piemonte

Droga tagliata con la paprika: 38 arresti in tutta Italia

Una banda che gestiva il traffico e la lavorazione di droga in tutta Italia è stata smantellata oggi, martedì 7 maggio 2024, dalle autorità di Trento. Utilizzando auto modificate con doppi fondi, la droga, principalmente cocaina, hashish, marijuana ed eroina, veniva trasportata a Trento, dove veniva tagliata, confezionata e camuffata con paprika per mascherarne l’odore. Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Trento, supportata dallo Scico e da altre unità investigative sul territorio nazionale, hanno portato all’emissione di un’ordinanza del giudice per l’indagine preliminare del Tribunale di Trento. Sono state eseguite misure cautelari contro 38 persone, di cui 36 stranieri. Il sequestro di beni e disponibilità finanziarie per oltre 10 milioni di euro è stato ordinato. Questi individui, appartenenti a due gruppi criminali distinti, sono accusati di associazione a delinquere per traffico di sostanze stupefacenti. Le misure cautelari sono state eseguite in varie province italiane, tra cui Trento, Torino, Milano, Bergamo, Brescia, Bolzano, Verona, Pavia, Cremona e Livorno.

Le indagini, partite nel dicembre 2021, hanno permesso di identificare la rete di clienti e fornitori dei due gruppi criminali e di ricostruirne completamente le operazioni.

Cronaca

Grondona (AL) | Abusi edilizi e rifiuti illegali: sanzioni per il proprietario di un immobile in area vincolata

CC Grondona

i Carabinieri del Nucleo Forestale di Stazzano hanno scoperto gravi violazioni delle normative ambientali in un’area soggetta a vincolo paesaggistico. Durante un controllo del territorio, è stata rilevata una ristrutturazione in corso di un’abitazione privata, accompagnata da movimenti di terra su un’area di circa 600 mq, tutti effettuati senza le necessarie autorizzazioni.

Le indagini hanno rivelato anche una gestione illecita dei rifiuti, con il riutilizzo di macerie edili per il riempimento del perimetro della proprietà e lo smaltimento non regolamentato di materiali come termosifoni e caldaie dismesse. I Carabinieri hanno rinvenuto, inoltre, segni di un mezzo cingolato che si allontanava dalla proprietà verso un’area boscata. Seguendo questo percorso, è stata scoperta una discarica di macerie lungo il Torrente Spinti, dove sono state depositate diverse tipologie di rifiuti, inclusi mattoni, cemento e sanitari.

Il proprietario dell’immobile è stato denunciato per diversi reati, tra cui danneggiamento e abuso edilizio. Le autorità hanno emesso una prescrizione per il corretto smaltimento dei rifiuti e il ripristino dello stato dei luoghi, imponendo anche sanzioni pecuniarie per un totale di 9.300 euro. Questo episodio sottolinea l’importanza della salvaguardia delle aree fluviali e della necessità di rispettare le normative ambientali e urbanistiche. I Carabinieri Forestali avvertono che tali aree, di proprietà pubblica, richiedono una tutela rigorosa per prevenire danni ambientali e idrogeologici.

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Cronaca

Torino | Operazione “Factotum”: colpo alla ‘ndrangheta, sei arresti per mafia, estorsione e traffico d’armi

GdF Torino

In un’importante operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Torino, con il supporto del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata di Roma e sotto la direzione della Procura della Repubblica, sono stati arrestati sei individui legati a una rete mafiosa attiva nella provincia torinese. L’inchiesta ha portato alla luce gravi indizi di reati di associazione mafiosa, estorsione aggravata, ricettazione e detenzione illegale di armi.

Le indagini, iniziate in seguito a operazioni precedenti come “Carminius” e “Fenice”, hanno smascherato una ramificazione della ‘ndrangheta calabrese operante nel settore edile, immobiliare e della ristorazione, evidenziando come il gruppo criminale avesse instaurato un controllo capillare su diverse attività economiche. Grazie a intercettazioni, pedinamenti e osservazioni sul campo, è stato possibile ricostruire il modus operandi del sodalizio, che utilizzava la sua influenza per imporre “protezione” e risolvere conflitti tra imprenditori, in cambio di compensi monetari.

Una delle figure centrali dell’inchiesta è un individuo già coinvolto nel processo “Minotauro”, emerso come dirigente di questa rete criminale e attivo nel coordinare incontri tra affiliati di diverse regioni, stabilendo alleanze e spartendo territori. Tra gli arrestati figurano anche membri che gestivano attività di estorsione e supporto logistico per latitanti, consolidando ulteriormente la rete di potere del gruppo mafioso.

L’operazione “Factotum” conferma l’impegno delle autorità nella lotta alla criminalità organizzata, proteggendo il tessuto economico legale dalle infiltrazioni mafiose.

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Cronaca

Cuneo | Scoperti crediti d’imposta fittizi finanziati con il PNRR per 500 mila Euro

GdF Cuneo

La Guardia di Finanza di Cuneo ha individuato un’ingente frode fiscale nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Un gruppo di imprenditori della provincia è stato scoperto mentre beneficiava di crediti d’imposta inesistenti per un valore di 500.000 euro. L’indagine, condotta dalla Tenenza di Fossano, ha preso avvio da una complessa analisi del rischio fiscale, volta a identificare contribuenti ad alto rischio di evasione.

Nel dettaglio, le verifiche si sono concentrate sui costi dichiarati per la formazione informatica dei dipendenti, che si sono rivelati falsi. Gli imprenditori coinvolti hanno riconosciuto le irregolarità e hanno restituito l’intera somma allo Stato, compresi sanzioni e interessi.

L’operazione si inserisce nel quadro delle attività di contrasto all’uso improprio dei fondi pubblici, con l’obiettivo di garantire che le risorse destinate alla crescita e allo sviluppo siano utilizzate in modo corretto. Le indagini sono attualmente in mano all’Autorità Giudiziaria, che procederà nel rispetto del principio di presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva.

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