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Economia

Savona | Mercato immobiliare stabile, Becchi (Fiaip): “Prevista una crescita anche per un decremento dei tassi di interesse”

«Calano le transazioni ma i prezzi medi di compravendita delle case rimangono piuttosto stabili confermando un mercato solido che potrebbe crescere in concomitanza ad un decremento dei tassi di interesse». E’ quanto emerge dai dati dell’Osservatorio provinciale della Fiaip illustrati dal presidente Fabio Becchi. Una fotografia piuttosto chiara dell’andamento del mercato che mette in rilievo come la provincia di Savona, grazie ad una posizione strategica rispetto a Piemonte e Lombardia, continua ad essere una meta ambita per chi vuole investire nel mattone.

Su tutta la costa della provincia si evidenzia ancora una stabilità di prezzo fatta eccezione per la riviera di Levante che mostra un mercato dinamico confermando l’andamento dei primi mesi del 2023. Per quanto riguarda la media dei prezzi a mq su tutta la costa è di euro 3.500,00/4.000,00  e di circa 1.000 euro nell’entroterra, rimane sempre alta la richiesta per box a posti auto nelle città turistiche della costa.

Ma c’è un altro dato che offre uno spunto di riflessione: all’aumento della richiesta di immobili per la locazione turistica si registra una inflessione notevole nell’offerta di immobili che rispondono all’esigenza abitativa  di tipo residenziale, ad oggi è piuttosto difficile per l’utenza trovare immobili con contratti 4+4 o 3+2, una vera e propria emergenza abitativa che richiederà la creazione di tavoli di lavoro tra associazioni di categoria, Comuni e Provincia al fine di dare una risposta concreta ad una richiesta che spesso non trova riscontro.

Becchi ricorda che «la provincia con il suo caratteristico mare ed i suggestivi borghi medievali unitamente alla posizione strategica rispetto a Piemonte e Lombardia è storicamente considerata un’ambita meta turistica sia per soggiorni lunghi che brevi. Abbiamo assistito ad una forte richiesta che ha determinato la realizzazione di complessi immobiliari che rappresentano tutt’oggi un’importante fonte di investimento, con possibilità per i proprietari di rendite sicure derivanti dal settore delle locazioni brevi. Un aspetto che ha permesso di mantenere quotazioni immobiliari piuttosto elevate e costanti nell’arco degli anni a conferma che l’investimento immobiliare da sempre rappresenta una certezza per i risparmiatori italiani».

Alla luce delle analisi effettuate da Fiaip esiste un interessante dinamismo verso il mercato di prima casa.  «Una situazione – dice a questo proposito Fabio Becchi –  che agevolerebbe la seconda casa che comunque di norma, vede solo una compravendita su tre supportata dalla richiesta del credito».

Entrando nel dettaglio di Savona città emerge che il Centro e le Fornaci sono le zone più ricercate e con quotazioni più alte che possono superare anche i 4.000,00 euro al mq. La media si aggira sui 2.000,00 euro al mq. Lavagnola, Montemoro e Santuario sono zone che invece registrano la maggior contrazione con quotazioni di circa 1.300,00 euro al mq dato connesso anche al fatto che di norma si presentano in cattivo stato conservativo. La zona di Villapiana nella parte più prospiciente il centro risulta piuttosto richiesta poiché offre servizi con prezzi più contenuti rispetto al centro.  Altissima si conferma la richiesta per box a posti auto, i box possono raggiungere valori nell’ordine dei 3.000,00 euro al mq in pieno centro. Nella primissima collina del savonese e tutto l’entroterra della provincia rimane sempre costante la ricerca di soluzioni indipendenti con giardino meta ambita per coloro che desiderano pertinenze esterne senza rinunciare al un accesso agevole al centro cittadino.

«Nel corso dell’anno – conclude Becchi – non si prevedono significativi cambiamenti dei prezzi al mq, ma grazie alla maggior disponibilità degli istituti bancari nella concessione del credito, si verificherà un aumento del numero di transazioni che andrà ad alimentare quella filiera virtuosa legata al settore immobiliare che dà sempre contraddistingue il nostro Paese.

Economia

Buoni postali scaduti: come funziona il rimborso

I Buoni Fruttiferi Postali rappresentano prodotti di investimento italiani emessi da Cassa Depositi e Prestiti, sotto il controllo diretto del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Disponibili sia in formato cartaceo che dematerializzato e senza commissioni, sono accessibili con investimenti a partire da 50 euro.

Se i tuoi Buoni postali sono scaduti, non devi preoccuparti di perderli definitivamente. Seguendo la procedura corretta, è possibile ottenere il rimborso delle somme dovute, pur rispettando alcune condizioni specifiche. È necessario inviare il modulo appropriato a Poste Italiane. È importante notare che per i Buoni emessi dopo il 19 dicembre 2000, Poste Italiane può avvalersi della prescrizione solo se il cliente non ha ricevuto il Foglio Informativo Analitico (FIA).

Per i Buoni emessi prima di questa data, come illustrato da un caso giudiziario del 9 aprile, il cliente ha ottenuto il rimborso della somma investita, degli interessi, oltre alle spese legali e al risarcimento danni. Questo è stato deciso dal giudice di Pace di Oristano, stabilendo che Poste Italiane ha l’obbligo di informare adeguatamente i clienti e fornire loro il FIA al momento della sottoscrizione.

In sintesi, anche se i Buoni postali sono scaduti, è possibile recuperare i propri fondi seguendo le procedure stabilite e assicurandosi di avere ricevuto tutte le informazioni necessarie al momento dell’investimento.

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Economia

Occupazione in Italia a Maggio 2024: Calo Mensile, Crescita Annua

A maggio, l’occupazione in Italia ha registrato un calo dello 0,1% rispetto al mese precedente, corrispondente a una diminuzione di 17.000 unità. Questo calo segue tre mesi consecutivi di crescita nell’occupazione. Tuttavia, confrontando con maggio 2023, il numero di occupati è aumentato del 2,0%, con un incremento di 462.000 unità nel corso dell’anno. Lo ha riportato l’Istat, diffondendo le stime su occupati e disoccupati.

Il tasso di occupazione mensile è sceso al 62,2%. Nel dettaglio, il calo mensile dell’occupazione a maggio ha interessato principalmente i dipendenti a termine, scesi a 2.879.000 unità, e gli autonomi, pari a 5.089.000. Al contrario, i dipendenti permanenti hanno continuato a crescere, raggiungendo 15.986.000 unità.

Complessivamente, il numero degli occupati è stato di 23.954.000, superiore di 462.000 unità rispetto a maggio 2023. Questo incremento è stato trainato dall’aumento di 498.000 dipendenti permanenti e di 42.000 autonomi, nonostante una diminuzione di 77.000 dipendenti a termine.

Analizzando il dato per genere, su base mensile l’occupazione è diminuita per gli uomini (-0,2%, pari a -27.000 unità) e aumentata per le donne (+0,1%, pari a +11.000 unità). Su base annua, la crescita dell’occupazione è stata dell’1,2% per gli uomini (+167.000 unità) e del 3,0% per le donne (+295.000 unità).

Questi dati riflettono una dinamica complessa del mercato del lavoro italiano, con un aumento significativo degli occupati rispetto all’anno precedente nonostante il calo mensile registrato a maggio.

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Economia

Bonus Elettrodomestici 2024: Come Funziona e a Chi Spetta

Il bonus elettrodomestici, introdotto con un disegno di legge attualmente all’esame della Camera dei Deputati, prevede un contributo fino al 30% sulla spesa per l’acquisto di nuovi elettrodomestici di classe energetica non inferiore a:

  • A per lavatrici e lavasciugatrici
  • C per lavastoviglie
  • D per frigoriferi e congelatori

Requisiti:

  • Il bonus è rivolto a tutti i cittadini residenti in Italia.
  • Per le famiglie con ISEE inferiore ai 25.000 euro è previsto un bonus maggiorato.
  • È necessario rottamare un elettrodomestico dello stesso tipo di quello che si intende acquistare.

Importo del bonus:

  • Il bonus massimo è di 100 euro per ogni elettrodomestico.
  • Per le famiglie con ISEE inferiore ai 25.000 euro il bonus massimo è di 200 euro per ogni elettrodomestico.

Come richiedere il bonus:

  • Il bonus verrà erogato sotto forma di sconto sul prezzo di acquisto dell’elettrodomestico presso il rivenditore.
  • Sarà necessario presentare la documentazione che attesta l’acquisto dell’elettrodomestico e la rottamazione di quello vecchio.

Il bonus è previsto per gli acquisti effettuati tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2025.

Le coperture per il bonus sono ancora da definire, con un fondo richiesto di 400 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025.

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