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Piemonte

Serie A| Lecce-Juventus 0-3: Doppietta di Vlahovic e gol di Bremer

Opportunità d’oro per la Juventus di Massimiliano Allegri. Grazie all’impegno dell’Inter in Arabia per la Supercoppa, la Juventus ha colto la chance per superare i nerazzurri in testa alla classifica, ottenendo una convincente vittoria per 3-0 contro il Lecce al Via del Mare.

La prestazione vincente dei bianconeri è stata segnata dalla doppietta di Dusan Vlahovic e dalla rete di Bremer. Il Lecce di Roberto D’Aversa, che non vince da cinque turni, continua a trovarsi in difficoltà con 4 punti di vantaggio sulla zona retrocessione.

Nonostante le assenze di Rabiot e Chiesa, la Juventus ha conquistato il quinto successo consecutivo, sorpassando l’Inter in attesa dello scontro diretto previsto per il 4 febbraio a Milano. La doppietta di Vlahovic, con il decimo e l’undicesimo gol in Serie A, è stata facilitata dagli assist di Cambiaso e McKennie, mentre Bremer ha siglato il terzo gol di testa su calcio d’angolo.

Con questa vittoria, Massimiliano Allegri ha raggiunto quota 200 vittorie in Serie A con la Juventus e 300 vittorie in Serie A nella sua carriera.

Cronaca

Torino | Padre uccide figlio: Intera comunità scossa per la morte di Ailton Romagnollo

L’intera comunità di Roletto è sconvolta per questa tragedia familiare, che ha lasciato molte domande senza risposta riguardo alle dinamiche interne alla famiglia Romagnollo.

Nel pomeriggio di venerdì 5 luglio 2024, in via Petrarca a Roletto si è consumata una drammatica tragedia. Pierangelo Romagnollo, un imprenditore in pensione di 84 anni, ha ucciso il figlio adottivo Ailton, di 40 anni, colpendolo alla nuca con una spranga di metallo durante un violento litigio nel giardino di casa. I vicini hanno riferito di frequenti conflitti tra i due, ma il motivo specifico della discussione rimane ancora oscuro. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Pinerolo, che hanno immediatamente arrestato l’anziano. La casa dove è avvenuto l’omicidio è stata posta sotto sequestro, mentre le indagini sono affidate al pm Paolo Del Grosso della procura di Torino.

Pierangelo Romagnollo, dopo l’aggressione, ha chiesto ai vicini di chiamare le forze dell’ordine. In seguito, ha sostenuto di aver agito in reazione a un presunto attacco del figlio, che avrebbe disarmato prima di colpirlo.

Ailton Romagnollo, originario del Brasile e adottato da bambino, lavorava in una azienda di combustibili locale. Viveva con il padre dopo la morte della madre diversi anni fa. I vicini del quartiere sono stati sorpresi dalla tragedia, descrivendo Pierangelo come un uomo dal carattere burbero e il figlio come una persona apprezzata e rispettata.

Rosario Iania, uno dei vicini, ha dichiarato di non aver notato nulla di insolito fino all’intervento dei carabinieri, aggiungendo che Pierangelo era noto per il suo carattere forte mentre Ailton era visto come un giovane modello.

D’altra parte, un’altra vicina ha sottolineato che Pierangelo Romagnollo era profondamente legato al figlio, parlando sempre bene di lui e considerandolo una ragione fondamentale della sua vita.

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Liguria

Asti | 13 arresti per tentato omicidio, spaccio di droga e porto abusivo di armi in Piemonte, Liguria e Puglia.

Nella giornata di ieri, 5 luglio, nelle province di Asti, Torino, Alessandria, Bari, Imperia e Savona, personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Asti, supportato dai Comandi territorialmente competenti, ha dato esecuzione a due distinte Ordinanze applicative di misure cautelari emesse dal locale Ufficio G.I.P. nei confronti di complessivi 13 soggetti (11 uomini e 2 donne), 5 destinatari della custodia cautelare in carcere e i restanti a misure alternative.

I due provvedimenti restrittivi, strettamente correlati tra loro, scaturiscono dalle strutturate indagini svolte a partire dal mese di luglio 2022 sotto la direzione della locale Procura della Repubblica nei confronti di diversi pregiudicati notoriamente inseriti negli ambienti criminali cittadini e coinvolti, a vario titolo, in gravi eventi delittuosi occorsi nel capoluogo: il 15 luglio 2022, in via Pasolini, venivano esplosi alcuni colpi d’arma da fuoco all’indirizzo dell’abitazione di un 35enne astigiano e il 22 settembre successivo si verificava una brutale aggressione ai danni di un soggetto (anch’egli destinatario della presente misura), successivamente ricoverato in gravi condizioni presso l’ospedale di Asti. Per entrambi gli episodi è contestato il reato di tentato omicidio. 

Le complesse e prolungate indagini hanno permesso di raccogliere un solido quadro probatorio nei confronti degli indagati, a carico dei quali sono contestati, a vario titolo, i reati di tentato omicidio, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco. È stata altresì evidenziata l’attuale contrapposizione tra due gruppi criminali operanti in città, già oggetto di approfondimento investigativo nell’indagine “Mare Magnum”, culminata con l’esecuzione di 13 provvedimenti cautelari il 7 luglio 2023.

Nel corso delle indagini, al fine di riscontrare le condotte criminose oggetto di contestazione, sono state sottoposte a sequestro una pistola semiautomatica calibro 22LR completa di caricatore e 95 proiettili provento di furto in abitazione, due fucili a canne parallele cal. 16, un fucile modificato a canne parallele mozzate cal. 12 e vario munizionamento, nonché complessivi 210 gr. di hashish, 120 gr. di cocaina e 535 gr. di eroina e materiale per il taglio, confezionamento e pesatura delle sostanze stupefacenti.

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Cronaca

Alex Cotoia: Nuovo Processo Dopo l’Uccisione del Padre per Difendere la Madre

La Cassazione ha deciso di annullare la sentenza di Appello e ordinare un nuovo processo per Alex Cotoia, il giovane che nel 2020 uccise il padre Giuseppe Pompa a Collegno, difendendo la madre durante una lite familiare. Assolto in primo grado per legittima difesa, Cotoia era stato successivamente condannato a sei anni e due mesi dalla Corte di Assise di Appello di Torino nel dicembre 2023.

La decisione della Cassazione è stata accolta positivamente dall’avvocato difensore Claudio Strata, che ha criticato la motivazione della sentenza d’appello definendola povera di elementi probatori. La requisitoria del procuratore generale ha giocato un ruolo determinante nel rinvio della sentenza, sottolineando la necessità di una motivazione più robusta per ribaltare il verdetto di secondo grado.

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