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Cronaca

Giulia Cecchettin il corpo trovato con i vestiti del giorno della scomparsa. La Famiglia: ora è il momento del dolore

È di Giulia Cecchettin il corpo di donna ritrovato vicino al lago di Barcis, in provincia di Pordenone. Il corpo è stato recuperato in un canalone che si trova tra la zona del lago di Barcis e Piancavallo. Oltre al lago di Barcis, le verifiche erano state estese, anche grazie all’utilizzo di un elicottero, anche all’impervia strada secondaria che collega con la località turistica del Piancavallo e lungo l’intera strada regionale 251, fino alla diga del Vajont e al confine con il Veneto.

Giulia aveva gli stessi abiti che indossava al momento della scomparsa. La procura e i carabinieri sono in attesa dei risultati degli esami sulle macchie di sangue trovate sul marciapiede della strada della zona industriale a Fossò (Venezia), dove la 22enne è stata aggredita dal suo ex fidanzato. Sul corpo recuperato verranno effettuati i prelievi di tessuto e di sangue per estrarre il profilo genetico e confrontarlo con quello dei familiari di Giulia.

Legali famiglia Giulia: “Ora momento del dolore”  “Adesso è il momento del dolore e di stringersi attorno alla famiglia. Il lavoro degli investigatori ha portato intanto a ritrovare Giulia. Ora è anche il momento di individuare le responsabilità e le dinamiche di questa vicenda, per le quali ci affidiamo ancora alle forze dell’ordine”. Lo ha detto, in una breve dichiarazione davanti alla villetta dei Cecchettin, l’avvocato Stefano Tigani che, con l’associazione Penelope, sta assistendo la famiglia. 

Procuratore di Venezia: “Filippo costituisciti”   Un appello a Filippo Turetta è stato fatto dal procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi. “È un appello – ha spiegato ai giornalisti – al ragazzo affinché si costituisca e possa dare la propria versione dei fatti”. “Speravamo di non dover dare questa notizia – ha aggiunto, rifendosi al ritrovamento del corpo di Giulia – ma la ricostruzione dei fatti che potrebbe fare Turetta sarebbe molto importante, anche per lui stesso. Per questo ribadisco: non continui questa sua fuga e si costituisca”. 

Cronaca

Attentato a Jabaliya: un morto e otto feriti

Nel nord della Striscia di Gaza, nella zona di Jabaliya, i bombardamenti israeliani hanno causato almeno 17 vittime, secondo quanto riferito dalle autorità palestinesi. Tra i morti ci sarebbero anche nove bambini. La situazione nella regione continua a peggiorare, con intensi raid aerei che si susseguono, aggravando una crisi umanitaria già estremamente critica.

I bombardamenti sono parte di un più ampio scontro in corso tra Israele e i gruppi armati di Gaza, un conflitto che da settimane ha portato a una drammatica escalation della violenza. Jabaliya, un’area densamente popolata, è stata colpita in numerose occasioni durante questa offensiva, lasciando dietro di sé distruzione e morte. I soccorritori, secondo le testimonianze, stanno facendo fatica a prestare aiuto alle vittime, dato che le operazioni di soccorso sono complicate dalla continua instabilità e dai bombardamenti incessanti.

Le famiglie nella Striscia di Gaza, in particolare i bambini, pagano un prezzo altissimo in questo conflitto che non sembra vedere una fine imminente. Intanto, la comunità internazionale osserva con preoccupazione gli sviluppi, con numerosi appelli per un cessate il fuoco che finora non hanno portato a risultati concreti.

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Cronaca

Piantedosi esprime vicinanza e gratitudine ai 34 poliziotti feriti a Roma

La manifestazione che si è svolta ieri a Roma ha avuto esiti significativi, con il fermo di quattro persone, di cui una arrestata, e oltre 200 individui allontanati prima dell’inizio dell’evento. Di questi, ben 51 erano già noti alle forze dell’ordine, avendo ricevuto un foglio di via per precedenti legati a reati contro l’ordine pubblico.

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha espresso la sua vicinanza e gratitudine ai 34 operatori delle Forze di Polizia che sono stati aggrediti e feriti durante la manifestazione. Attraverso un post pubblicato su X (precedentemente noto come Twitter), Piantedosi ha elogiato il lavoro delle forze dell’ordine e della questura di Roma, sottolineando la loro efficace e equilibrata gestione di una situazione complessa, sempre con l’obiettivo di garantire la sicurezza dei cittadini.

L’operato delle forze di sicurezza si è rivelato cruciale in un contesto di tensione, dove il monitoraggio delle persone coinvolte ha permesso di prevenire possibili scontri e mantenere l’ordine pubblico. La risposta delle autorità è stata mirata a proteggere non solo i manifestanti, ma anche i cittadini e i negozianti della zona, dimostrando un approccio equilibrato e professionale di fronte a una manifestazione potenzialmente problematica.

La manifestazione e i suoi sviluppi sollevano interrogativi sul clima sociale e politico attuale, e sul modo in cui le istituzioni gestiscono eventi di questa natura. La situazione rimane sotto osservazione, con le autorità che continuano a monitorare l’andamento delle manifestazioni future e a prepararsi a rispondere a eventuali problematiche.

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Cronaca

Milano: arrestato un 42enne dalla Polizia di Stato per droga nascosta nel muro dietro la presa elettrica

La Polizia di Stato di Milano ha eseguito un arresto significativo nella serata di ieri, fermando un cittadino albanese di 42 anni, noto per i suoi precedenti penali, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’operazione è scaturita da attività di sorveglianza condotte dalla Sesta Sezione della Squadra Mobile, focalizzate sulla lotta contro lo spaccio di droga nei pressi della popolare zona dei Navigli. Gli agenti avevano già arrestato l’uomo nel giugno del 2023 per reati analoghi e avevano continuato a monitorare i suoi spostamenti.

Ieri pomeriggio, gli agenti hanno osservato il 42enne uscire da un’abitazione in via Santa Croce, dirigendosi verso un altro stabile in via Sabotino. Dopo circa 40 minuti, l’uomo è stato avvistato mentre si avvicinava a un taxi. A questo punto, i poliziotti lo hanno fermato per un controllo e, durante la perquisizione, il sospetto ha cercato di disfarsi di tre bustine di cocaina, contenenti complessivamente circa due grammi della sostanza.

Successivamente, gli agenti hanno effettuato una perquisizione nell’appartamento dell’individuo, situato in via Santa Croce. Qui, hanno scoperto una piccola cassaforte ben nascosta dietro una presa elettrica, insieme a una scatola di legno in camera da letto. All’interno, sono stati rinvenuti diversi materiali utilizzati per il confezionamento delle droghe e un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti: 38 grammi di MDMA, 28 grammi di hashish, 2,5 grammi di “cocaina rosa” (2C-T-7), 57 grammi di cocaina e quattro pastiglie di ecstasy. Inoltre, sono stati sequestrati circa 400 euro in contante.

Questo intervento sottolinea l’impegno della Polizia di Stato nel contrastare il traffico di sostanze stupefacenti e garantire la sicurezza dei cittadini.

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