Connect with us

Calabria

Crotone | ‘Ndrangheta: nove arresti per estorsione.

Nove individui sono stati fermati dalle forze dell’ordine a Isola Capo Rizzuto e Cotronei, accusati di far parte di un’organizzazione criminale responsabile di estorsioni in una vasta zona del crotonese. La Dda di Catanzaro ha coordinato l’operazione.

I militari della Compagnia di Crotone, con il supporto di quelli delle Compagnie di Cirò Marina e Petilia Policastro, dello squadrone eliportato “Cacciatori Calabria” e del Nucleo cinofili di Vibo Valentia, hanno eseguito gli arresti in ottemperanza a ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip distrettuale. Cinque persone sono destinate alla custodia in carcere, mentre altre quattro hanno ottenuto i domiciliari. Le accuse variano da associazione per delinquere di tipo mafioso ed estorsione a danneggiamento, falso materiale e ideologico, truffa per ottenere erogazioni pubbliche, invasione di terreni o edifici, furto e calunnia, tutti con l’aggravante del metodo mafioso.

Uno dei soggetti colpiti dalle restrizioni è stato intercettato dai carabinieri nel porto di Palermo, appena sbarcato da una crociera nel Mediterraneo. Si ritiene che le persone coinvolte facciano parte di un gruppo criminale noto come “Macario”, affiliato alla cosca Arena, il quale avrebbe esercitato la sua influenza principalmente nella località “Marinella” di Isola Capo Rizzuto, una zona con una forte vocazione agricola e turistica.

Le indagini hanno avuto inizio con la denuncia del proprietario di un immobile e terreno agricolo, che ha segnalato minacce subite per costringerlo a cedere la sua proprietà e a dare lavoro a una persona legata al gruppo Macario. Le attività investigative, basate su intercettazioni, appostamenti e pedinamenti, sono state supportate dalle informazioni di un collaboratore di giustizia. Nel corso dell’operazione, i carabinieri hanno anche confiscato beni per un valore di 45 mila euro.

Calabria

Tentata Violenza a Montalto Uffugo (CS): Arrestato Pensionato di 74 Anni

Un pensionato di 74 anni è stato arrestato a Montalto Uffugo con l’accusa di aggressione e tentata violenza sessuale ai danni di una donna ucraina, rifugiata di guerra. L’arresto è avvenuto nella tarda serata di ieri grazie all’intervento dei carabinieri della stazione cittadina, guidati dal maresciallo Giuseppe Motta.

Le indagini sono state avviate in seguito alla denuncia della vittima, che ha fornito un racconto dettagliato degli eventi. Secondo quanto emerso dagli accertamenti investigativi, il 17 giugno scorso la donna sarebbe stata prima aggredita fisicamente e poi bloccata nel tentativo di abusare sessualmente di lei. Durante l’aggressione, l’uomo avrebbe provocato alla vittima ferite al collo e alla spalla, costringendola a subire atti sessuali.

L’uomo, identificato con le iniziali E. P., è stato posto agli arresti domiciliari con l’ausilio di un braccialetto elettronico. Le autorità continuano a indagare sul caso per confermare tutte le circostanze e assicurare che giustizia venga fatta.

Continua a leggere

Attualità

Calabria | Piena e violenta attività dello Stromboli, allertati anche gli ospedali di Vibo Valentia e Reggio Calabria

Il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, ha emesso un’ordinanza che impone diversi divieti a causa dell’attività intensa e violenta dello Stromboli. È stato vietato scalare il vulcano e avvicinarsi alle spiagge durante le ore notturne. È stato anche proibito l’approdo delle imbarcazioni turistiche non di linea che effettuano escursioni giornaliere, così come la sosta e l’ancoraggio vicino alla costa.

Per precauzione, sono stati allertati i servizi sanitari e ospedalieri nella città metropolitana di Messina, così come i sindaci dei Comuni costieri e le prefetture di Palermo, Reggio Calabria, Vibo Valentia e Salerno. Attualmente, il Comitato operativo nazionale è riunito per monitorare gli sviluppi dell’emergenza. Sull’isola, la Guardia Costiera ha dispiegato motovedette, navi e mezzi aerei, mentre il numero dei vigili del fuoco è stato raddoppiato.

La Protezione Civile ha annunciato che sta verificando tutti i materiali, mezzi, risorse sanitarie, personale e basi logistiche, oltre a pianificare l’assistenza ai soggetti vulnerabili per garantire la piena prontezza operativa in caso di ulteriori sviluppi critici.

Continua a leggere

Calabria

Lamezia Terme (CZ) | Omicidio avvocato Pagliuso, confermato ergastolo per Luciano Scalise

La Corte di Cassazione ha respinto i ricorsi presentati dai legali di Luciano Scalise, Pino Scalise, Vincenzo Maria Domanico e Andrea Scalzo riguardo alla sentenza di secondo grado relativa all’omicidio dell’avvocato Francesco Pagliuso. Al contrario, ha accolto parzialmente il ricorso presentato da Angelo Rotella. Di conseguenza, le pene inflitte lo scorso giugno dalla Corte d’Appello di Catanzaro sono diventate definitive per i primi quattro imputati: ergastolo per Luciano Scalise, 23 anni e 10 mesi di reclusione per Pino Scalise, 6 anni e 8 mesi per Domanico e 7 anni per Scalzo. Per quanto riguarda Rotella, la Corte Suprema ha annullato parzialmente la condanna di 8 anni e 4 mesi, rinviando il caso ai giudici di secondo grado di Catanzaro.

Nel corso del lungo processo derivato dall’omicidio dell’avvocato avvenuto nella notte tra il 9 e il 10 agosto 2016, che ha visto imputati padre e figlio Pino e Luciano Scalise, tra gli altri, hanno difeso gli avvocati: Canzoniere, Chiodo, Vianello Accorretti, Larussa, Galati, Nimpo, Gigliotti, Mendicino, Penna. Le parti civili sono state rappresentate dagli avvocati Ferraro, Zofrea, Galeota, Staiano, Candido, Pietro e Gianfranco Agapito, Raimondi. Recentemente è stata emessa la sentenza di secondo grado per Marco Gallo, riconosciuto come l’autore materiale dell’omicidio, confermando l’ergastolo e includendo l’aggravante mafiosa precedentemente esclusa nella sentenza di primo grado.

Continua a leggere

DI TENDENZA

Copyright © 2023 RADIO JUKEBOX