Connect with us

Calabria

Catanzaro | Ex Senatore Pittelli ai domiciliari per bancarotta fraudolenta, 8 indagati I NOMI

Giancarlo Pittelli, avvocato ed ex senatore, è stato posto agli arresti domiciliari dalla Guardia di Finanza. L’accusa riguarda l’ipotesi di bancarotta fraudolenta patrimoniale, in quanto amministratore di fatto di una società già in liquidazione e successivamente dichiarata fallita. Non è la prima volta che Pittelli si trova sotto accusa, poiché solo pochi giorni fa è stato condannato per concorso esterno nell’ambito del maxi processo Rinascita Scott.

La situazione coinvolge anche altri professionisti, attualmente indagati. L’arresto domiciliare di Pittelli aggiunge un nuovo capitolo alle vicende giudiziarie che lo riguardano, evidenziando ulteriormente le complessità e le implicazioni delle accuse a suo carico.

Nell’ambito delle indagini, il giudice per le indagini preliminari ha disposto simultaneamente il sequestro preventivo di un terreno edificabile ubicato nel comune di Stalettì (CZ) e di una somma di denaro pari a circa 1,5 milioni di euro, ritenuta profitto del presunto reato ipotizzato. Secondo l’ipotesi di reato attualmente formulata e ritenuta dal giudice con gravità indiziaria, la quale richiede ulteriore verifica processuale in contraddittorio con la difesa, l’indagato, in concorso con altri, avrebbe distolto l’unico patrimonio della società di cui era amministratore di fatto, ovvero il predetto terreno. Contestualmente all’avvio della procedura di liquidazione, tale terreno sarebbe stato ceduto a un’altra società appositamente costituita, anch’essa riconducibile all’indagato, insieme al corrispettivo della cessione del bene in questione.

Inoltre, sono stati ravvisati gravi indizi riguardo a un secondo episodio di bancarotta fraudolenta, consistente nella mancata richiesta di restituzione di un credito di oltre 800.000 euro vantato dalla società fallita nei confronti di un’altra società, anch’essa successivamente dichiarata fallita. Ciò nonostante, la prima società aveva un debito verso la Regione Calabria di oltre un milione di euro, derivante dall’anticipo di un contributo pubblico ottenuto nel 2005 per la realizzazione di un complesso alberghiero sul terreno ora sottoposto a sequestro, finanziamento poi rinunciato e mai restituito.

Parallelamente, è stato disposto il sequestro preventivo, anche in forma equivalente, di circa 77.000 euro a carico di un altro soggetto. Tale misura è collegata all’ipotizzato reato di indebita compensazione di debito IVA, poiché il debito IVA della società fallita sarebbe stato illecitamente neutralizzato con crediti riconducibili alla nuova società appositamente costituita.

I NOMI DEGLI INDAGATI

  • Giancarlo Pittelli (Catanzaro, 09.02.1953)
  • Francesco Saverio Nitti (Lauria, 24.02.1968)
  • Salvatore Domenico Galati (Vibo, 25.04.1967)
  • Monica Albano (Catanzaro, 14.05.1979)
  • Caterina Concolino (Napoli, 18.03.1959)
  • Rita Tirinato (Catanzaro, 19.01.1961)
  • Antonio marchio (Catanzaro, 20.04.1989)
  • Sebastiano Panzarella (Lamezia, 24.03.1969).

Calabria

Lazzaro (RC) | 15 Anni di persecuzione: arrestata donna per stalking sul suo dentista

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Lazzaro hanno arrestato una 52enne, già sottoposta a un divieto di avvicinamento nei confronti di un dentista 72enne, a causa di comportamenti molesti e perseguitori durati 15 anni. La donna era stata legalmente obbligata a mantenere una distanza di 200 metri dal professionista e a non contattarlo in alcun modo, a seguito di segnalazioni riguardanti le sue insistenze nel cercare una relazione mai ricambiata.

La storia ha avuto inizio circa 15 anni fa, quando la donna era una paziente dello studio dentistico dell’uomo. Col passare del tempo, il suo interesse è degenerato in comportamenti invasivi, tra cui messaggi quotidiani su WhatsApp e tentativi ripetuti di contatto diretto. In uno degli episodi più inquietanti, il dentista ha trovato un pacco contenente dolci, un fiore e una lettera d’amore lasciato davanti alla sua casa.

Il 72enne ha vissuto in uno stato di ansia costante, temendo per la propria sicurezza e cercando di evitare ogni possibile incontro con la donna. L’ultimo tentativo di contatto si è verificato recentemente, quando la 52enne ha suonato al campanello dell’abitazione del dentista, dove era presente la sua compagna. Quest’ultima ha immediatamente allertato il compagno, portando all’intervento dei Carabinieri.

Gli agenti, giunti sul posto, hanno trovato la donna nelle immediate vicinanze e l’hanno arrestata per atti persecutori e violazione del divieto di avvicinamento. Attualmente, la donna si trova agli arresti domiciliari, in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari. La vicenda, già complessa e delicata, è ancora oggetto di indagini e gli accusati sono considerati non colpevoli fino a una eventuale condanna definitiva.

Continua a leggere

Calabria

Cirò Marina | Chiusura temporanea di un bar “ritrovo” di pregiudicati

Questura di KR

Il Questore di Crotone ha emesso un provvedimento di sospensione per un bar situato a Cirò Marina, che rimarrà chiuso per un periodo di 15 giorni. Questa decisione è scaturita da segnalazioni ricevute dalla Compagnia Carabinieri del comune, che ha evidenziato una problematica persistente: il locale era diventato un ritrovo abituale per individui con precedenti penali.

Le autorità competenti, dopo un’attenta valutazione della situazione, hanno ritenuto necessario intervenire per garantire la sicurezza pubblica. Questo non è il primo provvedimento di chiusura per l’esercizio, già interessato da una sospensione di 7 giorni nel 2022. L’azione mira a prevenire ulteriori problematiche legate alla legalità e alla sicurezza nella comunità.

Continua a leggere

Calabria

Sellia Marina (CZ) | Sventata estorsione: metodo del “cavallo di ritorno”

CC Catanzaro

I Carabinieri della Compagnia di Sellia Marina hanno arrestato un giovane di 26 anni di Catanzaro, colto in flagranza di reato per un tentativo di estorsione. Il giovane, in concorso con altri, è accusato di aver cercato di estorcere denaro con il cosiddetto metodo del “cavallo di ritorno”, un sistema criminale che prevede la richiesta di denaro per la restituzione di un bene rubato.

La vicenda ha avuto inizio con il furto di un’auto a Catanzaro Lido, denunciato dal proprietario, un giovane di Sellia Marina. Due giorni dopo il furto, il ladro ha contattato la vittima, offrendosi di “aiutarlo” a recuperare l’auto in cambio di 600 euro in contanti. Il proprietario, collaborando con i Carabinieri, ha accettato l’incontro concordato per lo scambio del denaro.

L’arresto è avvenuto poco dopo la consegna del denaro, quando i militari hanno fermato il sospettato trovandolo in possesso della somma estorta. Il Tribunale di Catanzaro ha convalidato l’arresto, disponendo per il giovane la custodia cautelare in carcere.

Continua a leggere

TREND

Riproduzione Riservata - Copyright © Gruppo ADN Italia srl - P.Iva 02265930798 - redazione@adn24.it - PRIVACY