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Cronaca

Bologna | Strage di Suviana, oggi lo sciopero. Cgil: “questi sono morti di appalto”


Durante la protesta promossa dalla Cgil e dalla Uil a Bologna in seguito alla tragedia della centrale di Suviana, Gianmarco Cimatti di Enel Distribuzione Forlì ha espresso le preoccupazioni sia sue che dei suoi colleghi che operano in imprese appaltatrici.

Cimatti ha criticato il diffuso ricorso alle esternalizzazioni e agli appalti nelle imprese di servizi, comprese quelle partecipate, sottolineando che questa pratica è diffusa in molte aziende del settore. Nel corso del corteo lungo via Indipendenza, diversi lavoratori dell’Enel, soprattutto di Enel Energia ed Enel Distribuzione, hanno preso parte alla manifestazione. Un lavoratore di Enel Energia, Giuseppe, ha evidenziato il continuo ricorso all’esternalizzazione delle attività, sottolineando che mentre gli errori degli impiegati possono essere corretti, quelli dei servizi esternalizzati hanno conseguenze più gravi.

Claudio Giuliani di Enel Distribuzione, indossando un fiocco nero all’orecchio, ha commemorato i colleghi feriti o morti sul lavoro, sottolineando il ridimensionamento del numero di dipendenti nel corso degli ultimi dieci anni. Ha ricordato la centrale di Suviana come un simbolo di eccellenza delle regioni Emilia-Romagna e Toscana, sottolineando il cambiamento negativo che si è verificato nel settore del lavoro in Italia, dove l’approccio basato sullo sfruttamento è diventato predominante. Maurizio Landini, segretario della Cgil, intervenuto alla manifestazione a Brescia per lo sciopero generale, ha denunciato la svalutazione del lavoro in Italia e ha criticato le leggi che favoriscono un modello imprenditoriale basato sullo sfruttamento e sul profitto a scapito dei lavoratori e del paese nel suo complesso. Ha lamentato l’assenza della Cisl alla manifestazione, sottolineando la volontà della Cgil di unire le forze sindacali per contrastare questa tendenza.

Cronaca

Catania | Ruba nella stessa giornata due apparecchi di intrattenimento musicale, denunciato

Un giovane di 19 anni, originario di Catania, è stato denunciato per furto aggravato dopo aver rubato due apparecchi di intrattenimento musicale da un noto centro commerciale nella zona di Pigno. L’indagine è stata avviata dagli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza “Librino” a seguito della denuncia del titolare del negozio.

Grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza, gli investigatori hanno ricostruito i fatti: il giovane è entrato nel negozio a mezzogiorno, rubando il primo dispositivo. Sorprendentemente, è ritornato nel negozio la sera, sfruttando l’orario di chiusura per portare via un secondo apparecchio.

Identificato grazie alle registrazioni, il 19enne, già con precedenti penali, è stato denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria. Questo episodio evidenzia l’efficacia delle tecnologie di sicurezza nel combattere i reati e nel garantire la sicurezza commerciale nella zona.

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Cronaca

Taormina (ME) | Controlli presso bar, discoteche e lidi balneari

Proseguono senza sosta i controlli della Polizia di Stato per garantire la sicurezza e il rispetto delle normative nei luoghi della movida. Recenti operazioni condotte dagli agenti del Commissariato di Taormina hanno interessato bar, locali notturni e stabilimenti balneari dell’area, con particolare attenzione alla regolarità delle autorizzazioni e alla normativa sul lavoro.

Durante una verifica in una discoteca di Giardini Naxos, gli agenti hanno riscontrato irregolarità riguardo all’impiego degli addetti alla sicurezza e violazioni delle disposizioni operative. Inoltre, in una struttura balneare di Letojanni, sono state accertate difformità nell’uso dell’area demaniale concessa.

In un bar di Taormina, è stata rilevata l’omessa esposizione della licenza del Questore e delle autorizzazioni necessarie, oltre alle informazioni sui prezzi e sugli orari. Tuttavia, la situazione più grave è emersa in un altro stabilimento balneare di Letojanni, dove durante una serata con musica e intrattenimento, gli agenti hanno constatato l’assenza della licenza e del certificato di agibilità. L’evento è stato immediatamente sospeso e il titolare denunciato all’Autorità Giudiziaria.

In aggiunta, è emerso che due dipendenti non erano stati assunti regolarmente. La Questura di Messina ha già pianificato ulteriori controlli per monitorare la situazione e garantire il rispetto delle normative vigenti in tutta la provincia.

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Cronaca

Catania | Spacciava nonostante fosse ai domiciliari, arrestato recidivo e trasferito in carcere

Un uomo di 34 anni, originario di Adrano e già noto per reati legati alla droga, è stato trasferito in carcere dopo aver violato le condizioni dei suoi arresti domiciliari. Nonostante fosse sottoposto a questa misura, ha continuato a gestire un’attività di spaccio, nascondendo sostanze stupefacenti nella sua abitazione.

L’individuo era stato arrestato a giugno dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano per detenzione ai fini di spaccio, oltre a resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Inizialmente, aveva ottenuto il beneficio degli arresti domiciliari, ma durante una successiva perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto cocaina e materiale per il confezionamento della droga.

A seguito di questa scoperta, la Polizia ha informato l’Autorità Giudiziaria, chiedendo l’aggravamento della misura cautelare. Il Tribunale di Catania ha quindi deciso di revocare gli arresti domiciliari, ordinando la custodia cautelare in carcere. Gli agenti hanno eseguito il trasferimento dell’uomo in carcere a Catania, sottolineando così la tolleranza zero verso il crimine legato alle sostanze stupefacenti nella regione.

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