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Economia

Economia | Cresce ancora il carello della spesa

L’Istat ha pubblicato i dati dell’inflazione aggiornati a febbraio 2024. I prezzi nell’ultimo mese sono aumentati dello 0,1% rispetto a quello precedente. Su base annua invece rimane uno 0,8% di aumento dei costi dei beni al consumo e dei servizi. Non si tratta però di una riduzione omogenea su tutti i beni e dei servizi. Da una parte si conferma una forte riduzione, anche se in attenuamento, del prezzo dei beni energetici. Al contrario continuano a crescere gli alimentari non lavorati e lavorati e il cosiddetto “carrello della spesa“.

L’inflazione di fondo, quella che non include gli elementi più volatili, è attorno al 2,4%. Rispetto a gennaio 2024, a febbraio i prezzi sono rimasti sostanzialmente stabili. L’Istat rileva una crescita dello 0,1%, mentre l’inflazione annua rimane attorno allo 0,8%. Un dato confortante per i consumatori ma che, scomposto nelle sue singole componenti, rivela grosse differenze tra diversi beni e servizi.

Il calo è per lo più dovuto dalla continua diminuzione dei prezzi dei beni energetici. Il gas in particolare continua la sua corsa verso il basso, trascinando l’intero segmento al -17,2% per il mercato non regolamentato e al -18,6% di quello regolamentato. Cifre comunque in rallentamento rispetto a gennaio, quando gli stessi beni erano calati di oltre il 20% in entrambi i casi. Quasi tutti in aumento invece i prezzi dei restanti beni e servizi, anche se in rallentamento. Passano da, +7,5% al +4,5% quelli alimentari non lavorati, mentre cala di meno di un punto al 3,8% l’inflazione di quelli lavorati.

Meno marcato il rallentamento dell’aumento dei prezzi dei servizi, con cali sotto il mezzo punto percentuale per trasporti, cultura e cura della persona. Buone notizie quindi per i consumatori, che vedono rientrato il picco inflazionistico che ha caratterizzato il 2022 e il 2023.

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