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Cronaca

Catania | Minaccia un suo “amico” di pubblicare immagini intime e lo ricatta, indagato 14enne

Un ragazzo di 14 anni, residente a Catania, è stato identificato come presunto responsabile di atti di pornografia minorile nei confronti di un coetaneo, a seguito di indagini condotte dal centro operativo sicurezza cibernetica della polizia postale di Catania e coordinate dalla Procura della Repubblica per i minorenni. Il minore ha ottenuto delle immagini intime della vittima, con cui era già in contatto, e ha iniziato a ricattarlo tramite un falso profilo sui social media, chiedendogli altre foto e video simili, minacciando di diffondere quelli già in suo possesso. Il minore ha prontamente denunciato i fatti alla polizia postale, accompagnato dai suoi genitori. Le indagini, condotte immediatamente, hanno permesso di risalire all’utente del falso profilo, nei confronti del quale il pubblico ministero ha emesso un decreto di perquisizione. I dispositivi informatici in possesso del minore indagato sono stati sequestrati e l’analisi di essi ha confermato la sua responsabilità. La Procura per i minorenni di Catania ha ricevuto diverse segnalazioni, da parte della polizia postale, di comportamenti illeciti compiuti da adolescenti, riguardanti immagini di pornografia minorile ottenute anche attraverso l’uso di applicazioni di intelligenza artificiale. Questo fenomeno è noto come “deep fake” e si tratta di video e foto generate utilizzando software di intelligenza artificiale in grado di alterare dati reali e renderli credibili. È importante sottolineare che, anche se non si tratta di situazioni reali, quando i soggetti coinvolti in atti sessuali sono minori, tale condotta costituisce comunque un reato di particolare gravità, come affermato dalla polizia postale.

Campania

Benevento | Spari al Parco Termale di Telese: Fferiti 2 ragazzini durante un torneo di beach soccer

Repertorio

TELSE TERME (BN) – Due giovanissimi sono rimasti feriti in modo lieve sabato notte a causa di alcuni colpi di fucile ad aria compressa esplosi durante un torneo di beach soccer nel parco delle terme di Telese Terme, in provincia di Benevento. L’episodio, avvenuto mentre si svolgeva l’evento sportivo, ha suscitato preoccupazione tra i presenti e la comunità locale.

Secondo le prime ricostruzioni, i colpi sarebbero stati sparati da una struttura situata nelle immediate vicinanze del parco termale. Nonostante il forte spavento, i due ragazzini coinvolti hanno riportato solo ferite lievi. Sul posto sono intervenuti prontamente il personale del 118 e gli agenti del commissariato di polizia di Telese, che hanno avviato le indagini per chiarire la dinamica dell’accaduto e identificare i responsabili.

In seguito all’incidente, la Pro Loco Telesia, organizzatrice del torneo, ha deciso di sospendere immediatamente l’evento per garantire la sicurezza di tutti i partecipanti e degli spettatori.

Le autorità locali e le forze dell’ordine stanno collaborando per comprendere meglio le circostanze dell’incidente e assicurarsi che episodi simili non si ripetano. La comunità di Telese Terme, scossa dall’accaduto, si augura che i colpevoli vengano presto individuati e assicurati alla giustizia.

Il torneo di beach soccer, che aveva attirato numerosi partecipanti e spettatori, è stato momentaneamente interrotto in attesa che vengano ripristinate le condizioni di sicurezza necessarie per la sua continuazione. Le autorità locali stanno valutando ulteriori misure per garantire la tranquillità e la sicurezza durante gli eventi pubblici nel parco termale.

Questo episodio ha messo in luce l’importanza di una maggiore vigilanza e sicurezza durante le manifestazioni pubbliche, soprattutto quelle che coinvolgono bambini e ragazzi. La comunità di Telese Terme si stringe intorno ai due giovani feriti, augurando loro una pronta guarigione e auspicando che eventi simili non si ripetano in futuro.

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Cronaca

Modena | Tragico Incidente a Mortizzuolo: Adam Cattabriga perde la vita a 19 anni, 5 Feriti

Un drammatico incidente stradale ha sconvolto la provincia di Modena nella notte tra il 3 e il 4 agosto, causando la morte di un giovane di 19 anni e il ferimento di altri cinque ragazzi. Il sinistro è avvenuto a Mortizzuolo di Mirandola, tra le due e le tre del mattino, quando una Toyota Yaris e una BMW si sono scontrate frontalmente per motivi ancora da chiarire.

La vittima, Adam Cattabriga di Poggio Renatico (Ferrara), era alla guida della Yaris. Adam, che lavorava in un bar, stava viaggiando con alcuni amici quando si è verificato l’incidente. A bordo della BMW c’era solo l’autista. Tra i feriti, uno è in prognosi riservata, mentre gli altri sono stati ricoverati all’ospedale Baggiovara di Modena.

Sul luogo del tragico schianto sono intervenuti i vigili del fuoco di Mirandola e di San Felice, i carabinieri di Finale Emilia, tre autoambulanze e un elicottero del 118, che hanno lavorato incessantemente per soccorrere i feriti e mettere in sicurezza l’area.

Il bar in cui lavorava Adam, il Bar Fly a Finale nel Modenese, è rimasto chiuso in segno di lutto. In un breve post su Facebook del Vanilla Caffè di Finale si legge: “Il Bar Fly oggi rimarrà chiuso. Non abbiamo voglia di ridere e scherzare, di ascoltare. Siamo distrutti e sfiniti”.

La comunità locale è profondamente scossa da questa tragedia, e molti si sono uniti nel cordoglio per la perdita di Adam e nella speranza per la pronta guarigione dei feriti. Le autorità stanno ora indagando per determinare le cause esatte dell’incidente, cercando di fare luce su quanto accaduto in quella tragica notte.

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Cronaca

Roma | Bambino resta bloccato in auto a Fontana di Trevi: salvato dalla polizia locale

Nel pomeriggio di sabato scorso, intorno alle 16:00, una situazione di emergenza si è verificata a Roma, nei pressi della Fontana di Trevi. Una famiglia in visita alla zona ha affrontato un imprevisto quando il loro veicolo si è bloccato con un bambino di quattro anni all’interno, mentre i genitori erano fuori dall’auto per una necessità urgente.

La coppia aveva parcheggiato l’auto vicino a via Poli e, dopo essersi allontanata brevemente, ha visto il veicolo chiudersi automaticamente con le chiavi all’interno. Il loro figlio più grande, che era addormentato nel veicolo, è rimasto bloccato all’interno. Con il motore acceso e le alte temperature estive, la situazione poteva diventare rapidamente pericolosa.

Gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale, in servizio nella zona, sono intervenuti prontamente. Hanno cercato di attirare l’attenzione del bambino per farlo svegliare e tentare di aprire l’auto, ma senza successo. La situazione è stata ulteriormente complicata dalla necessità di evitare uno shock al piccolo, che ha alcuni disturbi neurocognitivi, e dalla impossibilità di forzare il finestrino senza causare danni o stress.

Data l’urgenza e la complessità della situazione, gli agenti hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco. Con l’aiuto dei professionisti, l’auto è stata aperta in modo sicuro, evitando di spaventare il bambino o di mettere in pericolo la sua sicurezza. Durante tutta l’operazione, la Polizia Locale ha mantenuto la calma, rassicurando sia il bambino che i suoi genitori.

Una volta che l’auto è stata aperta e il bambino è stato liberato, i genitori hanno espresso il loro sollievo e gratitudine per il tempestivo intervento. L’episodio ha messo in luce l’importanza di una risposta rapida e coordinata in situazioni di emergenza, evidenziando il ruolo cruciale della Polizia Locale e dei vigili del fuoco nella protezione e sicurezza dei cittadini.

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