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Campania

Napoli | Pizzaiolo ucciso, teste incriminato durante l’udienza

Ci sono state sorprese nel processo in corso a Napoli sull’omicidio dell’aspirante pizzaiolo Francesco Pio Maimone: durante l’udienza, un testimone, proprietario di uno degli chalet vicini al luogo del tragico evento, è stato incriminato dalla Corte d’assise per falsa testimonianza a causa del suo comportamento evasivo durante il suo interrogatorio.

Durante l’udienza, il testimone ha fornito risposte vaghe, dichiarando di non ricordare particolari importanti e cercando di minimizzare gli eventi. Ha affermato di non ricordare di aver detto alcune cose, ha riconosciuto le persone coinvolte ma ha negato il loro coinvolgimento nella lite, e ha sostenuto di non sapere chi abbia partecipato al litigio riguardante le scarpe, definendo alcuni dei presenti solo clienti abituali.

Il testimone ha anche affermato di aver visto per la prima volta il presunto assassino di Maimone, Francesco Pio Valda, solo il giorno della lite, che sarebbe scoppiata a causa di una discussione su un paio di scarpe firmate.

L’udienza è stata interrotta e si sta cercando di nominare un avvocato d’ufficio che possa assistere il testimone.

Inoltre, secondo quanto riferito da un agente della Polizia scientifica durante l’udienza, il colpo che ha ucciso Francesco Pio Maimone è stato sparato da una distanza di 15 metri e non in aria, portando a nuove considerazioni sulle circostanze dell’omicidio.

Campania

Napoli | Esplosione a Saviano: crolla palazzina, due bambini perdono la vita

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Una violenta esplosione, attribuita a una fuga di gas GPL, ha provocato il crollo di una palazzina di due piani a Saviano, nella provincia di Napoli. Il disastro sembra essersi originato al piano superiore, dove viveva una persona anziana.

Al piano terra si trovava una famiglia composta da cinque membri. Tra le macerie, i soccorritori hanno tratto in salvo il padre e uno dei tre figli, un bambino di 2 anni. Purtroppo, gli altri due bambini, di 6 e 4 anni, sono deceduti nel crollo. I vigili del fuoco continuano le ricerche per recuperare la madre e l’anziana, ancora intrappolate sotto i detriti. L’incidente è avvenuto alle 8 di domenica in Via Tappia, e sul luogo sono intervenute anche le squadre specializzate in soccorso tra le macerie.

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Campania

Napoli | Arrestato 52enne per estorsione aggravata dal metodo mafioso

Gli agenti della Squadra Mobile di Napoli hanno arrestato un uomo di 52 anni, destinatario di un provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica. Il provvedimento, datato 11 settembre, impone all’individuo di espiare una pena di 8 anni di reclusione per estorsione aggravata dal metodo mafioso, reato commesso a Napoli nel 2006.

Grazie a una precedente attività investigativa, gli agenti sono riusciti a rintracciare l’uomo in un’abitazione dove si trovava senza essere né residente né domiciliato. Le indagini proseguono per monitorare eventuali sviluppi legati alla sua rete di contatti.

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Campania

Napoli | Armi e munizioni clandestine: due arresti per ricettazione e detenzione illegale a Scampia

Nel pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato ha arrestato due uomini di 32 e 20 anni, entrambi residenti a Scampia, con l’accusa di ricettazione, detenzione e porto illegale di armi da fuoco clandestine e relativo munizionamento. I due, attualmente detenuti presso la Casa Circondariale di Poggioreale, sono in attesa dell’udienza di convalida.

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Napoli, hanno portato alla scoperta di un deposito, utilizzato dal trentaduenne, in cui si sospettava fossero nascoste armi illegali. Dopo un’attività di osservazione, gli agenti hanno notato i due uomini mentre trasportavano con atteggiamento sospetto due pacchi dal locale a un’automobile. Immediatamente fermati, all’interno delle confezioni sono stati rinvenuti un fucile a pompa, risultato rubato, e un altro con la matricola abrasa.

Le verifiche sono state successivamente estese al deposito, dove la polizia ha trovato altri fucili, due caricatori per armi lunghe, una pistola replica, numerose munizioni di vario calibro, centinaia di bossoli, cariche per armi corte, un dispositivo per la fabbricazione di cartucce e mezzo chilo di polvere pirica.

Particolare rilevanza ha avuto la scoperta che uno dei fucili rinvenuti era stato denunciato come rubato dal padre del 32enne, il quale lo deteneva legalmente. L’uomo, che risiede nello stesso stabile dove si trova il deposito, è stato trovato in possesso di numerosi coltelli e proiettili di vario calibro ed è stato denunciato.

Le indagini proseguono per accertare ulteriori responsabilità e legami nel traffico illegale di armi nella zona.

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