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Sicilia

Messina | Ponte sullo Stretto, sopralluogo degli urbanisti della regione


Domani arriveranno a Messina e nei Comuni della provincia coinvolti nel progetto del Ponte sullo Stretto i membri del Comitato tecnico-scientifico dell’Urbanistica regionale. Questi esperti, guidati dal dirigente del Dipartimento della Regione siciliana, l’ing. Calogero Beringheli, condurranno un sopralluogo per valutare le opere e i cantieri previsti sul territorio, nonché le alternative proposte dalle Amministrazioni coinvolte, come quelle del capoluogo e di Saponara, Torregrotta, Valdina, Venetico e Villafranca Tirrena.

La visita sul campo è stata programmata in seguito alle indicazioni della Conferenza dei servizi tenutasi il 16 aprile a Roma, presso il ministero dei Trasporti. Il Comitato dell’Urbanistica visiterà le aree di Contesse e Gazzi, dove sono previste le stazioni della Metropolitana dello Stretto (Viale Europa, Annunziata e Papardo), oltre a Ganzirri-Torre Faro. Il sindaco di Saponara, Giuseppe Merlino, ha dichiarato che l’Amministrazione comunale rimane molto attenta alle attività legate alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, nell’interesse generale e a tutela dei cittadini. Questo vale naturalmente anche per gli altri Comuni coinvolti.

Il Comitato tecnico-scientifico dell’Urbanistica ha un mandato quadriennale (dal 2021 al 2025) e comprende vari rappresentanti regionali e esperti del settore, tra cui dirigenti regionali, docenti universitari e membri delle organizzazioni professionali.

Cronaca

Catania | Sequestrati 178 articoli contraffatti: denunciati quattro responsabili

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, impegnati nella lotta alla commercializzazione di prodotti contraffatti, hanno recentemente eseguito un’importante operazione di sequestro di 178 articoli falsificati. L’operazione, avvenuta sotto la direzione della Procura di Catania, ha portato alla scoperta e al sequestro di capi di abbigliamento, pelletteria e accessori che riproducevano marchi di lusso noti.

Tra i prodotti sequestrati spiccano due orologi Rolex, confezionati con cura negli appositi astucci e corredati di certificazioni di autenticità. Nonostante l’alta qualità della fattura, questi orologi si sono rivelati falsi.

Le indagini, condotte dal I Gruppo di Catania della Guardia di Finanza, hanno svelato un elaborato sistema di commercializzazione del falso, operato tramite piattaforme virtuali di e-commerce e pubblicizzato su social network come TikTok, Facebook e Instagram.

Attraverso approfondite attività di polizia giudiziaria, le Fiamme Gialle etnee hanno ricostruito le modalità di stoccaggio e spedizione delle merci contraffatte, identificando i siti dove sono state eseguite le perquisizioni e sequestrati i 178 capi di abbigliamento e accessori contraffatti.

Gli articoli falsi, pronti per la spedizione, erano corredati di etichette con i loghi di marchi registrati e tutelati da copyright, tra cui GUCCI, VERSACE, ADIDAS, LOUIS VUITTON, NIKE, PRADA, CARTIER e ROLEX.

I responsabili dell’attività illecita sono risultati essere quattro catanesi, imparentati tra loro, che gestivano una “vetrina virtuale” per le richieste degli acquirenti. Tra gli articoli contraffatti offerti c’erano T-shirt, pantaloni, maglie, giubbotti, orologi e occhiali, imitazioni dei più famosi brand nazionali ed esteri.

L’operazione si è conclusa con il sequestro della merce contraffatta e la denuncia a piede libero dei quattro responsabili per i reati di contraffazione e ricettazione. Questa operazione sottolinea l’importanza del continuo impegno della Guardia di Finanza nella lotta alla contraffazione, un fenomeno che danneggia sia l’economia legale che i consumatori.

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Attualità

Terna avvia in Sicilia il trapianto sperimentale di Cymodocea nodosa

ROMA (ITALPRESS) – Terna ha avviato le attività di trapianto sperimentale di Cymodocea nodosa in prossimità dell’approdo di Fiumetorto, nel Comune di Termini Imerese (Palermo). L’intervento è propedeutico alla realizzazione della tratta marina del nuovo elettrodotto Tyrrhenian Link, che collegherà Campania, Sicilia e Sardegna. Protagonista di tale attività è una pianta acquatica autoctona del Mar Mediterraneo che ha un ruolo fondamentale per l’ecosistema marino, tanto da essere stata protetta dall’Unione Europea in quanto svolge un’azione di protezione della linea di costa dall’erosione e di difesa della biodiversità, oltre che di cattura della CO2.
Il progetto di riposizionamento, che ha una valenza prettamente sperimentale non essendo mai stato effettuato per questa specie, su così larga scala e in mare aperto, è stato seguito in ogni sua tappa da personale Terna esperto e qualificato, in collaborazione con CoNISMa (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare) ed ECON s.r.l. (Sistemi avanzati per l’Ambiente) e condiviso con il MASE (Direzione Generale Tutela della Biodiversità e del Mare) attraverso il supporto di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
Nel dettaglio, il trapianto prevede il reinserimento nell’ecosistema marino di circa 20.000 talee su circa 1200 m2 di fondale, ad una profondità di 10 metri, utilizzando tecniche sperimentali che perseguono i più elevati standard di sostenibilità ambientale e consentono di raggiungere il miglior risultato possibile.
L’attività si svolge in due fasi: un trapianto iniziale di 800 m2 e, dopo due anni, un secondo intervento per altri 400 m2 che beneficerà delle esperienze maturate attraverso il riutilizzo dei fattori sperimentali che avranno mostrato i migliori risultati negli anni precedenti.
Gli Operatori Tecnici Subacquei (OTS), esperti nel trapianto di fanerogame e guidati sul campo da biologi in possesso della medesima qualifica, seguiranno due diverse modalità di combinazione di tre fattori sperimentali: la tipologia del picchetto usato per assicurare i segmenti di fanerogama al fondale (plastica biodegradabile o acciaio zincato), la lunghezza dei singoli segmenti di fanerogama da reimpiantare (corti o lunghi) e la loro disposizione sul fondale (lineare e parallela alla batimetria o in forma curva o di anello).
Una volta completate le attività di trapianto, inizierà un piano di monitoraggio ambientale quinquennale, che mira a rilevare la riuscita nel tempo delle operazioni, attraverso un opportuno protocollo di campionamento. Questo intervento, che nel suo complesso seguirà un percorso di studio e analisi di 6 anni, porterà a risultati dall’elevato valore scientifico e divulgativo, contribuendo ad arricchire la poca letteratura ad oggi presente sulla materia e gettando le basi per nuovi sviluppi dell’azione di restauro ambientale delle fanerogame marine.
Le operazioni di riposizionamento delle talee nell’approdo di Fiumetorto rientrano nel più ampio progetto che consentirà a Terna di collegare la Sicilia con la Sardegna e la penisola italiana attraverso un doppio cavo sottomarino: il Tyrrhenian Link. Con circa 970 chilometri di lunghezza e 1000 MW di potenza si tratta di un’opera infrastrutturale strategica per il sistema elettrico italiano nell’ambito degli obiettivi di transizione energetica fissati dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC). Il collegamento migliorerà la capacità di scambio elettrico, favorirà lo sviluppo delle fonti rinnovabili e l’affidabilità della rete.

– foto ufficio stampa Terna –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Messina | Frattura Bloccata con Cartone: Scoppia il Caso in ospedale

Un episodio di emergenza sanitaria ha suscitato preoccupazione e indignazione a Patti, in provincia di Messina. Un giovane di San Piero Patti, arrivato al pronto soccorso dell’ospedale Barone Romeo con una frattura del perone, ha ricevuto un trattamento non proprio convenzionale: in mancanza di stecche, il personale sanitario ha utilizzato una scatola di cartone per immobilizzare l’arto fratturato.

La mancanza di materiali adeguati per la stabilizzazione delle fratture ha portato i medici a ricorrere a una soluzione di emergenza. Tuttavia, questa improvvisazione ha sollevato preoccupazioni e critiche. Il padre del ragazzo, scioccato dalla situazione, ha denunciato l’accaduto, attirando l’attenzione delle autorità sanitarie.

Dopo la denuncia, l’assessorato regionale della Salute della Sicilia ha avviato un’ispezione urgente presso l’ospedale Barone Romeo. Il governatore Renato Schifani ha espresso il suo dispiacere e ha promesso di prendere provvedimenti contro eventuali negligenze. “Non ce l’ho con i medici,” ha detto Schifani, riconoscendo le difficili condizioni di lavoro, ma ha sottolineato l’importanza di fare chiarezza e di affrontare le criticità.

L’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, ha confermato che è stata disposta un’ispezione per verificare le eventuali responsabilità e migliorare le condizioni operative dell’ospedale. “Ho dato mandato al dipartimento Attività sanitarie dell’assessorato di procedere con la massima urgenza,” ha dichiarato Volo.

Nel frattempo, i medici hanno sostituito l’ingessatura di cartone con un tutore adeguato, assicurando al giovane il trattamento corretto per la sua frattura.

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