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Campania

Napoli | Figlia ex boss camorrista lancia il profumo col nome del padre

Nunzia Giuliano, figlia di Carmine Giuliano, ex boss di Forcella, ha lanciato un profumo in omaggio a suo padre, noto come ‘O Liò, il soprannome di Carmine. La boccetta presenta lo stilizzato muso di un leone. In un messaggio su TikTok, seguito da circa 14mila persone, Nunzia esprime gratitudine per il rispetto dimostrato verso suo padre attraverso l’acquisto del profumo.

Lei riconosce che Carmine Giuliano è stato un uomo rispettato, e apprezza i messaggi positivi ricevuti. La figlia condivide l’affetto verso suo padre, definendolo “un grande uomo, un grande papà”, e risponde alle critiche affermando che per lei è stato un padre unico ed esemplare. ‘O Liò è stato uno degli undici figli del patriarca Pio Vittorio Giuliano, coinvolto nel clan di Forcella, noto per le attività criminali. Nonostante il declino del clan negli anni Novanta, il profumo ‘O Liò è diventato un successo, sempre in produzione e spesso esaurito.

Campania

Vincenzo De Luca: Un Terzo Mandato Controverso in Campania

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha annunciato ufficialmente la sua intenzione di ricandidarsi per un terzo mandato, esprimendo chiaramente la sua determinazione durante un incontro con gli imprenditori del Distretto orafo campano al centro orafo Tarì di Marcianise, in provincia di Caserta. La sua dichiarazione, che ha suscitato reazioni contrastanti, ha evidenziato il suo desiderio di proseguire il lavoro intrapreso per la regione, sottolineando la necessità di un continuo impegno da parte degli attori economici locali.

De Luca ha puntato il dito contro alcuni membri del Partito Democratico, affermando che le domande riguardanti la sua ricandidatura derivano da “imbecillità” di certi esponenti. L’ex sindaco di Salerno ha messo in guardia sulla precarietà della situazione in Campania, affermando che la regione “precipiterà” se il lavoro svolto finora venisse interrotto. Il presidente ha anche fatto riferimento a recenti scandali che hanno coinvolto alcuni suoi alleati, incluso il sindaco di Capaccio, Franco Alfieri, e il consigliere regionale Giovanni Zannini, entrambi sotto indagine per gravi accuse, come corruzione e turbativa d’asta.

Il presidente ha affrontato anche le critiche ricevute dai dirigenti del PD, che hanno sottolineato la necessità di un “ricambio della classe dirigente” e di una maggiore qualità nel consenso elettorale. Le tensioni interne al partito sembrano amplificare le sfide che De Luca dovrà affrontare per ottenere il sostegno necessario alla sua nuova candidatura.

Nonostante le polemiche, De Luca sembra determinato a seguire un percorso simile a quello del presidente veneto Luca Zaia, cercando di ottenere l’approvazione del Consiglio regionale per modificare la legge sul doppio mandato, consentendogli di restare al potere per un altro periodo. Questa mossa potrebbe suscitare ulteriori dibattiti e resistenze all’interno della politica regionale.

Le reazioni politiche non si sono fatte attendere: il neo commissario della Lega, Gianpiero Zinzi, ha criticato il PD per aver abbandonato De Luca solo ora, mentre il commissario di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, ha espresso solidarietà al commissario del PD, sottolineando la tensione tra il partito e il governatore campano.

Intanto, De Luca è atteso a Bergamo, dove parteciperà alla Festa dell’Unità, discutendo temi cruciali come l’Autonomia differenziata. La sua presenza in un evento di tale rilevanza potrebbe rivelarsi strategica per mantenere la visibilità e il sostegno tra gli elettori e gli alleati politici.

Con un panorama politico complesso e sfide significative all’orizzonte, la ricandidatura di Vincenzo De Luca si presenta come un argomento di grande rilevanza, destinato a generare dibattito e analisi approfondite nelle prossime settimane.

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Campania

Senigallia (AV) | Incidente stradale: coinvolte sei Auto

Nel pomeriggio di ieri, poco dopo le 16:30, un grave incidente stradale ha avuto luogo sulla strada provinciale Corinaldese a Senigallia, coinvolgendo sei veicoli. Le autorità locali sono accorse rapidamente sul posto, con i vigili del fuoco impegnati a gestire la situazione. Tra le auto coinvolte, alcune erano alimentate a GPL e metano, rendendo necessarie ulteriori precauzioni per garantire la sicurezza.

Un conducente di uno dei veicoli incidentati è stato estratto dal mezzo grazie all’intervento del personale sanitario. La zona dell’incidente è stata messa in sicurezza per prevenire ulteriori rischi. Al momento, si stanno svolgendo le indagini per determinare la dinamica esatta dell’incidente e le eventuali responsabilità.

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Campania

Montecalvo Irpino (AV) | Sequestro di opificio e terreni: indagini per Bancarotta Fraudolenta

Nella giornata di ieri, la Compagnia della Guardia di Finanza di Ariano Irpino ha eseguito un’ordinanza di sequestro preventivo emessa dal Tribunale di Benevento. Soggetti a sequestro sono stati un opificio industriale ubicato ad Ariano Irpino e due terreni situati a Montecalvo Irpino. Questi beni sono considerati il frutto di attività illecite legate a un caso di bancarotta fraudolenta.

Le indagini hanno avuto origine dalle relazioni fornite dalla curatela fallimentare della società coinvolta, operante nel settore della produzione di conglomerati cementizi, dichiarata fallita nel 2021. Le ricerche condotte dagli investigatori hanno rivelato una serie di operazioni commerciali dannose per il patrimonio dell’azienda, con un passivo complessivo stimato di quasi 3 milioni di euro. Tra le transazioni in questione spicca la vendita dell’opificio e dei terreni a favore di un’altra impresa del settore, avvenuta poco prima della richiesta di ammissione alla procedura di concordato preventivo, poi rigettata.

Il provvedimento del Tribunale è scaturito da un appello della Procura di Benevento, dopo una prima decisione del G.I.P. che aveva limitato il sequestro alle sole somme di denaro. L’attuale ordinanza ha quindi esteso le misure cautelari ai beni immobili, riconoscendo l’esistenza di presupposti sufficienti. Le indagini continuano, e le persone coinvolte sono considerate innocenti fino a eventuale condanna definitiva.

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