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Il Ritorno di “Shining” al cinema: un capolavoro senza tempo

A distanza di quasi 45 anni dalla sua prima apparizione nelle sale italiane, il capolavoro di Stanley Kubrick, Shining, è tornato al cinema in una versione restaurata in 4K, disponibile dal 7 al 9 ottobre. Questo film, tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King, ha segnato un’epoca nel genere horror e continua a incutere timore e fascino in chi lo guarda.

Nella pellicola, Jack Nicholson interpreta Jack Torrance, un scrittore tormentato che accetta un lavoro come custode invernale dell’Overlook Hotel. Al suo fianco, Shelley Duvall nei panni di Wendy e il giovane Danny Lloyd nel ruolo del figlio Danny, che esplora i corridoi dell’hotel con il suo triciclo. Questi elementi visivi, insieme all’atmosfera opprimente e al simbolismo inquietante, rendono Shining un’esperienza cinematografica indimenticabile.

Sebbene oggi sia considerato uno dei migliori film horror di sempre, Shining ha affrontato numerose critiche, non ultima quella di Stephen King, che ha denunciato il lavoro di Kubrick come un tradimento della sua opera. King ha addirittura supervisionato una miniserie nel 1997, ma molti concordano sul fatto che, nonostante le sue lamentele, il film di Kubrick rappresenti una pietra miliare nel panorama cinematografico.

Al momento della sua uscita, il film ricevette recensioni contrastanti, con critiche sulla sua lentezza e sulle performance ritenute eccessive degli attori. Sorprendentemente, Shining ricevette anche nomination ai Razzie Awards, un chiaro segnale di come la sua innovativa narrazione e il suo stile visivo non furono compresi all’epoca. Oggi, però, è celebrato come un capolavoro, con scene iconiche che hanno lasciato un segno indelebile nella cultura popolare.

Il Timberline Lodge, utilizzato per le riprese esterne dell’Overlook Hotel, ha visto un grande interesse dopo la pellicola. Per evitare che il numero della stanza 217, in cui avvengono eventi inquietanti nel romanzo, facesse paura ai visitatori, Kubrick decise di modificarlo in 237, una camera che in realtà non esiste nell’hotel reale. Tra le scene memorabili, spicca il carrello che segue Danny, l’incontro con le inquietanti gemelle e la celebre sequenza in cui Jack distrugge la porta con un’ascia.

Le frasi scritte da Jack, come “All Work and No Play Makes Jack a Dull Boy”, sono diventate simboli di follia e ossessione. Ogni versione del film presenta traduzioni diverse di questa frase, dimostrando la versatilità e l’impatto del testo originale. Questa caratteristica, insieme a una narrazione visivamente sbalorditiva, ha assicurato a Shining un posto speciale nella storia del cinema.

Il ritorno in sala di Shining non è solo un omaggio al genio di Kubrick, ma anche un’opportunità per le nuove generazioni di vivere l’intensità e l’ansia che solo un grande film horror può trasmettere. Con la sua straordinaria capacità di rimanere rilevante e spaventoso, Shining continua a incantare e terrorizzare il pubblico, cementando la sua eredità nel panorama cinematografico.

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