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Liguria

Lupi in Liguria, la Cia agricoltori lancia un grido d’allarme

Pecore, vitelli, pony. Le vittime dei lupi in Liguria non si riescono ormai neppure più a contare.
I territori, i Parchi e i Comuni coinvolti nell’entroterra crescono. E ormai gli avvistamenti si moltiplicano anche in città destando non poca preoccupazione.
Cia Agricoltori Liguria ha così deciso di mettere politica e istituzioni di fronte all’emergenza. E si è presentata in Regione con con una folta delegazione di più di 20 agricoltori e allevatori all’incontro con i capigruppo di tutte le forze politiche, con l’Assessore all’Agricoltura, Alessandro Piana e il vice presidente del Consiglio Regionale, Armando Sanna.
I numeri parlano di oltre una predazione a settimana. Ma il dato non deve trarre in inganno. Una predazione può significare anche 10 capi in una volta sola.
E poi molto spesso agricoltori e allevatori rinunciano a fare denuncia. Perché oltre al danno della perdita dei loro animali, subiscono anche l’incredibile beffa di non poter avere nessun indennizzo se non viene ritrovato qualche “pezzo” dell’animale. E in quel caso di dover affrontare il costo di smaltimento delle carcasse, fissato tra i 150 euro e i 400 euro a capo.
“E’ un’emergenza in continua crescita dove nessuno sembra avere il controllo della situazione sui territori – spiega Stefano Roggerone, presidente di Cia Liguria, dopo l’audizione in Consiglio Regionale -. Abbiamo chiesto da tempo alla Regione un prelievo localizzato che porti allo spostamento dei lupi in altre zone d’Italia. Una misura da abbinare ad una sterilizzazione di una parte degli esemplari esistenti in modo da evitare ulteriori popolamenti visto che siamo peraltro in una regione dove possono convergere lupi dalla Francia o da altre aree appenniniche.
Oggi a tutte le forze politiche abbiamo chiesto anche un monitoraggio diverso. In questo momento si stanno dando numeri bassissimi sulla presenza dei lupi rispetto alla realtà. Dalle notizie e dalle immagini delle nostre aziende è invece evidente che il numero stia salendo in modo vertiginoso. Con un ulteriore effetto che abbiamo già visto con i cinghiali : anche i lupi si muovono sempre di più in ambito periurbano.
Non attaccano gli uomini? Le statistiche lo dicono ma andatelo a dire ai genitori abituati a lasciare i loro figli a giocare in spazi verdi apparentemente custoditi. Stiamo rischiando che il lupo, oltre a creare anni incalcolabili all’agricoltura, diventi ben presto un problema di ordine pubblico.
Oggi l’attenzione da parte della politica c’è stata. Ma non basta. Ci vogliono soluzioni. Urgenti”.

Liguria

Rapallo (GE) | Maltrattamenti e minacce a anziani fragili, indagata infermiera

Maltrattamenti su pazienti anziani, minacce e punizioni a soggetti fragili sono le accuse mosse da Tribunale Ordinario di Genova a carico di un’infermiera 59enne di origini polacche ora con obbligo di dimora a Recco (Genova).

Teatro delle violenze, documentate da video e dalle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanita, la residenza protetta Villa Scassi di Rapallo (Genova). Sono stati alcuni esposti di parenti degli anziani ospiti a fare scoprire i soprusi ora le indagini riguardano anche un furto avvenuto a carico di una anziana ospite a Villa Tasso.

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Liguria

Genova | Per la libertà di Aldo Spinelli i giudici si sono riservati di decidere

Nuova doccia fredda per Aldo Spinelli, l’imprenditore portuale ai domiciliari per corruzione dal 7 maggio nell’inchiesta che ha portato ai domiciliari il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. I giudici del Riesame, sull’appello presentato dai legali, si sono riservati di decidere. “È andata come doveva andare – ha spiegato l’avvocato Sandro Vaccaro – per noi non sussistono il pericolo di reiterazione del reato né quello di inquinamento probatorio. Spinelli si è ormai dimesso da ogni carica. Infatti abbiamo chiesto solo la sostituzione con una misura interdittiva”.

 Secondo i pm Federico Manotti e Luca Monteverde, l’imprenditore deve stare ancora ai domiciliari. Per l’accusa avrebbe “foraggiato” il Comitato di Toti e in cambio avrebbe avuto favori: dal rinnovo della concessione di 30 anni del Terminal Rinfuse alla pratica della spiaggia di Punta dell’Olmo (poi rimasta libera e non diventata privata).

Ieri i giudici del Riesame hanno rigettato la richiesta di Toti di revoca dei domiciliari. Per i magistrati il governatore “potrebbe commettere ancora reati visto che non ha compreso le accuse che gli sono state mosse e che si è comportato non come un amministratore pubblico ma come un amministratore di una azienda privata”.

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Liguria

Savona | Ance: “Cresciuti gli investimenti nell’edilizia residenziale e non residenziale”

È un panorama complesso e variegato, caratterizzato da sfide significative e nuove opportunità di crescita, quello che si prospetta per il settore edilizio savonese nel secondo semestre del 2024. Dobbiamo affrontare le incertezze del contesto internazionale e il rincaro dei materiali,un nuovo ritardo nei pagamenti da parte della PA, ma abbiamo anche la possibilità di sfruttare l’onda di una crescita nel 2023 rispetto al 2022 degli investimenti in edilizia, che in Liguria si attesta al +22,9% in edilizia residenziale e al3.9% in edilizia non residenziale, con un effetto diretto anche a Savona. La nostra capacità di adattamento e innovazione sarà cruciale per trasformare le sfide in opportunità, garantendo uno sviluppo sostenibile e duraturo per il territorio.”  Così Massimo Baccino, presidente di ANCE Savona, commenta i dati elaborati dalla Direzione Affari Economici, Finanza e Centro Studi di ANCE – Associazione Nazionale dei Costruttori Edili.

A fonte di un contesto geopolitico internazionale incerto – che continua a influenzare negativamente il settore, con una previstacontrazione del 7,4% negli investimenti in costruzioni su base annua (2024), ​​con flessioni simili alla media nazionale anche per la Liguria e per Savona ​- le previsioni indicano segni negativi per la nuova edilizia abitativa (-4,7%) e il settore non residenziale privato (-1%). Tuttavia, vi è un’eccezione positiva rappresentata dagli investimenti nelle opere pubbliche, che sono attesi in crescita del 20% grazie all’accelerazione dei progetti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)​​.

A livello territoriale, si conferma una maggiore concentrazione degli interventi nel Nord Italia (51%), seguito dal Sud (28,9%) e dal Centro (20,1%).  Il Superbonus, insieme ad altri incentivi, ha svolto un ruolo cruciale nel processo di riqualificazione immobiliare. Secondo i dati ANCE, il 5,8% dello stock edilizio italiano è stato riqualificato, con una maggiore incidenza nelle regioni del Centro-Nord rispetto a quelle del Mezzogiorno​​. In questo ambito, la Liguria si attesta sul 6,2% del patrimonio edilizio sottoposto a interventi, ma i margini di miglioramento sono ampi: oltre l’80% degli edifici in Liguria è stato costruito prima del 1981 e necessita di significativi interventi di riqualificazione e manutenzione per rispettare le normative antisismiche e di efficienza energetica​

Nei primi mesi del 2024, i prezzi dei principali materiali da costruzione hanno continuato a diminuire. Il gas naturale e l’energia elettrica hanno mostrato le riduzioni più significative, rispettivamente del 44,9% e del 40,3%, grazie a un inverno mite che ha ridotto i consumi. Tuttavia, alcuni materiali come il bitume hanno visto un aumento dei prezzi del 16,2%​​ e per le imprese edili perdurano gli aggravi di costo legati alla spesa energetica e al rincaro dei materiali rispetto al periodo immediatamente successivo alla pandemia.

Uno scenario particolarmente delicato se si tiene conto della frammentazione nel settore delle costruzioni che caratterizza il territorio ligure, con una preponderanza di piccole imprese: i Liguria il 70% delle imprese di costruzione ha un solo addetto, e da questo punto di vista il dato è più alto della media nazionale, evidenziando la necessità di consolidamento e potenziamento delle competenze e delle capacità produttive. Inoltre, il settore è caratterizzato da giri d’affari contenuti, con l’86% delle imprese che dichiara un fatturato inferiore ai 500mila euro.

Infrastrutture, PNRR, incentivi per edilizia green e miglioramento energetico, rigenerazione urbana e partita ecologico-ambientale sono sicuramente le priorità su cui ANCE Savona continuerà a lavorare sul territorio nei prossimi mesi” conclude Massimo Baccino. “Nonostante le previsioni sfidanti, il settore edilizio mostra infatti importanti segnali di resilienza, grazie alle opportunità offerte dagli investimenti pubblici e dagli incentivi per la riqualificazione, che dobbiamo cogliere anche a livello territoriale”.

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