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Campania

Napoli | Don Patriciello scrive a SandoKan (Schiavone): “Rivela tutto sui rifiuti tossici, lo devi ai bambini”

“Nella lista delle persone a cui hai inflitto più sofferenza, ci sono i tuoi figli, la comunità di Casal di Principe, le vittime innocenti, i bambini morti di cancro a causa degli smaltimenti tossici”. Queste sono le parole dirette di Don Maurizio Patriciello, il parroco di San Giovanni Apostolo nel Parco Verde di Caivano, che ha continuato nel corso degli anni a celebrare i funerali dei bambini vittime del cancro, causato dall’inquinamento ambientale, senza mai smettere di denunciare.

La lettera del parroco La lunga lettera di Don Patriciello, anticipata da Avvenire, è un’accorata critica rivolta al boss, e un invito struggente a assumersi le proprie responsabilità: “Francesco”, insiste il parroco, “affronta la realtà con coraggio e racconta tutto ciò che sai. Aiutaci a debellare questa malefica piaga. Non temere, mostra il coraggio di essere un uomo. Ho terminato la lettera che ho scritto a tuo cugino con “Ti benedico”, e lui mi ha detto che ero stato l’unico a farlo, poiché gli altri lo avevano sempre maledetto. Credi che anche tu sia amato da Dio, consentigli di raggiungerti e di perdonarti, e per te sarà finalmente Pasqua. Ti benedico”. Il parroco si riferisce a un incontro avuto circa dieci anni prima con il cugino di “Sandokan”, Carmine Schiavone, già amministratore e consigliere del clan dei Casalesi, poi diventato collaboratore di giustizia nel 1993: “Ho incontrato tuo cugino Carmine Schiavone dopo avergli scritto, avevo bisogno di chiedergli informazioni sul traffico di rifiuti interrati dal vostro clan. Si presentò come un anziano di bassa statura, con i capelli bianchi. Ha tenuto la mia mano sul braccio per quasi quattro ore mentre raccontava. Mi disse: ‘Senza i contatti con la politica, noi camorristi saremmo rimasti solo una banda di piccoli delinquenti di paese'”.

“La Storia non dimentica” “Non c’è possibilità di tornare indietro. Puoi solo chiedere perdono a Dio, che è morto in croce anche per te, e chiedere perdono a questa comunità che hai tanto ferito”, dice Don Patriciello in un’intervista a Repubblica. “La Storia deve essere implacabile, proprio come è stato implacabile il loro clan. Schiavone potrebbe fare due cose: restituire tutti i soldi guadagnati con violenza e paura, di cui sicuramente conosce il nascondiglio. Inoltre, potrebbe raccontare tutto riguardo ai colletti bianchi che li hanno protetti”. Infine, il parroco di Caivano conclude con un augurio: “Spero che Francesco Schiavone possa compiere questo salto di qualità, passando da collaboratore di giustizia a un uomo veramente pentito davanti a Dio e agli uomini. In tal caso, come prete, potrei solo cantare il Te Deum”.

Campania

Salerno | Violenza sessuale e rapina, un arresto

La sera del 13 settembre, un uomo è stato arrestato dagli agenti della Sezione Volanti di Salerno con l’accusa di violenza sessuale e rapina ai danni di una donna di nazionalità rumena. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’incidente è avvenuto a bordo di un autobus cittadino.

Il 40enne, identificato come T.O., è accusato di aver molestato la vittima mentre era sull’autobus, toccandola in modo inappropriato e insistente. Al momento della discesa del mezzo, l’uomo ha aggredito la donna strappandole un braccialetto in oro dal polso e infliggendole lesioni personali nel processo.

Dopo la segnalazione e il successivo intervento delle forze dell’ordine, T.O. non ha mostrato collaborazione. All’atto del fermo, ha reagito con violenza anche nei confronti degli agenti, scagliandosi contro di loro.

Il comportamento violento del soggetto ha complicato ulteriormente la situazione, ma gli agenti sono riusciti a bloccarlo e a sottoporlo a fermo di polizia giudiziaria. Il caso continua a essere trattato con la massima attenzione, e l’uomo è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria per le successive procedure legali.

L’episodio sottolinea l’importanza della vigilanza e della prontezza delle forze dell’ordine nel rispondere a situazioni di emergenza e garantire la sicurezza dei cittadini.

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Campania

Il Napoli vince ancora, poker azzurro a Cagliari

Vittoria convincente del Napoli, che non senza soffrire batte per 4-0 il Cagliari e mette a segno il terzo successo consecutivo. Le reti decisive per la squadra di Conte quelle siglate da Di Lorenzo nel primo tempo e da Kvaratskhelia, Lukaku e Buongiorno nella ripresa.
Inizio di partita molto equilibrato, con la squadra sarda che aggredisce alta un Napoli che si affida spesso a Lukaku per salire in avanti. E’ proprio il belga, al 18′, a servire il pallone al limite dell’area per la conclusione di Di Lorenzo che deviata da Mina si infila alle spalle di Scuffet. Vantaggio azzurro al quale il Cagliari reagisce immediatamente, con un tiro dalla distanza di Azzi disinnescato però da Meret. Partita viva ma gioco che intorno al 27′ viene interrotto dall’arbitro – fino al 32′ – a causa di alcuni disordini in essere tra le due tifoserie, con l’intervento di steward e forze dell’ordine atto a mettere in sicurezza i circa quattrocento tifosi del Napoli presenti nel settore ospiti. Riprende l’azione in campo e lo fa con un’occasione per il Cagliari, con il colpo di testa di Piccoli arrivato sugli sviluppi di corner, ma Meret impedisce ancora il gol.
Maxi recupero e intervallo che mettono fine ad un bel primo tempo, con il risultato che resta comunque in bilico. In avvio di ripresa buona occasione per il Cagliari, con Luperto che di testa impegna Meret e Luvumbo che sulla ribattuta non centra la porta. Portiere del Napoli protagonista anche sulla successiva chance sarda, al 56′, con la respinta sul pericoloso tiro dalla distanza di Marin. Azzurri schiacciati da un Cagliari intenso, ma al 66′, in ripartenza, è la squadra di Conte a raddoppiare: buona iniziativa di Lukaku che serve in profondità Kvaratskhelia, bravo con la punta ad infilare Scuffet. Nemmeno cinque minuti e Napoli che troverà anche il terzo gol, stavolta con Lukaku decisivo sotto porta nel sfruttare l’assist di Kvaratskhelia su errore in impostazione di Scuffet. Gestione partenopea che congela il risultato fino al terzo ed ultimo minuto di recupero, quando Buongiorno stacca di testa sul corner di Neres e buca ancora il Cagliari per il 4-0 finale dell’Unipol Domus.
– Foto Ipa Agency –

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Campania

Napoli | Sequestrati oltre 22 kg di cocaina, arrestato un uomo

Nei giorni scorsi, i finanzieri del Comando Provinciale di Napoli hanno sequestrato più di 22 kg di cocaina durante un’operazione di contrasto ai traffici illeciti. Un uomo di origini italiane è stato arrestato.

L’intervento è avvenuto lungo le principali strade di accesso alla città di Napoli, dove i militari del Gruppo Torre Annunziata hanno notato movimenti sospetti di un furgone. Insospettiti, hanno deciso di fermarlo per un controllo. All’interno del portabagagli del veicolo è stato trovato un contenitore di cartone contenente 20 involucri sottovuoto, che, dopo una prima analisi, sono risultati contenere cocaina.

Curiosamente, alcuni dei panetti di droga erano contrassegnati con adesivi riportanti il logo “Apple”, la scritta “Qorr” e l’effigie del “Sacro Cuore di Gesù”, segni presumibilmente usati per identificare le partite di stupefacente nel mercato nero.

Il valore della cocaina sequestrata, se immessa sul mercato, avrebbe fruttato circa tre milioni di euro. Il conducente del furgone è stato arrestato per traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, e la droga, insieme al veicolo e ai telefoni cellulari dell’uomo, è stata sequestrata.

L’arrestato è da considerarsi presunto innocente fino a sentenza definitiva, e il suo caso sarà esaminato da un giudice che potrà valutare ogni eventuale responsabilità.

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