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Calabria

Lamezia Terme | Oggi la sentenza del processo “Rinascita Scott”.

Questa mattina verrà emessa la sentenza per il caso “Rinascita Scott”, coinvolgendo le cosche di ‘ndrangheta del Vibonese. La cancelleria del Tribunale di Vibo Valentia ha notificato la decisione all’Ordine degli avvocati. Il collegio giudicante, presieduto da Brigida Cavasino con la partecipazione dei giudici a latere Claudia Caputo e Germana Radice, è responsabile del processo che vede 338 imputati. La pubblica accusa ha richiesto condanne che vanno da un minimo di un anno a un massimo di 30 anni, coinvolgendo complessivamente 4.744 anni di reclusione per 322 persone. Per 13 imputati è stata chiesta l’assoluzione, mentre per altri tre si è richiesta la nullità del decreto di giudizio.

I pubblici ministeri del processo sono i sostituti procuratori della Dda di Catanzaro: Antonio De Bernardo, Annamaria Frustaci, Andrea Mancuso e Andrea Buzzelli. Fino alla fase di requisitoria, il processo ha visto la partecipazione dell’ex procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, attualmente procuratore di Napoli.

Tra gli imputati spiccano figure come l’ex parlamentare di Forza Italia e avvocato Giancarlo Pittelli, per il quale è stata richiesta una condanna di 17 anni; il tenente colonnello dei carabinieri Giorgio Naselli (otto anni); l’ex appartenente alla Guardia di finanza Michele Marinaro (17 anni); l’ex sindaco di Pizzo Calabro Gianluca Callipo (18 anni); l’ex assessore regionale della Calabria Luigi Incarnato (un anno e sei mesi) e l’ex consigliere regionale Pietro Giamborino (20 anni). Il processo, avviato il 13 gennaio 2021, si è svolto nell’aula bunker appositamente allestita a Lamezia Terme.

In precedenza, la Corte d’Assise di Catanzaro, tramite il pm della Dda Andrea Mancuso, ha avanzato le richieste per gli imputati nel segmento degli omicidi della vasta indagine Rinascita Scott sulle cosche di ‘ndrangheta del Vibonese, con un totale di 5 ergastoli, tre condanne a 30 anni, una pena di 14 anni e due assoluzioni. Gli imputati sono accusati, in vario modo, di 5 omicidi e di un sequestro di persona.

Calabria

Lazzaro (RC) | 15 Anni di persecuzione: arrestata donna per stalking sul suo dentista

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Lazzaro hanno arrestato una 52enne, già sottoposta a un divieto di avvicinamento nei confronti di un dentista 72enne, a causa di comportamenti molesti e perseguitori durati 15 anni. La donna era stata legalmente obbligata a mantenere una distanza di 200 metri dal professionista e a non contattarlo in alcun modo, a seguito di segnalazioni riguardanti le sue insistenze nel cercare una relazione mai ricambiata.

La storia ha avuto inizio circa 15 anni fa, quando la donna era una paziente dello studio dentistico dell’uomo. Col passare del tempo, il suo interesse è degenerato in comportamenti invasivi, tra cui messaggi quotidiani su WhatsApp e tentativi ripetuti di contatto diretto. In uno degli episodi più inquietanti, il dentista ha trovato un pacco contenente dolci, un fiore e una lettera d’amore lasciato davanti alla sua casa.

Il 72enne ha vissuto in uno stato di ansia costante, temendo per la propria sicurezza e cercando di evitare ogni possibile incontro con la donna. L’ultimo tentativo di contatto si è verificato recentemente, quando la 52enne ha suonato al campanello dell’abitazione del dentista, dove era presente la sua compagna. Quest’ultima ha immediatamente allertato il compagno, portando all’intervento dei Carabinieri.

Gli agenti, giunti sul posto, hanno trovato la donna nelle immediate vicinanze e l’hanno arrestata per atti persecutori e violazione del divieto di avvicinamento. Attualmente, la donna si trova agli arresti domiciliari, in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari. La vicenda, già complessa e delicata, è ancora oggetto di indagini e gli accusati sono considerati non colpevoli fino a una eventuale condanna definitiva.

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Calabria

Cirò Marina | Chiusura temporanea di un bar “ritrovo” di pregiudicati

Questura di KR

Il Questore di Crotone ha emesso un provvedimento di sospensione per un bar situato a Cirò Marina, che rimarrà chiuso per un periodo di 15 giorni. Questa decisione è scaturita da segnalazioni ricevute dalla Compagnia Carabinieri del comune, che ha evidenziato una problematica persistente: il locale era diventato un ritrovo abituale per individui con precedenti penali.

Le autorità competenti, dopo un’attenta valutazione della situazione, hanno ritenuto necessario intervenire per garantire la sicurezza pubblica. Questo non è il primo provvedimento di chiusura per l’esercizio, già interessato da una sospensione di 7 giorni nel 2022. L’azione mira a prevenire ulteriori problematiche legate alla legalità e alla sicurezza nella comunità.

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Calabria

Sellia Marina (CZ) | Sventata estorsione: metodo del “cavallo di ritorno”

CC Catanzaro

I Carabinieri della Compagnia di Sellia Marina hanno arrestato un giovane di 26 anni di Catanzaro, colto in flagranza di reato per un tentativo di estorsione. Il giovane, in concorso con altri, è accusato di aver cercato di estorcere denaro con il cosiddetto metodo del “cavallo di ritorno”, un sistema criminale che prevede la richiesta di denaro per la restituzione di un bene rubato.

La vicenda ha avuto inizio con il furto di un’auto a Catanzaro Lido, denunciato dal proprietario, un giovane di Sellia Marina. Due giorni dopo il furto, il ladro ha contattato la vittima, offrendosi di “aiutarlo” a recuperare l’auto in cambio di 600 euro in contanti. Il proprietario, collaborando con i Carabinieri, ha accettato l’incontro concordato per lo scambio del denaro.

L’arresto è avvenuto poco dopo la consegna del denaro, quando i militari hanno fermato il sospettato trovandolo in possesso della somma estorta. Il Tribunale di Catanzaro ha convalidato l’arresto, disponendo per il giovane la custodia cautelare in carcere.

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