Cronaca
Frosinone | Traffico illecito di rifiuti: 9 arresti, 4 società sequestrate per un profitto di 2.500.000 euro
La Polizia di Stato e il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (N.I.P.A.A.F.) del Gruppo Carabinieri Forestale di Frosinone hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari, emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma su richiesta della competente Procura – DDA. Questa ordinanza include 9 arresti domiciliari, il sequestro preventivo di 4 società e il sequestro preventivo di profitti illeciti pari a circa 2.500.000 euro.
Sono indagate 41 persone fisiche e 9 persone giuridiche, residenti in diverse regioni d’Italia, per reati quali associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, traffico illecito transfrontaliero di rifiuti, smaltimento illecito di rifiuti, sostituzione di persona e trasferimento fraudolento di valori.
L’indagine, condotta dai poliziotti della squadra mobile e dal N.I.P.A.A.F. di Frosinone, è coordinata dalla DDA della Procura di Roma. Ha origine dal procedimento penale N° 2956/19 Mod. 21 della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone, avviato a seguito del vasto incendio del 23 giugno 2019 in un impianto di rifiuti nell’area industriale di Frosinone. Gli accertamenti sulla gestione dei rifiuti hanno rivelato un’associazione consolidata finalizzata al traffico illecito di rifiuti, trasferita per competenza alla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma.
L’indagine ha svelato una collaborazione stabile tra gli amministratori dell’impianto distrutto e varie società campane, che trasportavano ingenti quantità di rifiuti fuori dalla regione Campania, violando le normative vigenti. Il rifiuto veniva riclassificato per aggirare i divieti di smaltimento interregionale, permettendo profitti illeciti alle società coinvolte.
Nonostante il sequestro e l’incendio dell’impianto di Frosinone, l’organizzazione criminale ha continuato le sue attività in altri siti, tra cui un capannone ad Aviano (PN). Anche qui venivano stoccati abusivamente rifiuti, inclusi ospedalieri e organici, falsamente indicati come plastica e gomma, e smaltiti illegalmente anche all’estero.
Il 12 ottobre 2021, la Squadra Mobile ha eseguito perquisizioni e sequestri presso le aziende coinvolte, compreso l’impianto di Aviano, del valore di oltre 2.000.000 euro, saturo di circa 8500 tonnellate di rifiuti.
Infine, oggi, la Squadra Mobile e il N.I.P.A.A.F. hanno eseguito le misure cautelari emesse dall’Autorità Giudiziaria competente, arrestando 9 persone tra Lazio, Campania e Friuli, e sequestrando beni per un totale di circa 2.500.000 euro, riconoscendo il reato di traffico illecito di rifiuti aggravato.
-
Attualità2 giorni fa
Dove si trova la casa più isolata del mondo?
-
Curiosità2 giorni fa
SAI CHE…Guardare video dei gatti fa bene alla salute?
-
Curiosità2 giorni fa
SAI CHE…Gli uomini riescono ad orientarsi meglio delle donne. Lo dice uno studio
-
Curiosità23 ore fa
Il Curioso Crossover tra Transformers e Playstation
-
Curiosità22 ore fa
Denti umani e denti animali: tutto quello che non sai
-
Curiosità19 ore fa
Raffreddore: 10 cose che non sai sul virus che colpisce tutti
-
Curiosità2 giorni fa
Fuggire all’estero per godersi la pensione? Ecco le mete migliori
-
Curiosità20 ore fa
Il tornado che “ruota al contrario”: un fenomeno estremamente raro