Musica

Geolier: “I fischi a Sanremo non è razzismo, sono un parere”

Geolier ha dichiarato durante la conferenza stampa in risposta alle domande sui fischi ricevuti durante la classifica della quarta serata del Festival di Sanremo: “I fischi sono un modo per esternare un parere, come un applauso. Ieri mi sono esibito all’Ariston mentre le persone fischiavano e se ne andavano, è stato difficile. Alla fine, è un parere. Le persone potevano applaudire o restare neutre”.

Riguardo all’associazione dei fischi con una forma di razzismo, Geolier ha affermato: “Credo non ci sia più questa cosa del razzismo nord-sud, non esiste… Al di là della classifica, io avrò ricordi bellissimi di Sanremo: alle persone sto facendo vedere ciò che sono davvero, niente di più e niente di meno”.

Sul tema della presunta vittoria “rubata” a causa del peso del televoto, il rapper ha dichiarato: “Mi sento a disagio a rispondere a questa domanda… Alla fine, la mia fan base mi ha sempre supportato. Io mi sono esibito, non mi sento di aver rubato… E’ una brutta parola…”.

In risposta alle considerazioni su una vittoria come “riscatto sociale storico”, Geolier ha replicato: “E’ esagerato, io mi diverto facendo musica e facendo quello che amo… Sono felice. Ieri ha vinto il rap.. Sul palco ieri sera mi sentivo accanto a persone molto più grandi me: Gué e Luché hanno fatto la storia del rap, Gigi D’Alessio vabbeh…”.

Infine, rivolgendosi ai giovani di Napoli, Geolier ha detto: “Io rappresento la Napoli dei ragazzi che ce la vogliono fare. Esiste la Napoli bella e la Napoli brutta come in ogni città. Io sono partito da Secondigliano, sono partito dal rione e la mia prospettiva non è mai cambiato. Ai ragazzi dico che devono pretendere il futuro che gli spetta: io ho fatto la valigia da Secondigliano e sono arrivato a Sanremo. Nessuno ti regala niente”. Ha anche sottolineato l’importanza di mantenere il contatto con la vita reale e le persone, più significativo dei premi e dei riconoscimenti.

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