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Cronaca

Milano | Corte d’Assise assolve Mario Cattaneo, l’oste che uccise un ladro


La Corte d’Appello di Milano ha assolto Mario Cattaneo, l’oste di 73 anni di Casaletto Lodigiano (Lodi), dall’accusa di eccesso colposo di legittima difesa per aver sparato e ucciso uno dei ladri che aveva sorpreso a rubare nel suo locale la notte del 10 marzo 2017.

La sentenza di secondo grado conferma quella del Tribunale, ma con una formula diversa, dichiarando che “il fatto non costituisce reato”.

“È la fine di un incubo. Dopo sette anni siamo finalmente giunti alla conclusione, e sono grato che la giustizia, nella quale ho sempre confidato, abbia seguito il suo corso”, ha commentato l’oste 73enne della provincia di Lodi. “Ho vissuto con molta paura, ma non mi sono mai arreso. Ho sempre reagito fino ad ora. Ho rivissuto ogni momento di quegli avvenimenti e ho sofferto molto. Ora sono senza parole, perché mi sento commosso”.

La Corte, presieduta da Francesca Vitale con i giudici Giusy Barbara e Stefano Caramellino, ha assolto Cattaneo con una nuova motivazione rispetto al Tribunale di Lodi, citando specifici articoli della legge sulla legittima difesa. La Corte non ritiene che si sia trattato di un incidente.

Secondo la Corte, l’oste ha sparato per difendere i suoi familiari, in particolare i suoi nipotini di 2 anni e 2 mesi, e i suoi beni, da un pericolo che ha valutato male, a causa dello stato di agitazione causato dalla sua età, dall’oscurità e dalla solitudine del luogo in cui è avvenuto l’incidente, che ha portato alla morte di uno dei ladri.

Inoltre, il fatto che la Corte abbia richiesto la trasmissione degli atti ai pubblici ministeri per indagare sul possibile falso testimonianza del figlio e della moglie dell’oste suggerisce che i giudici non credano all’ipotesi di un colpo accidentale.

Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.

Cronaca

Lazio | Estorsioni nel Reatino: due arresti

CC Rieti

Negli ultimi giorni, la Stazione Carabinieri di Rieti ha portato a termine un’importante operazione contro l’estorsione, arrestando un trentaseienne e denunciando un sessantaquattrenne. I due sono accusati di aver minacciato un uomo per anni, costringendolo a pagare somme significative di denaro, superando i 30.000 euro, attraverso intimidazioni e aggressioni, anche nei confronti della compagna disabile della vittima.

L’indagine è partita dalla denuncia della vittima, che ha finalmente trovato il coraggio di segnalare le minacce subite. I militari hanno predisposto un servizio di osservazione e, durante un incontro programmato con gli estorsori, hanno colto in flagranza di reato l’autore del ritiro di una somma di denaro. L’operazione ha portato all’identificazione del secondo complice, che è stato denunciato.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato l’arresto e, a fronte delle prove raccolte, ha disposto misure cautelari: uno dei due estorsori è stato trasferito in carcere, mentre l’altro è agli arresti domiciliari. Questa azione segna un passo significativo nella lotta contro l’estorsione e la protezione delle vittime, evidenziando l’importanza della denuncia per combattere tali reati.

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Calabria

Dipignano (CS) | Un caso di infezione da virus West Nile, adottate misure preventive

La frazione di Laurignano, nel Comune di Dipignano, ha affrontato un caso di infezione da virus West Nile, spingendo le autorità locali ad adottare misure preventive per contenere il problema. Gli amministratori hanno emanato un’ordinanza che invita i residenti a contribuire attivamente alla lotta contro la proliferazione delle zanzare, vettori principali della malattia.

Il documento sottolinea l’importanza di mantenere puliti gli spazi pubblici e privati, esortando i cittadini a non lasciare oggetti e contenitori in grado di raccogliere acqua piovana. Tra i materiali da evitare ci sono copertoni, bottiglie, lattine e qualsiasi altro contenitore in cui possa accumularsi acqua stagnante. Questa accortezza è fondamentale per prevenire lo sviluppo delle larve di zanzara, che trovano un ambiente ideale in tali condizioni.

In aggiunta alle misure di sensibilizzazione, la comunità ha già avviato interventi di disinfestazione, mirati a ridurre la popolazione di zanzare nella zona. Queste azioni, coordinate con le raccomandazioni delle autorità sanitarie, mirano a tutelare la salute pubblica e a contenere la diffusione del virus.

I cittadini sono invitati a seguire le indicazioni fornite e a collaborare per garantire un ambiente più sicuro e sano per tutti. La situazione richiede un impegno collettivo per affrontare efficacemente questa emergenza sanitaria.

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Cronaca

Bolzano | Falsificazione di identità alla stazione

Questura di Bolzano

Due cittadini algerini sono stati denunciati dalla Polizia Ferroviaria di Bolzano dopo aver tentato di nascondere la propria identità. L’episodio è avvenuto nella serata di ieri presso la stazione ferroviaria, dove gli agenti, durante i controlli di routine, hanno notato tre giovani che mostrava segni di nervosismo al loro avvicinarsi.

I giovani, che hanno cercato di allontanarsi, sono stati rapidamente fermati dagli agenti. La mancanza di documenti e di un biglietto di viaggio ha spinto gli agenti a portarli in ufficio per un’identificazione più approfondita. Durante il fotosegnalamento, i due uomini hanno fornito false informazioni personali, ma le loro vere identità sono state scoperte grazie alla consultazione della Banca Dati delle Forze di Polizia.

Dopo le verifiche, i due algerini sono stati denunciati alla Procura della Repubblica e ora sono a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura, che provvederà all’adozione di decreti di espulsione e ordini di allontanamento dal territorio nazionale.

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