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Musica

Fred De Palma e la sua dipendenza dal gioco d’azzardo: “Non era mai abbastanza”

Fred De Palma si apre su sé stesso e sulla sua lotta contro la dipendenza dal gioco in un’intervista approfondita con il Corriere della Sera. Il suo percorso inizia con una consapevolezza: “Chi fa l’artista vive sempre nel rischio, in una scommessa continua”. Questo atteggiamento lo ha portato a vivere la vita come una scommessa, influenzando anche la sua dipendenza dal gioco d’azzardo. Nel brano “Adrenalina” affronta apertamente questa sua ex dipendenza, riflettendo sul fatto di non aver ancora del tutto superato quella fase.

Fred De Palma ammette di aver sempre amato il rischio, preferendo il tutto o niente, senza mezze misure. La sua dipendenza dal gioco d’azzardo era una trasposizione online di questo approccio esistenziale. Racconta di come giocasse comodamente da casa, senza la necessità di recarsi in un casinò, rendendo la situazione ancora più pericolosa. Tuttavia, ha riconosciuto il problema e ha intrapreso un percorso per uscirne, consapevole che la dipendenza fosse sia mentale che fisica.

Nell’intervista, Fred De Palma rivela il suo ingresso nel mondo della musica come una via di fuga dal dolore causato dalla morte di un amico in un incidente d’auto. Questo evento tragico lo ha spinto a dedicarsi alla scrittura e alla musica come mezzo di espressione.

Federico Palana, in arte Fred De Palma, è nato il 3 novembre 1989 a Ceva, in provincia di Cuneo. Cresciuto in un ambiente artistico grazie alla madre scultrice, ha sviluppato fin da giovane una passione per l’arte. Tuttavia, è stato il mondo della musica, in particolare dell’hip hop, a catturare la sua attenzione. Il suo debutto da solista è avvenuto nel 2012, e da allora la sua carriera ha preso slancio, amalgamando sonorità hip hop, trap e reggaeton.

Il successo di Fred De Palma è cresciuto con ogni album, fino a raggiungere il disco di platino con “Uebe” nel 2019 e confermarsi con “Unico” nel 2021. Ha rivendicato il suo ruolo di pioniere nel portare il reggaeton italiano alla ribalta nazionale, dimostrando la sua unicità nell’ambiente musicale italiano.

Musica

Ed Sheeran annuncia il suo nuovo tour: una data anche a Roma

Ed Sheeran sta per fare tappa in Italia con un attesissimo concerto a Roma il 14 giugno 2025, come parte del suo Mathematics European Tour. La superstar britannica ha recentemente annunciato le date per questa serie di spettacoli che si terranno in diverse città europee da maggio a settembre 2025, inclusi paesi come Spagna, Francia, Germania, Norvegia, Svizzera, Belgio, Polonia, Svezia e Danimarca. La location precisa per il concerto romano sarà svelata il prossimo mercoledì 10 luglio.

Con oltre 200 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, Ed Sheeran ha consolidato la sua fama mondiale con il Mathematics Tour, stabilendo record in Nord America e portando il suo spettacolo in Sud-Est asiatico, negli Emirati Arabi, in India e ora in Europa, continuando a scrivere la storia della musica contemporanea.

Sheeran e il suo team hanno adottato misure rigorose contro la vendita non ufficiale dei biglietti, utilizzando una tecnologia di biglietteria digitale mobile avanzata che garantisce che i veri fan possano acquistare i biglietti autentici. Questo include precauzioni per prevenire la rivendita su siti di secondary ticketing non autorizzati, proteggendo i fan dai prezzi gonfiati e dalle frodi.

I fan che non possono partecipare agli spettacoli hanno l’opportunità di rivendere i loro biglietti attraverso una piattaforma ufficiale di rivendita a valore nominale, offrendo così a altri fan la possibilità di acquistare i biglietti al prezzo originale più una piccola tassa di prenotazione.

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Attualità

Il trapper Baby Gang Assolto in Appello dall’accusa di Rapina

Baby Gang è stato assolto in appello “per non aver commesso il fatto” dall’accusa di rapina. Il trapper 23enne era stato precedentemente condannato a 4 anni e 10 mesi in primo grado per un presunto episodio di rapina a Vignate, nel Milanese. Nei giorni scorsi, Baby Gang era stato già scarcerato e posto ai domiciliari su decisione del Riesame.

In un altro processo, Baby Gang era stato anch’egli condannato in primo grado a 5 anni e 2 mesi per un presunto coinvolgimento in una sparatoria avvenuta due anni fa in una zona frequentata della movida milanese. La sentenza d’appello per questo secondo caso è attesa per i prossimi giorni.

Baby Gang, noto trapper con milioni di follower e frequenti apparizioni in cima alle classifiche musicali, è stato coinvolto in diversi eventi di cronaca negli ultimi anni. In passato, era già stato rilasciato dalla custodia preventiva in relazione alle accuse di rapina a Vignate, contestate in quanto il suo avvocato, Niccolò Vecchioni, aveva dimostrato lacune negli elementi probatori. Il trapper si trovava infatti a Rimini nel momento in cui l’episodio a Vignate si sarebbe verificato, rendendo impossibile la sua presunta partecipazione all’evento.

Oggi, con l’assoluzione in appello dopo la condanna di primo grado, si chiude un capitolo giudiziario per Baby Gang, mentre resta in attesa della decisione sull’altro processo in corso.

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Attualità

Scarcerato nuovamente Baby Gang: il trapper torna ai domiciliari

Il trapper Baby Gang, 22 anni, è stato scarcerato e torna ai domiciliari. Il tribunale del Riesame di Milano ha accolto il ricorso dell’avvocato Niccolò Vecchioni, rivedendo la precedente decisione della Corte d’Appello di Milano.

A fine aprile, la Corte d’Appello aveva aggravato la misura cautelare per Baby Gang, accusandolo di aver pubblicato su Instagram foto che lo ritraevano con una pistola finta mentre era ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Tuttavia, i giudici del Riesame hanno ritenuto che i magistrati d’appello non avessero considerato le autorizzazioni concesse al trapper, che includevano deroghe agli obblighi di permanenza e divieto di comunicazione con terzi per motivi di lavoro, come shooting fotografici e produzione di videoclip.

Le Immagini Contestate

Durante l’udienza di martedì, la difesa ha argomentato che le immagini sui social, per le quali la Procura generale aveva chiesto il rientro in carcere, erano promozionali del nuovo album musicale. Gli oggetti nelle foto, come la pistola e l’erba, erano finti e supportati da fatture. Il trapper avrebbe sempre lavorato con autorizzazione, dimostrata attraverso il suo percorso autorizzativo.

I giudici del Riesame hanno riconosciuto che le scelte espressive di Baby Gang rientravano nell’attività lavorativa autorizzata. Non è stato dimostrato che i post sui social fossero materialmente diffusi da lui stesso, e il trapper ha presentato il contratto con il suo manager, che confermava le autorizzazioni ricevute. Anche se i contenuti promozionali fossero stati diffusi su sua istruzione, non si tratterebbe di una trasgressione.

Le Parole di Baby Gang

Durante l’udienza, Baby Gang ha dichiarato: “Sono confuso, mi sembra di aver rispettato le prescrizioni. Mi si sanziona per ciò che faccio sotto il profilo artistico, che non ha nulla a che fare con i fatti contestati.”

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