Politica

Meloni contro tutti in Senato. Attacca i sindacati, Conte e a Renzi dice: “Ci dia una mano con il suo amico bin Salman sui prezzi della benzina”

Question time dai toni accesi quello della presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Senato. Nonostante il ringraziamento all’opposizione “bipartisan” sul ddl contro la violenza sulle donne, non sono mancati i botta e risposta dai toni accesi.

A partire da quello con Matteo Renzi. Il senatore di Italia viva ha puntato il dito contro la mancata coerenza della presidente del Consiglio che “si è fermata all’opposizione”. Quindi ha contestato il “disegno paradisiaco che ha fatto e che non corrisponde alla realtà del Paese” e le promesse sul taglio delle accise sulla benzina ricordando che in un video fatto dalla leader di FdI è stata “una straordinaria attrice” nella parte di un’automobilista.

Meloni ha ribattuto ringraziando ironicamente Renzi per il suo “assist”:”non mi aspettavo questa opportunità”. Dunque ha citato la cresciuta fiducia dei mercati, “la promozione di 4 agenzie di rating, che non sono di solito buone su questa materia”, il fatto che “lo spread sia ai minimi da molto tempo, sono dati che dicono qualcosa in più rispetto alle valutazioni delle opposizioni”. Poi la punzecchiatura sulla benzina: “Noi non abbiamo la bacchetta magica per i miracoli. Come lei sa, il costo della benzina dipende soprattutto dalla scelta dei paesi che detengono il petrolio. Se ci vuole dare una mano con il suo amico Bin Salman (il presidente dell’Arabia Saudita, ndr), forse ci aiuta ad abbassare il prezzo. Visto che ha buoni rapporti, faccia da ponte per aiutare gli italiani”.

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