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Calabria

Problemi tecnici per il ponte sullo stretto: “troppo basso per le navi container”

Tra le molte questioni, incertezze e perplessità che hanno caratterizzato i lunghi decenni di discussione sul Ponte sullo Stretto, l’ultima problematica riguarda l’altezza. Secondo il presidente di Federlogistica, Luigi Merlo, il ponte sarebbe troppo basso per consentire il passaggio di navi da crociera e container. Si tratta di un problema di “manovrabilità” poiché il ponte è concepito come un’opera “a campata unica”, con una struttura curvilinea. Questo significa che i 65 metri di altezza massima sarebbero raggiunti solo nella parte più elevata, mentre verso le due sponde il “franco navigabile” si ridurrebbe.

“Ce ne sono di navi più alte di 68 metri,” afferma Merlo a Repubblica, riferendosi alle navi da crociera, “ma con il progetto attuale non passerebbero”. Inoltre, i 65 metri di altezza citati non sembrano essere una certezza. “Il Ponte dovrebbe essere alto 65 metri, ma sembra che il progetto si riferisca al piano viario. Al di sotto, bisogna considerare la struttura dell’impalcato, che dovrebbe essere di circa una decina di metri, quindi il ‘franco’ si abbasserebbe a 55 metri,” spiega il professor Domenico Gattuso, docente universitario e membro del comitato tecnico che ha avanzato oltre 500 pagine di osservazioni critiche sulla maxiopera.

“Tra l’11 e il 17% delle portacontainer attualmente in circolazione non potrebbe attraversare il Ponte,” sostiene l’esperto. Tuttavia, le compagnie di navigazione commerciale potrebbero optare per altri scali, anche se ciò porterebbe al fallimento e alla chiusura di Gioia Tauro. “Supponendo che il valore di un container sia di circa 5.000 euro,” si legge in un documento del comitato, “la riduzione annua del 17% comporterebbe un danno stimato di 2,5 miliardi di euro.”

Calabria

Villa San Giovanni (RC) | Danneggia monitor e cassettiere all’interno dell’Ufficio Postale, arrestato

Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Villa San Giovanni hanno arrestato un giovane di 23 anni di origine gambiana, responsabile di atti vandalici all’interno dell’Ufficio Postale Centrale. Il ragazzo, visibilmente agitato, ha danneggiato diversi monitor e cassettiere, seminando paura tra i dipendenti e i numerosi utenti presenti.

La situazione si è rapidamente evoluta, e gli agenti sono intervenuti prontamente per contenere il giovane, il quale, oltre a esprimere frasi offensive, ha tentato di opporsi all’arresto con veemenza. Grazie all’intervento deciso della polizia, l’individuo è stato bloccato, permettendo di ristabilire la calma tra le persone spaventate.

Durante la perquisizione personale, gli agenti hanno trovato nello zaino del 23enne vari oggetti pericolosi, tra cui pietre. Questo giovane, regolarmente presente in Italia e beneficiario di protezione internazionale, aveva già accumulato diversi precedenti penali.

Di fronte alle evidenze, è stato accusato di diversi reati, tra cui oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e porto di strumenti atti a offendere. Dopo l’arresto, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’operazione e ha imposto nei confronti del giovane la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia, monitorando così i suoi spostamenti e garantendo la sicurezza della comunità.

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Calabria

Bagnara Calabra (RC) | Sicurezza violata e lavoro irregolare: cantiere chiuso

CC Reggio Calabria

Durante un’operazione congiunta tra i Carabinieri di Bagnara Calabra e il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Reggio Calabria, è stato scoperto un grave caso di lavoro irregolare e violazioni alle norme di sicurezza in un cantiere edile locale. Gli ispettori, intervenuti per garantire il rispetto delle leggi sul lavoro e tutelare i lavoratori, hanno rilevato la presenza di un dipendente non regolarmente assunto e numerose carenze in materia di sicurezza. Tra le infrazioni più gravi, l’assenza di formazione specifica per i lavoratori e la mancanza di dispositivi di protezione individuale adeguati. Le autorità hanno imposto la sospensione immediata delle attività fino alla risoluzione delle irregolarità, mentre il responsabile dell’impresa è stato multato e denunciato. Le verifiche sul caso continuano, in linea con l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare il lavoro nero e garantire condizioni sicure per i lavoratori.

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Calabria

Cosenza | Blitz della Guardia di Finanza nel Cosentino: dodici lavoratori irregolari

GdF Cosenza

La Guardia di Finanza di Cosenza ha intensificato i controlli nel settore della ristorazione durante l’estate, concentrandosi sul contrasto al lavoro non dichiarato. Le ispezioni, condotte nei comuni di Castrovillari e Civita, hanno portato alla scoperta di 12 lavoratori privi di contratto regolare, impegnati presso diverse attività commerciali.

L’operazione, frutto di indagini mirate, ha rivelato gravi violazioni fiscali e l’assenza di adempimenti obbligatori. Gli esercenti coinvolti sono stati multati con sanzioni che vanno da 23.400 a 140.400 euro e sono stati obbligati a regolarizzare le posizioni lavorative.

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