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Cronaca

Saman Abbas | Secondo i giudici: “Non fu uccisa per il no alle nozze combinate”

Nelle dense pagine delle motivazioni della sentenza della Corte di assise di Reggio Emilia sull’omicidio di Saman Abbas, si chiarisce che il suo tragico destino non è stato determinato dal rifiuto di un matrimonio imposto. La Corte ha condannato il padre e la madre all’ergastolo, mentre lo zio è stato condannato a 14 anni di reclusione. I genitori sono stati accusati di aver facilitato attivamente la morte della figlia, con la madre che potrebbe aver agito come esecutrice materiale.

La decisione di porre fine alla vita di Saman sarebbe stata presa durante le telefonate tra i genitori e lo zio Danish Hasnain. Le registrazioni delle telecamere mostrano i genitori accompagnare la figlia fuori di casa la notte del 30 aprile 2021, poco prima del suo omicidio (il corpo fu ritrovato nel novembre 2022).

Secondo i giudici, il motivo dell’omicidio non è stato il rifiuto del matrimonio combinato, bensì il timore dei genitori di perdere nuovamente Saman, che stava ancora mantenendo una relazione con Saqib e stava pianificando una nuova fuga. La famiglia voleva impedirle di lasciare nuovamente la casa, indipendentemente da chi avrebbe sposato.

La chiave del movente, per la Corte, è stata la possibilità che Saman fuggisse di nuovo, considerata un affronto grave secondo la loro cultura.

Le motivazioni della sentenza evidenziano la volontà condivisa dei genitori di porre fine alla vita della propria figlia, dimostrata dalla presenza di entrambi sul luogo del delitto e dal loro contributo all’evento.

Cronaca

Milano | Gand di ragazzini accerchia e aggressione la Polizia Locale: erano in 30

repertorio

All’alba di sabato 6 luglio, un gruppo di 25-30 ragazzi, tutti intorno ai 20 anni, ha accerchiato e assalito un veicolo della polizia locale, danneggiandolo. L’incidente è avvenuto intorno alle 5 del mattino in via della Chiesa Rossa, nella periferia sud di Milano.

Gli agenti erano di passaggio in quella zona quando il gruppo ha iniziato l’assalto. La violenza è partita da un ragazzo italiano che ha lanciato una bottiglia contro la vettura, tentando poi di fuggire in scooter seguito da un altro ragazzo e una donna. Altri membri della gang hanno preso a calci l’auto, costringendo gli agenti a chiamare rinforzi.

Tre membri della gang sono stati arrestati e, con tutta probabilità, saranno processati a breve con rito direttissimo. Nove degli agenti intervenuti sono rimasti lievemente contusi, e le loro condizioni sono attualmente in fase di valutazione. Anche la polizia di stato è intervenuta sulla scena.

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Cronaca

Taranto | Arrestato 25enne per Spaccio di Sostanze Stupefacenti in Zona “Taranto 2”

La Polizia di Stato ha scoperto un’attività di vendita illegale di sostanze stupefacenti in uno stabile situato nella zona “Taranto 2” e ha arrestato un 25enne tarantino, ritenuto presunto responsabile di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

Durante i servizi volti a contrastare il fenomeno dello spaccio, i Falchi della Squadra Mobile hanno notato alcuni noti assuntori di droga entrare ed uscire rapidamente da un palazzo della zona. Approfondendo i controlli, i poliziotti hanno verificato che in quello stabile risiedeva un giovane con precedenti di polizia, attualmente agli arresti domiciliari per reati legati allo spaccio.

Nel corso della perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto sulla mensola della cucina due panetti di hashish del peso complessivo lordo di circa 220 grammi, un ulteriore pezzo di hashish di circa 21 grammi, un bilancino elettronico di precisione perfettamente funzionante e un coltello da cucina intriso della stessa sostanza. Inoltre, addosso al giovane sono stati trovati quattro pezzi di hashish del peso di circa 50 grammi e una somma di 1145 euro in banconote di vario taglio. Tutto il materiale è stato sequestrato.

Dopo aver trasmesso gli atti all’Autorità Giudiziaria competente, il 25enne è stato arrestato e condotto presso la locale Casa Circondariale.

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Campania

Catania | scoperta truffa assicurativa: denunciati 2 napoletani

Due uomini di Napoli, rispettivamente di 57 e 29 anni, sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di truffa dalla polizia del commissariato “Borgo Ognina”. La vittima, una donna di 73 anni, nel 2023 era alla ricerca della tariffa più conveniente per l’assicurazione della propria autovettura.

La donna ha utilizzato un motore di ricerca specializzato per confrontare le offerte assicurative, inserendo i propri dati anagrafici, il numero di telefono e le informazioni relative al veicolo. Dopo poche ore, è stata contattata da un falso agente di una nota compagnia assicurativa tramite un numero di cellulare. L’uomo le ha proposto una polizza ad un prezzo annuale particolarmente vantaggioso.

Allettata dall’offerta, la donna ha inviato al finto agente, tramite una piattaforma di messaggistica, copia della carta di circolazione della propria autovettura e della carta d’identità. Ha poi effettuato il pagamento tramite bonifico bancario sull’IBAN indicatole.

Dopo poche ore, ha ricevuto la polizza assicurativa sia tramite la piattaforma di messaggistica che via email. Tuttavia, con l’approssimarsi della scadenza della polizza l’anno successivo, la donna ha contattato direttamente la compagnia assicurativa per un nuovo preventivo per il rinnovo.

Con grande sorpresa, ha scoperto che il nuovo preventivo era quasi triplicato rispetto all’anno precedente. La donna ha chiesto chiarimenti alla compagnia assicurativa che, dopo i dovuti accertamenti, le ha comunicato che non risultava alcuna polizza assicurativa stipulata per l’anno precedente. Realizzando di essere stata truffata, la donna si è rivolta agli agenti del commissariato “Borgo Ognina” per sporgere denuncia contro ignoti.

Gli agenti hanno avviato immediatamente le indagini e, attraverso l’analisi del traffico telefonico e dei conti bancari, sono riusciti a risalire all’identità dei truffatori. I due uomini di Napoli, già noti alle forze dell’ordine per precedenti penali legati a truffe e altri reati contro il patrimonio, sono stati denunciati per il reato di truffa.

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