Connect with us

Calabria

Crotone | Processo naufragio di Cutro: testimonia il primo carabiniere giunto sul posto

“Appena giunti sul luogo, abbiamo immediatamente compreso la gravità dell’accaduto e ci siamo dedicati al recupero di numerosi corpi senza vita dall’acqua”. La testimonianza è del vicebrigadiere dei carabinieri Gianrocco Tievoli durante il processo in corso a Crotone, presso il Tribunale presieduto da Edoardo D’Ambrosio. Il processo riguarda i tre scafisti dell’imbarcazione naufragata il 26 febbraio dell’anno scorso a Cutro, con la tragica perdita di 94 vite, tra cui 35 minori.

Gli imputati sono il turco Sami Fuat, 50 anni, e i pakistani Khalid Arslan, 25 anni, e Ishaq Hassnan, 22 anni, accusati di naufragio colposo, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte in conseguenza di quest’ultimo reato. Un quarto imputato, il turco Gun Ufuk, 38 anni, ha optato per il rito abbreviato, e l’inizio del relativo processo davanti al Gup è fissato per il 7 febbraio. “Al nostro arrivo, dopo essere stati allertati dalla centrale operativa”, ha continuato il vicebrigadiere Tievoli, il primo rappresentante delle forze dell’ordine sul luogo, “era ancora buio. Dopo aver recuperato i primi cadaveri dall’acqua per evitare che venissero risucchiati, abbiamo individuato i resti della barca. Oltre alle numerose vittime, abbiamo trovato anche alcuni sopravvissuti. Insieme a un collega, ci siamo tuffati in acqua e abbiamo aiutato circa una ventina di persone a mettersi in salvo”. Durante la sua testimonianza, il sottufficiale dell’Arma ha risposto alle domande dell’avvocato di parte civile, Francesco Verri, facendo riferimento ai tempi dell’intervento di soccorso. Questo argomento ha portato la Procura della Repubblica di Crotone ad aprire un secondo fascicolo, il cui completamento è previsto entro il primo anniversario della tragedia. “All’atto dell’avviso”, ha dichiarato il vicebrigadiere Tievoli, “eravamo occupati in un altro servizio a Rocca di Neto, un centro distante circa cinquanta chilometri, e abbiamo impiegato circa tre quarti d’ora per raggiungere il luogo. Non eravamo stati preavvisati di un possibile sbarco di migranti. Non appena ci siamo resi conto della gravità della situazione, abbiamo richiesto rinforzi, giunti circa 40 minuti dopo”.

Calabria

Castrovillari | Devastante incendio tiene in allarme la città

La città del Pollino è stata colpita da un vasto incendio che, dal pomeriggio del 4 agosto 2024, ha devastato contrada Petrosa, contrada Cerasulo e la pineta di Monte Sant’Angelo. La situazione è critica, con le fiamme che hanno trasformato il paesaggio in uno scenario apocalittico.

Le fiamme hanno rapidamente inghiottito le aree di contrada Petrosa e contrada Cerasulo, estendendosi fino alla pineta di Monte Sant’Angelo. Questo disastro segue di poche ore un altro incendio scoppiato vicino al carcere della città, aumentando la pressione sulle squadre di emergenza.

I vigili del fuoco stanno lavorando incessantemente per contenere l’incendio, impiegando tutti i mezzi disponibili. La complessità del rogo ha reso necessario l’intervento di un canadair e di un elicottero, che stanno effettuando lanci d’acqua dall’alto per cercare di domare le fiamme.

Sul luogo dell’incendio sono presenti anche i carabinieri di Castrovillari, insieme ai volontari delle associazioni Lipambiente, Anpana e Il Pellicano. La loro presenza è fondamentale per coordinare gli sforzi e garantire la sicurezza delle operazioni di spegnimento.

L’incendio rappresenta una delle emergenze più gravi affrontate dalla città negli ultimi anni. La devastazione delle aree verdi e la minaccia alle abitazioni e alle infrastrutture locali hanno mobilitato tutte le risorse disponibili. Le cause dell’incendio non sono ancora chiare e le autorità stanno indagando per stabilire l’origine del rogo.

Mentre i soccorritori continuano a combattere le fiamme, la comunità di Castrovillari rimane in allerta, sperando in una rapida risoluzione dell’emergenza. La solidarietà e la collaborazione tra le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e i volontari stanno giocando un ruolo cruciale in queste ore drammatiche, dimostrando la resilienza della città di fronte alla catastrofe.

Continua a leggere

Calabria

Lamezia Terme (CZ) in Lutto: l’intera città scossa dalla tragica scomparsa di Simone Nicotera

Sabato 3 agosto 2024, Lamezia Terme è stata scossa dalla tragica notizia della morte di Simone Nicotera, un giovane di soli 23 anni. La sua vita è stata stroncata improvvisamente mentre si trovava in spiaggia a Falerna, e la città sta vivendo un profondo dolore per la sua scomparsa.

Simone, che era seduto con alcuni amici in un lido quando è stato colto da un malore improvviso, ha subito attirato l’attenzione dei soccorsi. I team del 118 di Falerna e l’Elisoccorso sono intervenuti tempestivamente, ma le sue condizioni erano subito apparse gravissime. Nonostante i ripetuti tentativi di rianimazione, inizialmente non c’erano segnali di miglioramento. Solo dopo oltre mezz’ora, il giovane ha mostrato brevi segni di ripresa, ma è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Lamezia Terme, dove purtroppo è deceduto.

Simone Nicotera era ben noto nella sua comunità non solo per la sua vivace personalità, ma anche per il suo impegno come nuotatore esperto e preparatore atletico per la società Arvalia Nuoto. La sua dedizione ai giovani atleti era esemplare, avendo contribuito a formare e guidare numerosi talenti nel nuoto, collezionando medaglie e primati in diversi campionati. Il suo lavoro con i bambini era particolarmente apprezzato, e il suo entusiasmo e la sua passione per lo sport avevano ispirato molti.

La notizia della sua scomparsa ha provocato una ondata di commozione tra i suoi amici, familiari e colleghi. Il profilo Facebook dell’Arvalia Nuoto è stato sommerso da messaggi di cordoglio e affetto. “Non ci sono davvero parole,” ha scritto la società sportiva, “Simone, grazie per tutto ciò che hai fatto con e per noi. Lasci un vuoto straziante.”

I tributi online da parte di genitori e ragazzi sono stati pieni di gratitudine e dolore. “Un fratello per i nostri ragazzi,” ha scritto uno dei genitori, mentre altri hanno espresso il loro lutto con messaggi che parlano di quanto Simone fosse “un ragazzo d’oro, sempre pronto a dare coraggio” e di come ogni visita alla piscina ricorderà il suo sorriso e il suo impegno. Il dolore dei genitori, costretti ad affrontare la perdita di un figlio, è indescrivibile e profondamente straziante.

Lamezia Terme piange la scomparsa di un giovane che aveva tanto da offrire e che lascia un’eredità di amore e dedizione nel cuore di tutti coloro che lo conoscevano. La città è unita nel lutto, sostenendo i familiari e riflettendo sulla fragilità della vita.

Continua a leggere

Calabria

Raul Bova operato d’urgenza al ginocchio: L’attore si scusa con i fan del Magna Graecia Film Festival

Raoul Bova ha recentemente subito un’operazione al ginocchio, un imprevisto che lo ha costretto a disdire la sua partecipazione al Magna Graecia Film Festival, evento a cui aveva promesso di essere presente. L’attore ha utilizzato i social media per spiegare la situazione ai suoi fan e per rassicurarli sulle sue condizioni di salute.

In un video pubblicato su Instagram, Bova appare seduto sul letto di casa, con la gamba fasciata, dopo essere stato dimesso dall’ospedale Gemelli di Roma. Ha esordito salutando calorosamente i suoi seguaci e spiegando i motivi della sua assenza al festival: “Un saluto a tutti e un grande abbraccio, spero che stiate bene. Io purtroppo sono qui a Roma, mi hanno appena dimesso per un intervento al ginocchio che avevo programmato subito dopo il Magna Graecia Film Festival, ma ci sono stati degli imprevisti e quindi l’operazione l’ho dovuta anticipare.”

Raoul Bova ha espresso il suo rammarico per non poter essere presente all’evento, organizzato da Gianvito Casadonte, e ha sottolineato quanto avrebbe voluto festeggiare con il pubblico e lo staff del festival: “Sono molto dispiaciuto. Sarei voluto venire lì con voi, a festeggiare con voi, a sorridere con voi”

L’attore ha inoltre condiviso il suo desiderio di poter godere del mare calabrese e delle bellezze del luogo, evidenziando che la sua condizione non è grave: “Avrei voluto fare dei bagni nel mio mare della Calabria, vedere delle cose meravigliose. Non sono in una situazione grave. Ho fatto un’operazione per stare meglio, starò meglio.”

La compagna di Bova, Rocio Munoz Morales, aveva anch’essa programmato un intervento chirurgico, ma imprevisti hanno costretto l’attore ad anticipare il proprio intervento. La coppia, che spesso condivide momenti della loro vita privata sui social, ha ricevuto numerosi messaggi di sostegno e affetto dai fan.

In conclusione, Raoul Bova ha rassicurato i suoi follower sul fatto che si riprenderà presto e ha ringraziato tutti per il supporto ricevuto. Il suo messaggio ha dimostrato ancora una volta la sua vicinanza al pubblico e l’importanza che attribuisce al contatto con i suoi fan.

Continua a leggere

TREND

Copyright © 2023 RADIO JUKEBOX