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Tecnologia

Tecnologia | È stata lanciata la Fondazione AI4Industry per l’intelligenza artificiale.

Oggi pomeriggio, venerdì 3 maggio 2024, è stata ufficialmente lanciata la Fondazione AI4Industry per l’intelligenza artificiale. A presiederla sarà l’economista Fabio Pammolli, e avrà la sua sede presso il Grattacielo della Regione Piemonte. All’evento di insediamento erano presenti il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, Adolfo Urso per le Imprese e il Made in Italy, e Anna Maria Bernini dell’Università.

Durante il suo intervento, il ministro Giorgetti ha annunciato che la fondazione riceverà un finanziamento annuale di 20 milioni di euro dallo Stato e sarà operativa fin da subito, con una previsione di impiego di 200-300 persone a regime. “Inizia una nuova fase ancora più impegnativa, che permetterà al centro di essere autosufficiente”, ha dichiarato Giorgetti, sottolineando l’importanza della via italiana all’intelligenza artificiale, partendo dal riconoscimento dell’Italia come un grande Paese manifatturiero.

Il ministro ha quindi delineato gli obiettivi: “Entro 3 anni, le entrate dovrebbero raggiungere i 20 milioni di euro, mentre entro 5 anni gli investimenti attratti dovrebbero superare i 20 milioni”. Inoltre, Giorgetti ha annunciato che lo Stato investirà 1 miliardo e 700 milioni di euro nei prossimi 5 anni nel sistema dell’Intelligenza Artificiale.

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L’incontro tra Elon Musk e Giorgia Meloni: un’alleanza per l’innovazione

Il CEO di Tesla ed ex proprietario di Twitter, Elon Musk, ha consegnato il prestigioso Global Citizen Award al Primo Ministro italiano, Giorgia Meloni, durante un evento di gala a New York. Questo incontro non solo ha messo in luce una crescente collaborazione tra i due leader, ma ha anche sollevato interrogativi sui legami tra politica e affari.

L’Atlantic Council, che ha organizzato la cerimonia, è noto per le sue discussioni su temi cruciali come economia, sicurezza e clima. Il presidente dell’organizzazione, John FW Rogers, ha un’importante carriera nel settore finanziario e nel governo, il che evidenzia la serietà e il peso politico dell’evento.

Musk e Meloni condividono una visione conservatrice e sono entrambi preoccupati per il calo della natalità in Occidente, un tema che Musk ha già affrontato pubblicamente. Tuttavia, oltre alle affinità politiche, è evidente che il loro rapporto si basa anche su interessi economici significativi. Meloni vede in Musk un’opportunità per modernizzare e innovare il panorama tecnologico italiano, spaziando dall’industria spaziale alle telecomunicazioni. In particolare, l’introduzione di Starlink potrebbe rappresentare una svolta per l’Italia, contribuendo a colmare il divario nelle infrastrutture digitali.

Durante il suo soggiorno negli Stati Uniti, Meloni ha incontrato anche altri leader del settore tecnologico, come Sundar Pichai di Alphabet e Sam Altman di OpenAI, evidenziando il suo impegno a promuovere lo sviluppo tecnologico nel suo paese. Le conversazioni si sono concentrate sulle potenzialità dell’intelligenza artificiale e sulle strategie per affrontare le sfide globali.

Questa alleanza tra Musk e Meloni non solo evidenzia una convergenza di interessi politici e commerciali, ma segna anche un nuovo capitolo nella relazione tra tecnologia e governo, con l’Italia che si propone come un attore chiave nel futuro dell’innovazione.

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Tecnologia

OpenAI in cerca di un nuovo volto: il possibile cambio di logo suscita polemiche interne

Negli ultimi tempi, il mondo del design aziendale ha visto un forte spostamento verso stili sempre più minimalisti, e OpenAI, la società alla base di ChatGPT, non è rimasta immune a questa tendenza. Recentemente, l’azienda ha annunciato piani per un cambiamento significativo del suo logo, scatenando una serie di reazioni tra i suoi dipendenti.

Durante una riunione interna, OpenAI ha rivelato la proposta di un nuovo logo caratterizzato da una grande lettera “O” nera, priva di elementi distintivi. Questo design segna un netto contrasto rispetto all’attuale simbolo, un fiore geometrico che ha rappresentato l’azienda fino ad ora. La proposta ha generato una certa preoccupazione tra i lavoratori, con alcuni che l’hanno definita “inquietante” e priva di originalità.

Secondo fonti vicine all’azienda, il cambiamento sarebbe parte di un progetto di restyling durato circa un anno, coincidente con l’ingresso di nuovi designer nel team. Le motivazioni dietro questa mossa includerebbero anche problematiche legate ai diritti d’autore di alcuni caratteri tipografici, ma non sembrano riguardare il logo floreale, il quale è stato progettato internamente.

La scelta di OpenAI di abbandonare un simbolo riconoscibile in un periodo in cui l’azienda ha acquisito una notevole visibilità nel panorama tecnologico solleva interrogativi. Con la sua immagine che incarna l’innovazione nel campo dell’intelligenza artificiale generativa, un cambiamento così radicale potrebbe rivelarsi rischioso.

Ora resta da vedere se l’azienda andrà avanti con questo restyling controverso o se le critiche interne e il malcontento generale la porteranno a riconsiderare la sua decisione. Nel frattempo, OpenAI si trova ad affrontare anche sfide esterne, come l’attacco hacker subito da uno dei suoi account ufficiali su X, progettato per diffondere truffe legate alle criptovalute.

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Attualità

Valditara “Avvieremo sperimentazione dell’intelligenza artificiale a scuola”

“Siamo uno dei primi Paesi ad avere avviato quest’anno scolastico una sperimentazione nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale per la personalizzazione della didattica. Parte in 15 classi, in alcune regioni: Calabria, Lazio, Toscana, Lombardia. Se il modello funzionerà pensiamo di estenderlo ulteriormente proprio perchè la personalizzazione della didattica è uno dei must della mia azione di governo in materia di istruzione e credo che l’intelligenza artificiale adeguatamente guidata dal docente possa svolgere un ruolo significativo”. Lo ha affermato il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, nel suo intervento al Forum TEHA a Villa d’Este, a Cernobbio.
– foto Agenzia Fotogramma –

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