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Liguria

Genova | Mahmoood e la cantante belga Angèle scelgono la Lanterna per il loro videoclip

Due amici in fuga, non si sa bene da cosa. Mahmoood e la cantante belga Angèle. Lo sfondo è Genova: l’Hotel Bristol con le sue atmosfere retrò e il molo all’inizio di corso Italia, con la Fiera sullo sfondo: qui ad attenderli ci sarà un peschereccio che li porta verso il mare aperto. “Amiamo Genova, per questo insieme a Mahmood l’abbiamo scelta. Per la sua autenticità e i suoi contrasti”, spiega il regista del video musicale Attilio Cusano. “Canto una storia d’amore finita sullo sfondo del porto di Genova”, racconta il cantante che ha scelto la Suberba per il suo videoclip.

Le scene sono ambientate in uno degli alberghi più belli e lussuosi di Genova, il Bristol Palace. Scelto come set per le sue atmosfere senza tempo, che si adattano perfettamente a questo progetto che vede lui in stile James Bond e lei in una versione di Eva Kant, tuta sexy coperta soltanto da un trench stretto in vita. Il video spazia dalla elegantissima camera da letto che li conduce fino al garage, anch’esso dell’hotel, da dove la coppia monta a bordo di un bolide per raggiungere il mare e, da lì, salire su un peschereccio.

Liguria

Ventimiglia (IM) | Con 22 chili di droga supera il confine ma viene arrestato dalla polizia

Nell’ambito di un ordinario servizio volto alla prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti, personale della Squadra Mobile della Questura di Imperia, coadiuvato da personale del Settore – Polizia di Frontiera di Ventimiglia, ha sottoposto a controllo, presso il casello autostradale di Ventimiglia, un cittadino di origini romene, a bordo di un autoveicolo in ingresso in Italia. L’immediata e percettibile agitazione del giovane, unita al forte odore di hashish proveniente dall’abitacolo, ha subito indotto gli operatori a sospettare che egli potesse trasportare sostanze stupefacenti. Circostanza che ha trovato conferma nel corso della successiva perquisizione esperita sul veicolo, avendo l’atto di ricerca consentito di rinvenire, occultati in vani ad arte creati al di sotto dei sedili anteriori, ben 225 panetti di sostanza stupefacente del tipo hashish, per un peso lordo complessivo di 22,5 chilogrammi. L’uomo è stato, pertanto, tratto in arresto ed associato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, presso la Casa Circondariale di Sanremo, in attesa dell’udienza di convalida. La droga, sottoposta a sequestro, è stata, quindi, sottratta alla successiva immissione sul mercato illecito, così inferendo un significativo colpo al traffico degli stupefacenti provenienti dall’estero

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Liguria

Sanremo (IM) | Michela Boetto vince la selezione del Campionato Nazionale 2025 delle Salse al Mortaio con l’Aglio di Vessalico

Grande successo per la Prima Selezione del Campionato Nazionale 2025 delle Salse al Mortaio con l’Aglio di Vessalico vinto da Michela Boetto (Finale Ligure) .

 La manifestazione “Mare Cultura” ha offerto una straordinaria vetrina per l’aglio di Vessalico, celebrato con la prima selezione del campionato nazionale 2025 delle salse al mortaio con questa eccellenza dell’alta Valle Arroscia. Questo appuntamento ha visto la partecipazione di 10 concorrenti provenienti da diverse regioni del Nord Italia e dalla Francia, che hanno dimostrato come la creatività possa valorizzare i prodotti del nostro territorio, esaltando le storie, la cultura e le tradizioni della cucina ligure.

L’evento, giunto alla sua quarta edizione, organizzato da Luciano Vazzano, Direttore di CNA di Imperia, si è svolto nella splendida location di Pia di Nave, una cornice straordinaria che ha richiamato tantissimi turisti che hanno potuto godere di una bellissima giornata con il mare di Sanremo come sfondo. La competizione, ideata da Franco Laureri e supportata da numerosi produttori locali aderenti a CNA, ha visto trionfare Michela Boetto che sarà una delle finaliste del campionato nazionale che si svolgerà nell’ambito della 265ª Fiera dell’Aglio di Vessalico, il prossimo 2 luglio 2025.

 Una giuria d’eccezione, presieduta da Massimiliano Parodi, ha valutato le salse create dai concorrenti, tenendo conto di gusto, consistenza, aroma e, naturalmente, dell’utilizzo dell’Aglio di Vessalico. Il sindaco di Vessalico, Flavio Manfredi, e Andrea Ferrari, presidente del comitato di tutela dell’Aglio di Vessalico, hanno sottolineato l’importanza di questa vetrina per la promozione non solo dell’aglio di Vessalico, ma di tutto l’entroterra ligure. Questo prodotto di eccellenza si conferma come un simbolo del territorio e un motore per lo sviluppo turistico della regione.

Luciano Vazzano, direttore della CNA di Imperia, ha dichiarato: “Questa iniziativa ha fatto da traino a questa edizione di Mare Cultura, portando un valore aggiunto significativo. Siamo orgogliosi di aver creato una kermesse che non solo celebra le eccellenze del nostro territorio, ma che contribuisce anche a promuovere la cultura e le tradizioni locali”.

Franco Laureri, ideatore del campionato, ha aggiunto: “Il campionato di salsa al mortaio con l’aglio di Vessalico non solo promuove questa eccellenza, ma valorizza l’intero territorio e tutti gli undici comuni che sono zona di produzione di questa eccellenza, trasformando questo aglio in un vero e proprio testimone del territorio”.  La prima giornata della manifestazione ha attirato numerosi turisti, che hanno potuto visitare gli stand e partecipare alle molteplici esperienze proposte, dedicate ad arte, cultura, cibo, meteorologia e intelligenza artificiale.

La prima selezione del campionato è stata organizzata in collaborazione con il Comitato di Tutela dell’Aglio di Vessalico, con il patrocinio del Comune di Vessalico e dell’Associazione Antiche Vie del Sale, e con il supporto del Consorzio Olio DOP Riviera Ligure, di Calcagno Basilico, del Frantoio Sant’Agata Oneglia, dell’azienda Sciolè Mirella di Sanremo, del Panificio San Francesco di Sanremo e del Mercato Annonario di Sanremo.

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Liguria

Genova | Ha adescato una bambina via chat, la Procura chiede una pena di 7 anni ad un ventunenne

Ha agganciato una bambina genovese di nove anni su Snapchat e poi l’ha convinta a farsi mandare delle foto intime. Il tutto fingendo di essere minorenne, ma in realtà aveva 21 anni. Sul suo computer la polizia postale ha trovato altre immagini raccapriccianti di bambini anche più piccoli. L’uomo, residente in Abruzzo, è stato mandato a processo, celebrato con rito abbreviato, con le ipotesi di reato di violenza sessuale aggravata, produzione e detenzione di materiale pedopornografico. I fatti risalgono a due anni fa. Per tre giorni avrebbe indotto la minore a compiere atti sessuali e a inviargli materiale. Un quadro di gravi accuse che ha condotto la Procura di Genova a formulare la richiesta di condanna a sette anni e a chiedere un risarcimento di duemila euro.

Attraverso l’applicazione social lui si è fatto mandare le foto intime della bambina di nove anni, che in realtà in chat gli scriveva di averne 16. Lei lo ha confermato anche lei agli inquirenti: “Mi vergognavo di dire che ero piccola”, ma questo non ha scagionato il 21enne che alla vista delle immagini avrebbe dovuto accorgersi della minore età dell’interlocutrice e invece ha continuato con richieste di natura sessuale sempre più esplicite.

È stata la madre della bambina ad accorgersi dell’orrore dopo aver preso in mano il telefono della figlia. Sulla chat di Snapchat ha letto i messaggi dell’adescatore e ha trovato lo scambio di foto. La donna sotto shock si è rivolta alla polizia che ha immediatamente avviato una perquisizione a casa dell’uomo trovando materiale pedopornografico su pc e cellulare.

L’uomo, una volta ricevuto l’avviso di conclusioni indagini, ha scelto il processo con rito abbreviato iniziato due giorni fa in tribunale a Genova. In aula si è difeso, come detto, sostenendo di essere all’oscuro dell’età della piccola. La Procura, ascoltate le parti, ha formulato le richieste di condanna e ora si attende la decisione del giudice fissata per il 17 ottobre.

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