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Cronaca

Perugia | Collegamento con casalesi per giro di spaccio da 15 milioni, 24 indagati


È stato individuato un legame tra una presunta associazione criminale di origine nigeriana e esponenti della criminalità organizzata campana, con particolare riferimento a un individuo ritenuto di spicco nel clan dei casalesi. Questo emerge da un’operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Perugia, che hanno eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti di 24 indagati (di cui quattro irreperibili). Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico, alla detenzione e allo spaccio di ingenti quantità di droga, soprattutto eroina. Per dieci di loro è stata disposta la custodia in carcere, per tre gli arresti domiciliari e per 11 l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

L’operazione ha coinvolto non solo la provincia del capoluogo umbro, ma anche quelle di Caserta, Latina, Arezzo, Lucca, Pisa e Varese. Le indagini, avviate nei primi mesi dell’anno precedente, rappresentano un’ulteriore sviluppo di quelle condotte dal nucleo investigativo perugino nel 2022, che portarono all’arresto di 45 soggetti e al sequestro di 24 chili di eroina e 150.000 euro.

Dopo l’arresto di tre nigeriani con oltre un chilo e mezzo di eroina, gli investigatori sono riusciti a individuare una rete di connazionali e italiani, stanziali a Perugia, sospettati di importare notevoli quantità di droga dall’estero. Il gruppo, definito unitario e piramidale, avrebbe utilizzato un’abitazione nel centro città come base logistica per lo stoccaggio e la vendita di centinaia di chili di droga.

I carabinieri ritengono che decine di pusher alimentassero quotidianamente le piazze di spaccio dell’Umbria, della Toscana, delle Marche e della Campania. È emerso che il principale canale di approvvigionamento della droga per l’associazione era il nord Europa.

Il provvedimento cautelare è stato notificato al presunto esponente del clan dei casalesi, attualmente detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere per estorsione. Durante le indagini, è stato contestato agli indagati il traffico di circa 250 chili di stupefacente, del valore stimato di 15 milioni di euro sul mercato al dettaglio.

Campania

Castel Volturno (CE) | Muore folgorato il neomelodico Carmine Diamante

A Castel Volturno, in provincia di Caserta, è avvenuta una tragedia che ha coinvolto Carmine Saturno, un noto cantante neomelodico conosciuto come “Carmine Diamante”. Il 36enne è deceduto a causa di un incidente domestico avvenuto nella casa di vacanza dei suoi genitori.

Saturno è stato trovato senza vita e trasportato al Pineta Grande Hospital. Secondo le prime ricostruzioni, l’incidente è avvenuto mentre il cantante stava giocando con i nipoti nel cortile della villa. Durante il gioco, Saturno avrebbe toccato il rubinetto di una fontana, che si è rivelato essere sotto tensione elettrica, provocandogli una scarica fatale. Il colpo elettrico ha causato la sua morte immediata.

I carabinieri della Tenenza di Castel Volturno e della sezione radiomobile di Mondragone sono intervenuti sul posto per esaminare la situazione. L’area circostante la fontana è stata messa in sicurezza dai vigili del fuoco e successivamente posta sotto sequestro dai carabinieri per le indagini del caso.

La salma di Carmine Saturno è stata trasferita all’istituto di medicina legale di Caserta per l’autopsia, disposta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. L’indagine è in corso per determinare le esatte cause e responsabilità dell’incidente.

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Cronaca

Viareggio (LU) | Morto in ospedale 47enne travolto da un’auto, ipotesi investimento dopo furto

Un uomo di 47 anni è deceduto all’ospedale Versilia dopo essere stato gravemente investito da un’auto nella tarda serata di ieri a Viareggio. L’incidente è avvenuto in via Coppino e ha visto l’uomo sbalzato contro la vetrina di un negozio di elettronica navale, che si è frantumata a seguito dell’impatto.

Le circostanze dell’incidente sono ancora in fase di indagine. Le prime ipotesi suggeriscono che l’investimento potrebbe essere stato intenzionale, piuttosto che un semplice incidente stradale. Gli inquirenti stanno esaminando la possibilità che l’uomo sia stato investito dopo aver tentato di compiere un furto, e il comportamento dell’automobilista, che si è allontanato dopo l’incidente, avvalora l’ipotesi di un atto deliberato.

La vittima è stata soccorsa da una coppia che, transitando in via Coppino poco dopo mezzanotte, ha trovato l’uomo a terra privo di conoscenza. I soccorritori hanno fornito assistenza immediata e trasportato il ferito in ospedale in codice rosso, ma nonostante gli sforzi dei medici, l’uomo non è sopravvissuto.

Le forze dell’ordine stanno lavorando per raccogliere ulteriori dettagli sull’accaduto e identificare il conducente dell’auto coinvolta. L’ipotesi di un atto volontario ha spinto gli investigatori a considerare tutti gli elementi e le possibili motivazioni dietro l’incidente.

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Campania

Avellino | Catturato il detenuto evaso dal carcere scavalcando il muro di cinta

Un detenuto evaso dal carcere di Avellino è stato catturato dalla Polizia di Stato dopo una notte di intense ricerche. Antonio Liuzzi, 43 anni, originario di Grottaglie in provincia di Taranto, era fuggito intorno alle otto di sera scavalcando il muro di cinta dell’istituto penitenziario. Liuzzi, che sta scontando una condanna per furti e rapine, era stato trasferito a Avellino da Ariano Irpino solo alcune settimane fa.

Le operazioni di ricerca hanno coinvolto numerose pattuglie della Polizia Penitenziaria, che hanno lavorato senza sosta fino al ritrovamento del fuggitivo. Attualmente, Liuzzi è in stato di fermo e sarà interrogato dal pm di turno presso la Procura di Avellino.

Oggi, a Avellino, il segretario nazionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), Donato Capece, e la segretaria regionale, Tiziana Guacci, hanno tenuto una conferenza stampa per discutere la situazione dell’istituto penitenziario. Hanno denunciato le condizioni critiche in cui opera il carcere di Avellino, sottolineando problemi come la carenza di personale e il sovraffollamento. Inoltre, hanno evidenziato la mancata applicazione della circolare dipartimentale che prevede la chiusura delle sezioni di media e alta sicurezza, una misura che sarebbe necessaria per migliorare le condizioni di sicurezza all’interno dell’istituto.

Questo episodio mette in luce le difficoltà strutturali e operative delle carceri italiane, richiamando l’attenzione sulla necessità di interventi urgenti per garantire la sicurezza e il corretto funzionamento delle strutture penitenziarie.

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