Campania

Napoli | Terra dei fuochi, decine di manifestanti davanti a Tribunale

Questa mattina, decine di attivisti ambientali, volontari di varie associazioni e cittadini della Terra dei Fuochi si sono riuniti davanti al Tribunale di Napoli per esigere il sequestro del patrimonio dei fratelli Pellini, imprenditori di Acerra condannati definitivamente negli anni scorsi per disastro ambientale aggravato.

Alcune manifestanti, inclusi genitori che hanno perso i propri figli, si sono simbolicamente legate alle inferriate del tribunale, urlando slogan per la giustizia. Hanno espresso il loro senso di sfiducia, accusando lo Stato di aver restituito milioni agli imprenditori colpevoli anziché proteggere i cittadini.

Il parroco di Caivano, Don Maurizio Patriciello, presente alla manifestazione insieme a esponenti politici, ha manifestato la sua indignazione, sottolineando il valore del patrimonio in questione, pari a 220 milioni di euro, e la sua personale situazione di pericolo, vivendo sotto scorta. Ha chiesto un intervento risoluto da parte di tutti.

Guardando oltre alla situazione locale e alle azioni violente dei clan nella zona di Napoli, ha denunciato l’influenza nefasta della camorra e ha espresso solidarietà alle madri dei bambini morti di tumore. Ha ribadito la sua opposizione allo Stato che sembra favorire la criminalità organizzata.

Alessandro Canavacciuolo, attivista storico di Acerra, uno dei promotori della manifestazione, ha denunciato l’ingiustizia subita dai cittadini coraggiosi che hanno denunciato il disastro ambientale, solo per essere poi abbandonati dalle istituzioni. Ha espresso la fiducia nella parte integra della magistratura, chiedendo un nuovo sequestro dei beni per fermare il disastro ambientale in corso.

La manifestazione è stata un grido di giustizia e solidarietà, rivolto alla magistratura e a coloro che continuano a lottare per la Terra dei Fuochi nonostante le ingiustizie subite.

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