Amanda Knox: ‘Sono una Vittima, Torturata Psicologicamente dalla Polizia’

Dopo essere stata condannata per calunnia dalla Corte d’Assise d’Appello di Firenze, Amanda Knox si apre in un’intervista,rivelando la sua versione degli eventi riguardo all’omicidio di Meredith Kercher.

“Non ho diffamato Patrick, non ho ucciso la mia amica Meredith”, afferma Knox, sottolineando il suo impegno a lottare contro l’ingiustizia. “Ritornerò sempre qui per combattere contro questa ingiustizia”.

Nell’intervista, Knox ripercorre l’interrogatorio subito la notte successiva al ritrovamento del corpo di Meredith, ricordando la mancanza di assistenza linguistica e la presenza di un difensore legale. “Mi hanno fatto credere di essere pazza”, rivela, sottolineando l’incredulità per essere stata ingiustamente accusata per 17 anni.

La sentenza della Corte europea per i diritti dell’uomo ha aperto la porta a un nuovo processo, con Knox che afferma: “Ho passato quattro anni in carcere da innocente, ma continuerò a lottare per la verità”.

Affrontando i detrattori, Knox invita a esaminare gli atti del caso per comprendere la sua innocenza. “Non sono ‘Foxy Noxy’, sono Amanda Knox”, ribadisce. Con uno sguardo al futuro, Knox sottolinea la sua forza e determinazione nel combattere l’ingiustizia, mentre esprime solidarietà verso coloro che hanno subito malagiustizia.

“Non siete soli”, conclude, rivolgendosi a chiunque sia stato ingiustamente incarcerato. “Ci sono persone che vogliono aiutarvi”.