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Attualità

Firenze | Resta in cella un mese per mancanza di tecnico per il braccialetto elettronico

Un detenuto di 28 anni, ambulante marocchino, si trova in attesa di scarcerazione da quasi un mese a Pistoia, ma non può ancora lasciare la cella perché manca il tecnico della compagnia telefonica convenzionata col Ministero della Giustizia che dovrebbe applicargli il braccialetto elettronico anti-stalking.

Quest’uomo era stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Nonostante il giudice abbia deciso di sostituire la misura cautelare con il divieto di avvicinamento alla compagna e alle figlie e il controllo a distanza tramite il braccialetto elettronico, rimane ancora in carcere a causa della mancata installazione del dispositivo.

Il suo difensore, l’avvocato Dario Fiorentino, ha diffidato la società incaricata di installare il dispositivo e intraprenderà azioni legali contro il Ministero della Giustizia per ottenere un risarcimento danni per l’ingiusta detenzione.

Il detenuto lavora nei mercati a Firenze ed è stato arrestato la sera del 6 marzo dai carabinieri in seguito a una lite violenta con la compagna, durante la quale ha picchiato la donna davanti alle loro due figlie. Dopo l’arresto, il giudice ha stabilito il divieto di avvicinamento alla famiglia e il controllo tramite il braccialetto elettronico, ma l’apparecchio non è stato ancora installato a causa dell’assenza del tecnico incaricato.

L’avvocato Fiorentino ha denunciato l’incresciosa situazione, evidenziando il ritardo nell’applicazione del dispositivo nonostante la data sia stata già fissata e sollecitando la compagnia telefonica a fornire una risposta chiara e tempestiva sulla disponibilità del tecnico.

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