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Attualità

Spende 407mila euro in gratta e vinci. Ora utilizza i tagliandi per sensibilizzare la gente sul rischio della ludopatia

Quattrocentosette mila euro spesi in gratta e vinci perdenti. Questa è la cifra totale dissipata da un settantenne residente in un comune vicino a Brescia dal 2002 fino ad oggi. È lo stesso uomo a raccontare la sua storia, consegnando al regista teatrale Pietro Arrigoni nove scatoloni contenenti i biglietti conservati ossessivamente, suddivisi in mazzette dal controvalore (in perdita) di mille euro.

“L’uomo ha speso 362 mila euro in gratta e vinci perdenti. Qui ci sono anche i biglietti acquistati prima del 2002, novanta milioni di lire, equivalenti ad altri 45 mila euro. Prendali tu, distribuiscili nelle piazze. Voglio che gli altri giocatori capiscano le conseguenze di inseguire un sogno di vincita che non arriverà mai. Devono fermarsi in tempo, cercare aiuto”, ha detto l’uomo ad Arrigoni, descrivendo anni di inseguimento del sogno di arricchirsi, finendo per trovarsi esausto sia economicamente che psicologicamente. Il settantenne ha raccontato al Corriere della Sera di aver conservato i biglietti come promemoria di tutti i soldi spesi nel corso degli anni. “Pensavo che vedere i miei stipendi, i miei risparmi, trasformati in carta straccia potesse aiutarmi a smettere. Ma è stato inutile. Ora finalmente sto cercando aiuto”.

Il regista, una volta in possesso dei biglietti, ha deciso di utilizzarli per sensibilizzare il pubblico. I tagliandi consegnati dall’uomo al regista vengono ora impiegati da diverse cooperative sociali, incluso “Gli Acrobati” di Sara Rossi, in un flash mob che sta coinvolgendo tutto il territorio bresciano, affiancato dal tour teatrale di Arrigoni. Questo rientra in un progetto di sensibilizzazione contro la ludopatia finanziato da Ats Brescia. “La vita merita di essere vissuta, non ‘grattata'”, ha detto l’uomo al regista Arrigoni.

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“Inchiesta Gioventù Meloniana: Procura di Roma richiede girato integrale

La Procura di Roma ha richiesto integralmente il girato dell’inchiesta giornalistica “Gioventù Meloniana” realizzata da Fanpage.it, senza alcun taglio o oscuramento. L’inchiesta ha svelato comportamenti antisemiti, razzisti e nostalgici del Ventennio fascista all’interno dell’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia.

Una giornalista infiltrata ha documentato militanti di Gioventù Nazionale, alcuni vicini a figure politiche di rilievo, compiere il saluto romano, intonare cori in onore di Hitler e Mussolini, cantare inni fascisti e fare apologia del terrorismo nero. Inoltre, si è sollevato il sospetto di un uso illegittimo dei fondi del servizio civile per sostenere le attività del movimento giovanile, come testimoniato da Flaminia Pace, responsabile di uno dei circoli romani, nel girato dell’inchiesta.

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Attualità

L’Arcivescovo Carlo Maria Viganò Scomunicato dopo gli attacchi a Papa Francesco

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò è stato scomunicato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede a seguito di ripetuti attacchi al Papa Francesco e al Concilio Vaticano II, dei quali ha rifiutato l’autorità. La Congregazione ha emesso una dichiarazione ufficiale in cui accusa Viganò di scisma, sottolineando le sue dichiarazioni pubbliche contrarie alla comunione con il Papa e alla legittimità dell’autorità ecclesiastica.

Carlo Maria Viganò, 83 anni, noto per le sue posizioni conservative, è stato nominato arcivescovo da Giovanni Paolo II nel 1992 e ha ricoperto incarichi importanti, tra cui nunzio apostolico in Nigeria e negli Stati Uniti. La sentenza di scomunica è stata emessa nonostante il suo rifiuto di comparire davanti alla Congregazione per rispondere alle accuse.

Le tensioni tra Viganò e Papa Francesco sono esplose pubblicamente, con l’arcivescovo che ha accusato il Papa di eresia e ha criticato apertamente le sue decisioni ecclesiastiche, inclusa la gestione degli abusi sessuali nella Chiesa e il documento sulla benedizione delle coppie omosessuali.

Viganò ha definito il Concilio Vaticano II come un “cancro ideologico” e ha descritto la Chiesa sotto Papa Francesco come una “metastasi”. La sua opposizione al Papa e alle riforme del Concilio Vaticano II ha portato alla sua condanna per scisma da parte della Santa Sede.

L’arcivescovo ha reagito alle accuse dichiarando che considera un onore essere processato per le sue convinzioni e ha criticato il processo canonico come “extragiudiziale”.

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Calabria | Piena e violenta attività dello Stromboli, allertati anche gli ospedali di Vibo Valentia e Reggio Calabria

Il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, ha emesso un’ordinanza che impone diversi divieti a causa dell’attività intensa e violenta dello Stromboli. È stato vietato scalare il vulcano e avvicinarsi alle spiagge durante le ore notturne. È stato anche proibito l’approdo delle imbarcazioni turistiche non di linea che effettuano escursioni giornaliere, così come la sosta e l’ancoraggio vicino alla costa.

Per precauzione, sono stati allertati i servizi sanitari e ospedalieri nella città metropolitana di Messina, così come i sindaci dei Comuni costieri e le prefetture di Palermo, Reggio Calabria, Vibo Valentia e Salerno. Attualmente, il Comitato operativo nazionale è riunito per monitorare gli sviluppi dell’emergenza. Sull’isola, la Guardia Costiera ha dispiegato motovedette, navi e mezzi aerei, mentre il numero dei vigili del fuoco è stato raddoppiato.

La Protezione Civile ha annunciato che sta verificando tutti i materiali, mezzi, risorse sanitarie, personale e basi logistiche, oltre a pianificare l’assistenza ai soggetti vulnerabili per garantire la piena prontezza operativa in caso di ulteriori sviluppi critici.

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