Cronaca

Cagliari | 16enne morta nel 1995, per la famiglia “non fu suicidio”


“Vogliamo verità e giustizia per nostra sorella, non crediamo che si sia suicidata.

Il caso deve essere riaperto: chiediamo la verità”. È l’appello lanciato da Elisabetta, Anna e Gioele Murgia, sorelle e fratello di Manuela, una ragazza di 16 anni trovata morta il 5 febbraio del 1995 nella gola di Tuvixeddu, a Cagliari. Nonostante il caso sia stato archiviato come suicidio all’epoca, la famiglia non ha mai creduto a questa versione: per loro, Manuela è stata uccisa. Uno dei molti casi rimasti irrisolti o forse chiusi troppo precipitosamente e che ora le sorelle e il fratello della 16enne vogliono vedere riaperto, alla luce di nuovi elementi che potrebbero ribaltare le conclusioni degli inquirenti. Elisabetta, Anna e Gioele chiedono che il caso sia riesaminato e vengano condotte nuove indagini, tenendo conto delle moderne tecniche investigative. Per fare ciò, si sono rivolti a un gruppo di esperti, tra cui la criminologa Maria Marras, lo studio legale Bachisio Mele, l’avvocata Giulia Lai, medici, anatomopatologi, periti tecnici e ingegneri forensi.

Il 5 febbraio 1995, Manuela esce dalla sua abitazione nel quartiere Is Mirrionis, dove vive con i genitori e tre fratelli, e scompare a mezzogiorno senza fare ritorno. Il suo corpo viene ritrovato il giorno successivo nella gola di Tuvixeddu.

Sebbene si sia subito parlato di suicidio, né i parenti né la Procura hanno mai accettato questa ipotesi: le indagini sono proseguite per quasi tre anni, poi sono state chiuse lasciando molte domande irrisolte. Nel 2012, il caso è stato riaperto per alcuni mesi grazie alla testimonianza di una delle sorelle. Alla fine del 2023, la famiglia ha ottenuto tutti gli atti delle indagini e soprattutto i risultati dell’autopsia, che hanno evidenziato numerose incongruenze segnalate dai parenti.

Sono stati lanciati appelli attraverso i media, è stata creata una pagina Facebook intitolata ‘Giustizia per Manuela’, e sono state organizzate manifestazioni di protesta, incluso un corteo con torce nelle strade del centro di Cagliari. Ora è il momento degli esperti.

Una morte avvolta nel mistero da 29 anni: le indagini non sono riuscite “ad accertare le circostanze e le cause della morte della Murgia”, scrivevano i magistrati nel fascicolo, lasciando aperte diverse ipotesi: “evento accidentale, dolo di terzi o addirittura investimento stradale colposo con successivo occultamento del cadavere”.

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