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Attualità

Confiscato il castello del Boss delle Cerimonie, ipotesi demolizione

Il “Castello delle Cerimonie”, celebre location televisiva, ha subito la confisca a seguito di un’ordinanza della Cassazione dovuta a un caso di abuso edilizio. La famiglia che ne era proprietaria, conosciuta anche come “La Sonrisa”, sta considerando il ricorso alla Corte di Strasburgo come prossimo passo legale. Tuttavia, le implicazioni non si limitano solo alla proprietà, ma coinvolgono direttamente il futuro occupazionale di oltre 200 famiglie del piccolo comune di Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli.

Tra questi lavoratori stagionali, fissi e dell’indotto, molti avevano fatto affidamento sull’attività dell’hotel e ristorante gestito da Antonio Polese, conosciuto come il “Boss”. Anche i clienti che avevano prenotato eventi presso la struttura sono in ansia per il destino dei loro programmi e dei soldi investiti.

L’amministrazione comunale si trova ora di fronte a due opzioni: demolire l’edificio o utilizzarlo solo per scopi di pubblica utilità. Anche se l’abbattimento sembra improbabile a causa della normativa vigente, il futuro della struttura resta incerto. Una possibilità è che il comune ceda la struttura a terzi, che potrebbero riconvertirla per altri usi, con conseguenze significative per i dipendenti attuali.

Al momento, l’attività è stata affidata alla famiglia Polese per garantire la continuità occupazionale, ma una volta che il comune subentrerà, il destino degli impiegati è incerto. La sindaca Ilaria Abagnale ha dichiarato di voler cooperare con le istituzioni e sta pianificando un incontro con il prefetto e i vertici della procura per discutere delle prossime mosse.

La Corte di Cassazione ha confermato la confisca il 15 febbraio 2024, confermando le accuse di abuso edilizio risalenti agli anni Settanta. La sentenza coinvolge anche membri della famiglia Polese, ma questi stanno valutando un ricorso alla Corte di Strasburgo.

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“Inchiesta Gioventù Meloniana: Procura di Roma richiede girato integrale

La Procura di Roma ha richiesto integralmente il girato dell’inchiesta giornalistica “Gioventù Meloniana” realizzata da Fanpage.it, senza alcun taglio o oscuramento. L’inchiesta ha svelato comportamenti antisemiti, razzisti e nostalgici del Ventennio fascista all’interno dell’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia.

Una giornalista infiltrata ha documentato militanti di Gioventù Nazionale, alcuni vicini a figure politiche di rilievo, compiere il saluto romano, intonare cori in onore di Hitler e Mussolini, cantare inni fascisti e fare apologia del terrorismo nero. Inoltre, si è sollevato il sospetto di un uso illegittimo dei fondi del servizio civile per sostenere le attività del movimento giovanile, come testimoniato da Flaminia Pace, responsabile di uno dei circoli romani, nel girato dell’inchiesta.

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L’Arcivescovo Carlo Maria Viganò Scomunicato dopo gli attacchi a Papa Francesco

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò è stato scomunicato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede a seguito di ripetuti attacchi al Papa Francesco e al Concilio Vaticano II, dei quali ha rifiutato l’autorità. La Congregazione ha emesso una dichiarazione ufficiale in cui accusa Viganò di scisma, sottolineando le sue dichiarazioni pubbliche contrarie alla comunione con il Papa e alla legittimità dell’autorità ecclesiastica.

Carlo Maria Viganò, 83 anni, noto per le sue posizioni conservative, è stato nominato arcivescovo da Giovanni Paolo II nel 1992 e ha ricoperto incarichi importanti, tra cui nunzio apostolico in Nigeria e negli Stati Uniti. La sentenza di scomunica è stata emessa nonostante il suo rifiuto di comparire davanti alla Congregazione per rispondere alle accuse.

Le tensioni tra Viganò e Papa Francesco sono esplose pubblicamente, con l’arcivescovo che ha accusato il Papa di eresia e ha criticato apertamente le sue decisioni ecclesiastiche, inclusa la gestione degli abusi sessuali nella Chiesa e il documento sulla benedizione delle coppie omosessuali.

Viganò ha definito il Concilio Vaticano II come un “cancro ideologico” e ha descritto la Chiesa sotto Papa Francesco come una “metastasi”. La sua opposizione al Papa e alle riforme del Concilio Vaticano II ha portato alla sua condanna per scisma da parte della Santa Sede.

L’arcivescovo ha reagito alle accuse dichiarando che considera un onore essere processato per le sue convinzioni e ha criticato il processo canonico come “extragiudiziale”.

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Calabria | Piena e violenta attività dello Stromboli, allertati anche gli ospedali di Vibo Valentia e Reggio Calabria

Il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, ha emesso un’ordinanza che impone diversi divieti a causa dell’attività intensa e violenta dello Stromboli. È stato vietato scalare il vulcano e avvicinarsi alle spiagge durante le ore notturne. È stato anche proibito l’approdo delle imbarcazioni turistiche non di linea che effettuano escursioni giornaliere, così come la sosta e l’ancoraggio vicino alla costa.

Per precauzione, sono stati allertati i servizi sanitari e ospedalieri nella città metropolitana di Messina, così come i sindaci dei Comuni costieri e le prefetture di Palermo, Reggio Calabria, Vibo Valentia e Salerno. Attualmente, il Comitato operativo nazionale è riunito per monitorare gli sviluppi dell’emergenza. Sull’isola, la Guardia Costiera ha dispiegato motovedette, navi e mezzi aerei, mentre il numero dei vigili del fuoco è stato raddoppiato.

La Protezione Civile ha annunciato che sta verificando tutti i materiali, mezzi, risorse sanitarie, personale e basi logistiche, oltre a pianificare l’assistenza ai soggetti vulnerabili per garantire la piena prontezza operativa in caso di ulteriori sviluppi critici.

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