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Campania

Reggio Calabria | Sequestrata casa di cura Villa Aurora per inquinamento ambientale

La casa di cura Villa Aurora di Reggio Calabria è stata posta sotto sequestro preventivo dal Gip, su richiesta della Procura, per il reato di inquinamento ambientale. Il provvedimento ha riguardato l’intera società che gestisce la struttura sanitaria, già oggetto di un analogo sequestro lo scorso 30 novembre per lo stesso motivo.

Le indagini, condotte dalla Polizia e dai Carabinieri, hanno accertato che la casa di cura non disponeva di alcun sistema alternativo per lo smaltimento dei rifiuti liquidi speciali, anche potenzialmente infettivi, che venivano scaricati abusivamente nelle acque reflue. Si tratta di una condotta reiterata nel tempo, già rilevata diversi anni fa dai Militari del N.O.E.

Nell’ambito dell’operazione, sono stati coinvolti anche personale dell’ARPACAL e dell’IDRORHEGION SCARL, che hanno effettuato ulteriori controlli sulle modalità di trattamento delle acque reflue industriali prodotte dalla casa di cura.

Sono indagati per i fatti contestati l’amministratore delegato, la direttrice responsabile, la responsabile amministrativa e il direttore sanitario della società. La gestione dell’intero patrimonio aziendale è stata affidata a due amministratori giudiziari, nominati dal Gip, per garantire la continuità dei servizi sanitari ai pazienti in cura presso la struttura.

Campania

Napoli | Tassi usurai che superavano il 100% di interessi. Carabinieri arrestano 15 persone VIDEO

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Poggioreale, con il supporto di vari reparti dell’Arma, hanno eseguito quindici ordinanze di misure cautelari nei confronti di soggetti ritenuti gravemente indiziati di usura ed estorsione. Le operazioni sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia e hanno coinvolto anche i Carabinieri di Napoli e Castello di Cisterna.

Gli indagati avrebbero prestato denaro a due residenti del quartiere Poggioreale applicando tassi usurari superiori al 100% mensile e, successivamente, avrebbero esercitato pressioni estorsive per il recupero delle somme. Tra i quindici destinatari dei provvedimenti, otto sono stati posti in custodia cautelare in carcere, mentre sette agli arresti domiciliari. Solo una persona è ancora ricercata.

L’ordinanza del GIP è stata emessa in fase di indagini preliminari, e i destinatari sono da considerarsi presunti innocenti fino a sentenza definitiva. I soggetti coinvolti potranno ricorrere contro le misure cautelari.

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Attualità

Crolla palazzina nel napoletano, 4 morti tra cui due bimbi. Due i superstiti

E’ stato recuperato nella notte il corpo dell’ultima vittima rimasta uccisa nel crollo della palazzina di Saviano, in provincia di Napoli. Si tratta della nonna dei tre bimbi coinvolti nell’incidente, ultima dei dispersi del crollo. Con il recupero della donna sono terminate le operazioni di ricerca e soccorso: il bilancio finale è di quattro morti.
Nell’esplosione della palazzina in via Tappia, in contrada Masseria Carlona, sono infatti deceduti due bambini di 4 e 6 anni, la loro mamma e la nonna. Un altro fratellino di 2 anni e il padre sono rimasti feriti, l’uomo in modo grave.
Saranno gli accertamenti disposti dalla procura di Nola a stabilire esattamente cosa sia avvenuto. L’ipotesi più accreditata è quella di una fuga di gas che abbia causato l’esplosione.
– foto Agenzia Fotogramma –

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Attualità

Napoli ricorda Giancarlo Siani, Manfredi “Il suo messaggio resti vivo”

Con una corona di fiori deposta ai piedi della lapide che ricorda Giancarlo Siani, il sindaco Gaetano Manfredi ha voluto ricordare il giovane cronista del Mattino ucciso 39 anni fa dalla camorra a poche centinaia di metri dai gradoni che oggi, nel quartiere Arenella di Napoli, portano il suo nome.
“Il fatto che ancora oggi ci sia una così grande partecipazione in occasione di questo anniversario – ha osservato il sindaco Manfredi – testimonia come sia ancora molto forte il messaggio di Giancarlo Siani sulla libertà di informazione, sull’impegno della società civile per combattere il malaffare, per una politica più trasparente e contro tutte le forme di illegalità. Questa è una battaglia continua, che non può avere soste. E’ molto importante che questo messaggio resti vivo nella coscienza delle persone perchè l’impegno della società civile è fondamentale”.

“Se la mafia cominciassimo a raccontarla dalla parte delle vittime, i ragazzi capirebbero ancora di più quanto fa schifo e quanto sia inutile seguire modelli sbagliati: quelli che sembrano eroi invincibili e forti, sono solo degli assassini. L’impegno che abbiamo portato avanti in questi 39 anni e che porteremo ancora avanti in futuro, è ricordare le vittime. Questa è la nostra risposta non violenta alla violenza della morte. Guai se ci fermassimo, la daremmo vinta alla malavita”, ha affermato Paolo Siani, fratello del giornalista assassinato e coordinatore del Tavolo per l’Infanzia e l’Adolescenza promosso dal sindaco Manfredi.
Erano presenti, tra gli altri, la Presidente della quinta Municipalità, Clementina Cozzolino, ed i Consiglieri Comunali Walter Savarese e Maria Grazia Vitelli.
– foto ufficio stampa Comune di Napoli –

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