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Cronaca

Meloni sospende Pozzolo, richiamo alla responsabilità per Fratelli d’Italia

Le parole della presidente del Consiglio in conferenza stampa: la premier liquida il caso Verdini, vicina la discesa in campo per le Europee

La tanto attesa domanda non arriva immediatamente durante la conferenza stampa, ma si presenta dopo un’ora abbondante. La quindicesima interrogazione suscita qualche sorriso ironico tra i giornalisti nell’auletta dei gruppi di Montecitorio, ma Giorgia Meloni interviene prontamente richiamando all’ordine, poiché per lei la questione legata al caso Pozzolo è seria e priva di alcun motivo di scherzo.

Il caso riguarda il tragico episodio avvenuto durante il cenone di Capodanno a Rosazza, in cui un colpo d’arma da fuoco, partito dalla pistola di Emanuele Pozzolo, deputato di Fratelli d’Italia, ha scosso la festa nel piccolo comune. La vicenda, che ha coinvolto anche il sottosegretario Andrea Delmastro, ha attirato l’attenzione della stampa internazionale, causando disagio a Giorgia Meloni, la quale non riesce a nascondere la sua preoccupazione.

Durante la conferenza, Elly Schlein del Partito Democratico prende posizione chiedendo scuse e le dimissioni del parlamentare. La conferenza, inizialmente programmata come tradizionale evento di fine anno ma poi spostata a inizio anno dopo due rinvii, sta per iniziare.

Meloni, preparata per affrontare una delle domande più difficili, dichiara con chiarezza: “Chiunque detenga un’arma ha il dovere legale e morale di custodirla con serietà e responsabilità, e per questo c’è un problema con quello che è accaduto”. La leader di Fratelli d’Italia sostiene che la responsabilità ricade su chi detiene l’arma e annuncia di aver richiesto che Pozzolo venga deferito alla commissione garanzia dei probiviri di Fdi e sospeso da Fdi durante il processo. Meloni difende la struttura del suo partito, ma sottolinea che non è disposta a pagare per gli errori altrui, affermando con fermezza: “Non sono disposta a fare questa vita, con la responsabilità che ho sulle spalle se le persone che sono accanto a me non capiscono questa responsabilità”. Concludendo, enfatizza che la responsabilità vale per tutti e si mostra inflessibile su questo principio.

Cronaca

Cagliari | Pausa nelle ricerche di Francesca Deidda ma indagini proseguono

Dopo intensi giorni di ricerche sul campo, sono state temporaneamente interrotte le operazioni per trovare Francesca Deidda, la 42enne scomparsa da San Sperate, un piccolo comune situato a circa venti chilometri da Cagliari. Secondo la Procura, Francesca sarebbe stata uccisa dal marito Igor Sollai, 43 anni, attualmente detenuto a Uta per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere.

Ieri sono stati rinvenuti ulteriori elementi utili alle indagini e oggi gli investigatori, in attesa di ulteriori verifiche da parte del Ris, stanno facendo il punto della situazione. La zona delle ricerche è concentrata a San Priamo, Sinnai, vicino al chilometro 35 dell’ex Orientale sarda, non distante dal luogo in cui sono stati trovati il bite dentale, il beauty case, l’accappatoio, un frammento di felpa e una roccia con tracce ematiche, insieme ad altri indumenti femminili e tessuti sporchi di sangue tra mercoledì e giovedì scorsi.

Le indagini procedono senza sosta: oggi gli inquirenti stanno esaminando gli elementi raccolti e valutando la situazione per decidere i prossimi passi, in vista dell’interrogatorio di Sollai – difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba – previsto per giovedì 18 con il magistrato incaricato del caso e coordinatore delle ricerche, il pm Marco Cocco.

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Cronaca

Udine | Smantellato Sodalizio Criminale per Falsificazione di Documenti Comunitari

La Polizia di Stato della Questura di Udine ha eseguito l’operazione “GAIVLIS” contro un gruppo criminale georgiano e ucraino accusato di produzione e utilizzo di documenti di identità comunitari falsi, al fine di eludere le normative sui flussi migratori e l’accesso al mercato del lavoro italiano. Sette cittadini georgiani sono stati arrestati, mentre altri sette sono stati denunciati in stato di libertà. Inoltre, è stato eseguito il sequestro preventivo di un appartamento.

L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Udine e coordinata dalla Procura della Repubblica, è partita nel settembre 2023 dopo segnalazioni dalle Agenzie delle Entrate locali, che hanno notato un aumento significativo di donne georgiane presentatesi come cittadine comunitarie presso i loro uffici. Queste donne mostravano documenti di identità di paesi dell’Unione Europea (Slovacchia, Lettonia, Polonia), ottenendo così codici fiscali comunitari e facilitazioni fiscali e sanitarie, pur essendo in realtà cittadine georgiane.

Le indagini hanno evidenziato la complicità di uomini e donne georgiani e ucraini nel fornire assistenza per ottenere i codici fiscali, utilizzando documenti falsi. Nel corso dell’indagine, sono state arrestate cinque donne georgiane trovate in possesso di tali documenti falsi, alcune delle quali erano già regolarmente impiegate come badanti con contratto regolare. Altre cinque sono state deferite all’Autorità Giudiziaria.

L’attività investigativa ha rivelato che il gruppo criminale non solo forniva documenti falsi in cambio di denaro (con tariffe fino a 1000 euro), ma aveva anche acquistato due appartamenti a Udine, utilizzati per ospitare le donne straniere, molte delle quali si trovavano in stato di clandestinità, provenienti anche dal sud Italia.

Durante l’operazione di martedì, sono stati eseguiti due arresti domiciliari e il sequestro preventivo di un appartamento dove sono stati trovati altre sette cittadine straniere, di cui due clandestine con documenti falsi slovacchi, provenienti dalla provincia di Reggio Calabria. Sono stati sequestrati anche 12.000 euro in contanti e diversi monili in oro, ritenuti provento dell’attività criminale.

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Cronaca

Cagliari | Morto operaio colpito dalla pala di un escavatore

Questa mattina, Simone Furia Calledda, un operaio di 42 anni di Iglesias, è deceduto nella zona industriale di Macchiareddu, nella Città Metropolitana di Cagliari, dopo essere stato colpito dalla pala di un escavatore impiegato nel movimento di rifiuti.

La dinamica precisa dell’incidente sul lavoro non è ancora chiara. Secondo le prime informazioni, l’operaio stava lavorando presso un’azienda specializzata nel riciclaggio di rifiuti come vetro e alluminio. È possibile che sia stato colpito dalla pala dell’escavatore mentre veniva spostato del materiale. Nonostante l’intervento immediato del 118, purtroppo per l’operaio non c’è stato nulla da fare.

Le forze dell’ordine sono presenti sul posto per le necessarie indagini.

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