Calabria

Crotone | Fermo amministrativo per la Open Arms

La Open Arms, arrivata a Crotone con 57 migranti nella serata di sabato 20 gennaio, è stata oggetto di un provvedimento di fermo amministrativo della durata di venti giorni e di una sanzione potenziale fino a 10.000 euro, in conformità con il decreto Piantedosi che regolamenta le operazioni delle ONG. Tale decisione è stata presa a seguito di presunti comportamenti ostruzionistici nei confronti di una motovedetta libica durante un’operazione di soccorso di migranti, in disaccordo con le indicazioni del Centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo.

Il provvedimento è stato emanato dopo le verifiche effettuate da personale della Polizia di Stato, della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza, che erano saliti a bordo della nave della ONG spagnola al termine delle operazioni di sbarco dei 57 migranti soccorsi in tre diverse situazioni nel Mediterraneo.

Dopo il soccorso, la Open Arms aveva inizialmente ricevuto l’indicazione di dirigersi al porto di Brindisi, ma a causa delle avverse condizioni meteorologiche, con onde alte fino a 4 metri e vento oltre i 35 nodi, è stato suggerito il porto di Crotone per lo sbarco dei migranti. Nel porto calabrese, le forze dell’ordine hanno interrogato il comandante e l’equipaggio della nave per oltre sei ore, contestando loro una serie di violazioni del decreto Piantedosi. Le autorità italiane avevano ricevuto segnalazioni dalla Libia secondo cui la Open Arms avrebbe ostacolato una motovedetta libica durante il soccorso di 45 persone su un’imbarcazione nelle acque libiche. Tale intervento era stato negato anche dall’Imrcc. Le 45 persone sono state infine tratte in salvo dall’unità navale libica. Va ricordato che lo scorso dicembre, la nave Humanity 1 di un’ONG tedesca era stata sottoposta a fermo amministrativo nel porto di Crotone per violazioni del decreto Piantedosi.

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