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Europa

Elezioni europee | Meloni: “Scrivete Giorgia e cambiamo l’Europa”


Il colpo di scena arriva al termine: nonostante la sua candidatura in tutte le circoscrizioni fosse considerata scontata, Giorgia Meloni chiede di scrivere sulla scheda elettorale “solo Giorgia, il mio nome di battesimo”, sottolineando di essere sempre e soltanto una di loro, una del popolo.

Questo è quanto dichiara Giorgia Meloni dopo quasi un’ora di discorso, durante il quale scherza anche sulle sue condizioni, definita essere in un “ottovolante” per via dei problemi agli otoliti. La leader di Fratelli d’Italia non solo lancia la campagna elettorale del partito per le elezioni europee, ma anche la sfida a valutare il suo consenso personale, dopo un anno e mezzo di governo.

Dal palco con vista mare di Pescara, Meloni chiama il suo popolo a un plebiscito su di lei (la lista riporterà “Giorgia Meloni detta Giorgia”), mentre tra il pubblico ascoltano Antonio Tajani, Lorenzo Cesa e Maurizio Lupi. Matteo Salvini, come annunciato, non è presente fisicamente ma interviene da Milano. Scherzando, Meloni commenta la sua assenza dicendo che ha preferito “il ponte”. Il discorso della Meloni, che dura 73 minuti, include un’analisi della storia di Fratelli d’Italia e l’obiettivo di confermare almeno il 26% dei voti ottenuti nelle elezioni precedenti.

La Meloni sottolinea l’importanza di formare una maggioranza di centrodestra in Europa, utilizzando come modello il successo ottenuto in Italia. Sottolinea anche la volontà di non formare alleanze con la sinistra, né durante né dopo le elezioni. A margine della conferenza programmatica, ora “inizia la campagna elettorale”. La Meloni ha dichiarato di contare sull’aiuto del partito, anche se non è la leader del Pd. Inoltre, si prevede un maggiore coinvolgimento della sorella, Arianna Meloni, fino al giorno delle elezioni.

Durante il suo discorso, la Meloni attacca direttamente Elly Schlein e il Movimento 5 Stelle, criticando anche il Superbonus come una sorta di “patrimoniale al contrario”. Parla di temi come la natalità, la difesa delle radici giudeo-cristiane dell’Europa e le politiche ambientali. Difende anche Edi Rama e critica il programma televisivo “Report”.

Il discorso si conclude con un saluto a Ignazio La Russa e nessun pranzo sul lungomare, poiché la Meloni non si sente bene. Scherza sulla sua condizione e, infine, annuncia la sua decisione di candidarsi in tutte le circoscrizioni elettorali con Fratelli d’Italia.

Europa

Unione Europea | Per Orban Meloni è fondamentale, “è la mia sorella cristiana”

Durante il forum Ambrosetti a Cernobbio, il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha elogiato il premier italiano Giorgia Meloni, definendola “sorella cristiana” e sottolineando l’importanza delle relazioni basate su valori culturali e religiosi condivisi.

Orbán ha spiegato che, rispetto al passato, le affinità culturali e religiose stanno acquisendo un ruolo più rilevante nell’ambito dell’Unione Europea. Secondo Orbán, la connessione con Meloni va oltre il semplice rapporto professionale, riconoscendola come una figura chiave e fondamentale nel contesto politico attuale.

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Europa

Salis al Parlamento Europeo | Orban: “questione italiana, se vi piace delegare questo tipo di persone è un affare vostro”

Nel corso del Forum di Cernobbio, il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha espresso forti critiche riguardo alla presenza di Ilaria Salis nel Parlamento Europeo.

Orbán ha descritto la situazione come “strana” e ha sollevato dubbi sulla legittimità della sua elezione, definendo l’accaduto un atto di violenza che non riflette i valori ungheresi. Secondo Orbán, la circostanza di vedere una persona con un passato controverso, che include atti di violenza in Ungheria, sedere in una delle istituzioni europee più prestigiose, è una manifestazione dello stile politico italiano piuttosto che un fenomeno accettabile per l’Ungheria.

Ha inoltre suggerito che, sebbene ci siano basi per procedere legalmente, la possibilità che il Parlamento Europeo le conceda l’immunità possa impedire qualsiasi azione legale. Questo episodio ha messo in luce le tensioni politiche tra le due nazioni e sollevato interrogativi sulla selezione e la responsabilità dei rappresentanti a livello europeo.

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Attualità

Macron nomina Michel Barnier nuovo primo ministro

Il presidente francese Emmanuel Macron ha nominato Michel Barnier, 73 anni, ex alto commissario europeo, alla carica di primo ministro, sessanta giorni dopo il secondo turno delle elezioni legislative che ha portato a un’Assemblea nazionale priva della maggioranza. Come riporta il quotidiano “Le Monde”, il Capo dello Stato ha “garantito” che Michel Barnier rispettasse le condizioni di stabilità e di più ampia unità e gli ha chiesto di “instaurare un governo di unità al servizio del Paese”. Il primo ministro più anziano della Quinta Repubblica succede così a Matignon Gabriel Attal, 35 anni, che era il più giovane.

– Foto Ipa Agency –

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