La modella e influencer brasiliana Aline Ferreira è morta a 33 anni dopo essersi sottoposta a un intervento di lifting ai glutei. Secondo le indagini, le sarebbe stato iniettato del polimetilmetacrilato, una sostanza non autorizzata e pericolosa.

Aline Ferreira si sottopone a un intervento di BBL (Brazilian Butt Lift) in una clinica di Goiás. La donna torna a casa e inizialmente sembra stare bene, ma poi sviluppa febbre alta e dolori addominali. Ferreira peggiora improvvisamente e perde i sensi.

Ricoverata in coma, subisce due arresti cardiaci e muore il 2 luglio. L’autopsia rivela la presenza di polimetilmetacrilato nei glutei, una sostanza vietata per questo tipo di intervento.

La clinica viene chiusa per mancanza di licenze e autorizzazioni. Sono in corso indagini per determinare le responsabilità.

La morte di Ferreira ha scosso il mondo dei social media e acceso i riflettori sui rischi associati ai chirurgia estetica.

Molti hanno espresso cordoglio per la famiglia e denunciato la pericolosità di interventi non sicuri e di cliniche non autorizzate.

Il caso ha sollevato questioni sull’etica medica e sulla necessità di controlli più rigorosi nel settore della chirurgia estetica.

A Mumbai, Akesh Ambani, figlio dell’uomo più ricco dell’Asia, Muskesh Ambani, ha sposato Shloka Mehta in una cerimonia sontuosa dal valore di cento milioni di dollari. L’evento ha visto un lusso sfrenato e la presenza di numerosi ospiti vip. Muskesh Ambani, magnate del petrolio e delle telecomunicazioni, possiede un patrimonio stimato di 50 miliardi di dollari.

Tra gli illustri presenti c’erano l’ex primo ministro del Regno Unito Tony Blair, l’amministratore delegato di Google Sundar Pichai, star dello sport indiano e i più importanti attori di Bollywood. Per l’addio al celibato dello sposo, è stato costruito un luna park appositamente a St. Moritz, tra le nevi. Durante la celebrazione, si sono esibiti artisti del calibro di The Chainsmokers e Chris Martin dei Coldplay.

Edmonds, Washington, 4 luglio 2024 – Una lite tra ragazzi nel centro commerciale Alderwood Mall di Edmonds, nello stato di Washington, è degenerata in una tragica sparatoria, provocando la morte di una ragazza di 13 anni. La vittima, Jayda Woods-Johnson, è stata colpita da una pallottola vagante e non era coinvolta nella lite tra i due gruppi di giovani.

Secondo la ricostruzione della polizia, la lite è scoppiata tra due gruppi di ragazzi nel settore riservato ai fast food del centro commerciale. Durante lo scontro, un giovane di 16 anni ha estratto una pistola e ha aperto il fuoco. Jayda Woods-Johnson, che si trovava nelle vicinanze ma non aveva alcun legame con i litiganti, è stata colpita mortalmente.

Il Lynnwood Police Department ha reso noto di aver arrestato un sospetto, un ragazzo di 16 anni residente a Edmonds. Il giovane si è consegnato alla polizia accompagnato dalla madre. Sarà accusato di omicidio. Le autorità stanno ancora cercando l’arma del delitto.

“La nostra priorità è ora trovare la pistola usata in questo terribile incidente,” ha dichiarato il Lynnwood Police Department. La polizia ha sottolineato l’importanza della collaborazione con la comunità per ricostruire i dettagli dell’accaduto e prevenire ulteriori episodi di violenza.

La comunità di Edmonds è sconvolta per la tragica perdita di una giovane vita. Jayda Woods-Johnson, descritta dai conoscenti come una ragazza solare e piena di vita, lascia un vuoto incolmabile nella sua famiglia e tra i suoi amici.