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Musica

Fedez: il chirurgo che l’aveva operato: “Ulcere anastomotiche, un evento raro”

Ore di apprensione per Fedez che ha avuto nuovi problemi di salute.

E’ stato ricoverato in urgenza nel reparto di chirurgia dell’ospedale Fatebenefratelli Sacco. Lo stesso rapper ha chiarito cosa gli è successo con una storia su Instagram: “Sono ricoverato a causa di due ulcere che mi hanno causato una emorragia interna”. Il chirurgo Massimo Falconi, che ha rimosso il tumore endocrino al pancreas nel 2022, ha spiegato al Corriere cosa ha avuto Fedez: un’ulcera anastomotica, “può capitare, è un evento relativamente raro”, ha spiegato, e che si verifica “in prossimità dell’anastomosi, ovvero dove noi chirurghi abbiamo ‘cucito’, suturato”.

Le parole del chirurgo

  Nell’intervista il medico, responsabile della chirurgia del pancreas del San Raffaele, dove Fedez era stato ricoverato la scorsa primavera: “Quello che gli è successo non credo sia collegato in alcun modo alla sua malattia di base, per cui non sta facendo nessuna terapia, ed è una cosa che può accadere a qualsiasi persona”, spiega, puntualizzando: “Come aveva raccontato Federico stesso l’operazione è stata importante con l’asportazione della maggior parte del duodeno, cistifellea, testa del pancreas e un pezzo di intestino. Pur avendo eliminato diversi organi e visceri, viene ricostruita la continuità fra i vari segmenti dell’apparato digerente. Certamente si può vivere bene, come Federico dimostra da splendido testimonial, ma è anche uno degli interventi più complessi da effettuare e restano comunque delle accortezze che i pazienti devono rispettare”.

Un evento raro

  In merito al ricovero del rapper Massimo Falcone ha continuato: “Può capitare, è un evento relativamente raro. Si tratta di un’ulcerazione (una lesione della mucosa intestinale) che si forma in prossimità dell’anastomosi, ovvero dove noi chirurghi abbiamo cucito, suturato”.

La preoccupazione per Fedez

  Dopo che Chiara Ferragni ha abbandonato improvvisamente la settimana della moda di Parigi ed è saltata sul primo aereo in compagnia dell’amica Chiara Biasi per un’emergenza, il pensiero di tutti era immediatamente volato al tumore neuroendocrino del pancreas di Fedez, che era stato scoperto per caso, e risolto in tempo. Ad avvalorare l’ipotesi che qualcosa non andasse erano stati anche altri segnali. Fedez era scomparso dai social da diversi giorni, e Mr. Marra, suo nuovo compagno nel podcast “Muschio selvaggio”,  durante una live sul canale Twitch ha chiesto ai follower di “mandare un abbraccio a Federico in chat”, senza aggiungere altro.

Il messaggio di Fedez sui social

  “Intanto grazie per tutti i messaggi che mi state mandando perché il supporto fa sempre bene in questi momenti. Purtroppo attualmente sono ricoverato a causa di due ulcere che mi hanno causato un’emorragia interna”, così Fedez scrive dopo qualche ora sul suo profilo instagram. “Grazie a due trasfusioni di sangue ora sto molto meglio. Ringrazio il personale medico che mi ha letteralmente salvato la vita”, ha poi concluso.

Calabria

Gioiosa Ionica (RC) | Polemiche per la rimozione della targa in memoria di Mino Reitano

Polemiche a Gioiosa Ionica per la decisione dell’amministrazione comunale di rimuovere la targa posta dodici anni fa in piazza Plebiscito, nel cuore del paese, su iniziativa dell’associazione “La forza della musica”, in memoria di Mino Reitano, originario di Fiumara di Muro nel Reggino e scomparso nel 2009 all’età di 65 anni, ha scatenato le polemiche.

“In un atto che ha sconvolto l’intera comunità di Gioiosa Ionica – dichiara il gruppo di minoranza ‘Costruire insieme’ in un comunicato – l’Amministrazione comunale, a nostra insaputa, ha deciso di rimuovere, senza preavviso e senza spiegazione, il monumento dedicato a Mino Reitano. Questa pietra con targa, posizionata da una precedente amministrazione, rappresentava un simbolo di orgoglio per i cittadini di Gioiosa Ionica e un omaggio a un grande artista che ha portato il nome della Calabria nel mondo. La rimozione improvvisa del monumento, senza alcuna delibera comunale, è stato un atto di pura presunzione e un abuso di potere che non può passare inosservato. La comunità locale è profondamente indignata per questa decisione arbitraria, che sembra essere motivata esclusivamente dal desiderio di fare un dispetto personale al presidente dell’associazione che aveva fortemente voluto e sostenuto la collocazione del monumento. Inoltre, è un gesto che rappresenta un’offesa alla memoria di Mino Reitano e della sua famiglia.”

Sulla questione è intervenuto il sindaco di Gioiosa Ionica, Luca Ritorto: “Come amministrazione comunale – ha dichiarato Ritorto – non abbiamo nulla contro la figura di Mino Reitano, che resta un grande artista che ha dato lustro a tutta la Calabria, né nei confronti della sua memoria e della sua famiglia. L’attacco all’amministrazione comunale gioiosana da parte dell’opposizione consiliare è eccessivo e sbagliato sia nella forma che nei contenuti. La rimozione della pietra commemorativa rientra in un progetto, peraltro risaputo e annunciato, di restyling dell’intera area della piazza. Nessuno di noi ha mai minimamente pensato di trattare con disprezzo la memoria di un grande artista, adottando comportamenti improntati ad arroganza e mancanza di rispetto.”

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Musica

Chi è Liberato: si tratterebbe di Gennaro Nocerino, la SIAE avrebbe Rivelato “il Segreto di Liberato”

Il magazine The Pipol ha recentemente lanciato un’interessante ricerca condotta da un fan riguardante l’identità di Liberato, il misterioso artista di Tu t’e scurdat’ ‘e me. Al momento, Liberato non ha rilasciato dichiarazioni in merito. Secondo le ultime informazioni, sembra che Gennaro Nocerino possa essere la persona dietro il nome d’arte di Liberato. The Pipol ha condiviso sui social il presunto nome e cognome di uno degli artisti più enigmatici della scena discografica italiana.

L’account social del magazine ha annunciato: “Finalmente, dopo anni di speculazioni e ricerche, svelata l’identità del rapper incappucciato dai record: Liberato”. Pare che la verità sull’identità del cantante sia emersa dopo un attento esame dei documenti Siae relativi a diverse canzoni.

The Pipol ha precisato: “Il suo nome è Gennaro Nocerino, scoperto attraverso il sito della Siae. Il cantautore napoletano era stato precedentemente associato a Livio Cori, Emanuele Cerullo e poi a Wad, oltre a circolare la leggenda che fosse un carcerato in semi-libertà. In realtà, Liberato è il performer Gennaro Nocerino”. Successivamente, il magazine ha condiviso un video pubblicato dal fan su TikTok, contenente indizi sull’identità dell’artista.

Questa rivelazione potrebbe finalmente porre fine al lungo mistero che circonda Liberato e alla sua identità fino ad ora celata.

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Musica

Addio a Pino D’Angiò, cantautore e pioniere del rap italiano

Pino D’Angiò, il celebre cantautore che negli anni ’80 conquistò il pubblico con il suo iconico brano “Ma quale idea”, è morto all’età di 71 anni. Nato a Pompei come Giuseppe Chierchia, D’Angiò è stato una figura di spicco anche a livello internazionale, affermandosi come attore, doppiatore e produttore musicale. Negli ultimi anni, la sua carriera è stata duramente colpita da gravi problemi di salute che ne hanno compromesso l’attività artistica.

L’ultima apparizione pubblica di D’Angiò risale a pochi mesi fa, quando ha partecipato a Sanremo durante la serata dei duetti, esibendosi con i Bnkr44 in una versione remixata di “Ma quale idea”, che ha riscosso un grande successo radiofonico. La notizia della sua morte è stata annunciata dalla moglie Teresa e dal figlio Francesco: “Purtroppo oggi papà ci ha lasciati, colpito da un grave malore che lo ha portato via nel giro di qualche settimana. Ha resistito tanto, come ha sempre fatto”.

Dopo la performance sanremese, D’Angiò aveva parlato apertamente delle numerose e gravi malattie che lo avevano afflitto negli anni. Tra queste, un tumore alla gola che richiese sei interventi chirurgici, un infarto con arresto cardiaco e infine un tumore ai polmoni. Nonostante tutto, ha sempre affrontato con coraggio le pause forzate dalla malattia, riprendendo l’attività artistica appena possibile.

La voce roca e distintiva di D’Angiò ha dato vita a quello che è considerato il primo rap italiano. “Ma quale idea”, uscito nel 1980, rimase in vetta alla hit parade spagnola per 14 settimane l’anno successivo. Nel 1981 seguì “Un concerto da strapazzo”, un brano ironico e surreale in cui immaginava di duettare con i più grandi nomi della musica. La sua carriera è stata segnata da numerose tournée internazionali e prestigiosi riconoscimenti.

Nel 2001, D’Angiò è stato l’unico italiano a ricevere il Rhythm & Soul Music Awards negli Stati Uniti. Ha scritto anche per Mina, firmando il brano “Ma chi è quello lì”. Nel 2022, la sua canzone “Okay Okay” è stata scelta da Amazon per le pubblicità del Black Friday negli Stati Uniti e nel mondo. Nel 2023, D’Angiò è tornato a esibirsi tra Italia, Svizzera, Londra e Parigi, suonando in pub e locali.

I funerali di Pino D’Angiò si terranno martedì a Pompei. La sua scomparsa lascia un vuoto nella musica italiana e internazionale, ma il suo contributo artistico continuerà a vivere attraverso le sue opere.

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