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Calabria

Primo caso di “Febbre del Nilo” in Calabria, aumento dei casi in tutta Italia: sale l’allerta sanitaria

In Italia si registra un incremento significativo dei casi di West Nile Virus (WNV), con 72 nuove infezioni confermate tra il 15 e il 21 agosto, portando il totale a 171 casi dall’inizio della sorveglianza, iniziata a maggio 2024. Tra questi, 101 casi si sono manifestati in forma neuro-invasiva, una delle più gravi. La maggior parte delle infezioni è stata rilevata in regioni come Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia.

Il virus, trasmesso principalmente attraverso le punture di zanzare infette, ha causato finora sei decessi. Le autorità sanitarie continuano a monitorare attentamente la situazione, mentre cresce la preoccupazione per la diffusione del virus in diverse province italiane.

Il West Nile Virus, noto per causare sintomi che vanno da lievi febbri a gravi complicanze neurologiche, non ha al momento un vaccino disponibile, rendendo la prevenzione fondamentale. Le misure preventive raccomandate includono l’uso di repellenti, l’adozione di abbigliamento protettivo e la riduzione delle aree di acqua stagnante, ambiente ideale per la riproduzione delle zanzare.

Con l’aumento dei casi, le autorità sanitarie italiane stanno intensificando le misure di sorveglianza e risposta per contenere la diffusione del virus, specialmente nelle aree ad alto rischio identificate dal Ministero della Salute.

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