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Abruzzo

Montesilvano (PE) | Finte infermiere tentano di truffare un’anziana: messe in fuga dalle vicine di casa

Il comandante del nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri di Montesilvano, Antonio Tricarico, ha raccontato nel corso dell’assemblea Anaci un episodio in cui due donne, fingendosi infermiere, hanno tentato di entrare con la forza nell’abitazione di un anziano a Senago. Fortunatamente, sono state messe in fuga da alcune vicine di casa che hanno notato le loro intenzioni. Questo intervento ha evitato che l’anziano subisse violenze e rapine. Tricarico ha evidenziato l’importanza di promuovere l’esperienza del ‘condominio solidale’, sottolineando che anche l’ufficio postale può svolgere un ruolo simile se il direttore rileva attività sospette.

Questo episodio è stato condiviso durante un’assemblea dell’Anaci (Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari) coinvolta nel progetto “Sos truffe”, finanziato dal ministero dell’Interno e presentato nel Comune di Montesilvano. Il progetto mira a fornire supporto legale e sociale agli over 65 e alle loro famiglie, nonché a coloro che temono di essere vittime di truffe.

All’assemblea hanno partecipato il presidente dell’Anaci provinciale Marco Pierotti, la fondatrice dell’associazione Antonella Allegrino, l’avvocato Mirko Luciani della Federconsumatori Abruzzo e la psicologa Rossana Chiarelli. Pierotti ha accolto con favore la proposta di aderire alla campagna di prevenzione promuovendo l’esperienza dei condomini solidali. Allegrino ha illustrato le molte iniziative in corso nel progetto, mentre Chiarelli ha evidenziato il danno psicologico subito dagli anziani truffati. Luciani ha invitato gli amministratori di condominio a sensibilizzare gli inquilini sulle precauzioni da adottare durante le visite di tecnici o personale incaricato.

Gli sportelli di ascolto del progetto “Stop alle truffe” sono stati aperti in diversi centri di aggregazione, e un numero verde è stato reso disponibile per ulteriori informazioni.

Abruzzo

Sulmona | Procura chiede processo per 11 poliziotti accusati di peculato e falso

Il sostituto procuratore della Repubblica di Sulmona, Stefano Iafolla, ha richiesto il rinvio a giudizio per undici agenti della Polizia stradale della sottosezione di Pratola Peligna, accusati di gravi reati che spaziano dalla truffa ai danni dello Stato a falso, peculato, furto, omissione d’atti d’ufficio, omissione di soccorso e interruzione di pubblico servizio. La richiesta di processo arriva al termine di una lunga e complessa indagine durata tre anni, che ha coinvolto intercettazioni ambientali e telefoniche, pedinamenti, rintracciamenti tramite GPS e analisi delle telecamere di sorveglianza.

Le accuse mosse agli agenti riguardano una serie di comportamenti illeciti. Tra le presunte infrazioni, vi sono accuse di abbandono delle postazioni di lavoro, uso improprio del veicolo di servizio per scopi personali, e inattività durante i turni notturni, con i poliziotti che avrebbero dormito all’interno delle auto o trascorso il tempo in locali commerciali durante l’orario di servizio. Altre gravi accuse includono la mancata gestione di incidenti stradali e la mancanza di soccorso a veicoli in panne.

Il giudice per le udienze preliminari, Marta Sarnelli, ha programmato l’udienza per il 14 novembre, dove si deciderà se procedere con il processo. In precedenza, dieci degli undici agenti coinvolti erano stati sospesi dal gip, ma erano stati successivamente reintegrati in servizio dal Tribunale del Riesame. Le difese hanno respinto le accuse, mentre l’indagine ha incluso anche minacce nei confronti di un ex comandante e di un altro agente che avevano partecipato all’inchiesta, con i destinatari di tali minacce che hanno ricevuto proiettili all’interno di una busta.

Questo caso ha suscitato notevole attenzione pubblica, poiché mette in luce gravi presunti abusi e illeciti all’interno di una forza di polizia, sollevando interrogativi sulla condotta e sulla responsabilità all’interno delle forze dell’ordine.

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Abruzzo

Basciano (TE) | 21enne muore tamponando un pullman di linea

Un tragico incidente stradale ha avuto luogo a Basciano, in provincia di Teramo, causando la morte di un giovane di 21 anni. L’incidente è avvenuto quando il giovane, mentre era alla guida della sua auto, ha tamponato violentemente un pullman di linea in sosta alla fermata di un bar.

Nonostante i pronti interventi del personale del 118, che ha tentato disperatamente di rianimarlo, per il giovane non c’è stato nulla da fare. Le cause dell’incidente sono ancora in fase di accertamento, ma l’impatto è stato sufficientemente grave da risultare fatale per il conducente dell’auto.

L’incidente ha sconvolto la comunità locale, sollevando interrogativi sulla sicurezza stradale e sulle condizioni che hanno portato a questo tragico evento. La dinamica del sinistro è ora oggetto di indagini da parte delle forze dell’ordine, mentre i familiari e amici del giovane piangono la sua prematura scomparsa.

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Abruzzo

L’Aquila | I marescialli del 93° corso “Corfù II” della Guardia di Finanza iniziano il tirocinio pratico

Sono stati accolti presso la caserma “Tito Giorgi” i 27 marescialli allievi del 93° corso “Corfù II” della Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza di L’Aquila. Ad accoglierli il Comandante Provinciale dell’Aquila, Colonnello t.ST Cosimo LAMANUZZI, e il Comandante interinale del Nucleo di polizia economico-finanziaria, Tenente Colonnello Luca LAURO. Gli allievi sono stati assegnati al Nucleo di polizia economico-finanziaria per un periodo di tirocinio pratico della durata complessiva di tre settimane.

Durante questo periodo formativo, i marescialli prenderanno parte, in qualità di osservatori, a tutte le operazioni in corso di svolgimento da parte del reparto, sempre affiancati da ispettori esperti. L’obiettivo del tirocinio è di fornire loro un’esperienza pratica sul campo che completi le nozioni teoriche apprese nel corso del triennio di formazione.

Particolare enfasi sarà posta sulle investigazioni volte a contrastare l’evasione, l’elusione e le frodi fiscali, oltre che sugli illeciti riguardanti la spesa pubblica e la criminalità economica e finanziaria. Ciò includerà anche indagini su accertamenti patrimoniali antimafia e interventi contro la contraffazione e la vendita di prodotti insicuri e pericolosi.

I marescialli allievi avranno inoltre l’opportunità di approfondire l’utilizzo delle banche dati in uso alla Guardia di Finanza, un aspetto fondamentale per applicare nella pratica le conoscenze teoriche acquisite.

Il Colonnello Lamanuzi si è detto soddisfatto dell’arrivo dei nuovi marescialli, sottolineando l’importanza di questo tirocinio per la loro formazione professionale. “È un momento cruciale per mettere a frutto l’esperienza maturata e prepararsi al meglio per la loro imminente immissione in servizio”, ha affermato. “Il contributo che questi giovani colleghi saranno chiamati a fornire sarà determinante per la salvaguardia della legalità e della sicurezza economica e finanziaria del nostro Paese.”

Con questo tirocinio, i nuovi marescialli potranno toccare con mano le sfide e le responsabilità che li attendono nel loro futuro ruolo all’interno della Guardia di Finanza, preparandosi a contribuire attivamente alla lotta contro gli illeciti economico-finanziari e alla difesa della legalità.

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