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Cronaca

Chico Forti: si sarebbe rivolto alla ‘ndrangheta per far tacere Travaglio e la Lucarelli

Nuova grana per Chico Forti, l’ex campione di surf condannato all’ergastolo negli Stati Uniti per l’omicidio di Dale Pike e da poco rimpatriato in Italia.

La Procura di Verona ha aperto un fascicolo d’indagine dopo le confidenze di un detenuto del carcere di Montorio, dove Forti è recluso da oltre un mese. Il detenuto ha raccontato che l’ex surfista gli avrebbe chiesto di contattare esponenti della ‘ndrangheta per “mettere a tacere” Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, Selvaggia Lucarelli, opinionista e giornalista, e una terza persona non meglio identificata. In cambio, Forti avrebbe promesso favori al detenuto una volta libero.

Le accuse e le indagini

“Non è una fesseria”, ha dichiarato il procuratore capo di Verona, Raffaele Tito, confermando l’apertura dell’indagine. Al momento il fascicolo è contro ignoti, ma il reato ipotizzato è quello di istigazione a delinquere. Travaglio, informato dal detenuto “confessore”, non ha voluto commentare. La Procura ha sentito tre testimoni, tra cui un altro detenuto che avrebbe assistito all’incontro tra Forti e il presunto tramite con la ‘ndrangheta. Del caso sono stati informati il Dap, la Prefettura di Verona, il Tribunale di Sorveglianza e la Dda di Torino.

I motivi del rancore verso Travaglio e Lucarelli

Cosa lega Forti a Travaglio e Lucarelli? Probabilmente il rancore per le critiche ricevute da entrambi dopo il suo ritorno in Italia. Travaglio, in particolare, aveva definito Forti un “assassino” e aveva criticato l’accoglienza trionfale riservatagli da Giorgia Meloni al suo sbarco a Roma. Lucarelli, invece, aveva scritto un articolo sul Fatto Quotidiano denunciando i toni trionfalistici del ritorno di Forti.

Forti è stato condannato all’ergastolo in Florida per l’omicidio di Dale Pike, commesso nel 1998. La sua colpevolezza non è mai stata completamente acclarata e la difesa ha sempre contestato le accuse. Dopo 24 anni di carcere in Florida, Forti è stato estradato in Italia nel maggio 2024. Qui dovrà scontare la pena residua, ma ha già fatto richiesta di revisione del processo.

Il caso di Chico Forti è complesso e controverso. Le nuove accuse di istigazione a delinquere gettano un’ulteriore ombra sulla sua figura. La Procura dovrà fare luce sulla veridicità delle accuse e sui possibili moventi di Forti.

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