Connect with us

Tecnologia

Cybersecurity, nasce prima scuola alta formazione “operativa” in Italia

ROMA (ITALPRESS) – Investire su giovani talenti ed eccellenze, garantendo una formazione di qualità con un approccio unico, per creare le professioni del futuro. E’ questa la filosofia di DEAS, che ha presentato la sua Scuola di Alta Formazione sulla sicurezza cibernetica. I corsi, rivolti al personale militare e ai civili, sono validati e certificati dalle Forze Armate. Inoltre, sono trasversali e capaci di rispondere alle esigenze di formazione e addestramento in costante evoluzione. La loro caratteristica comune è il modello: il training operativo. Il frequentatore, infatti, non solo si prepara in ambito teorico e pratico, ma viene anche messo in grado di poter operare da subito, grazie alle attività svolte su problematiche e casistiche reali, gestite insieme a professionisti del settore.
“Il tema cyber a 360 gradi, inteso come warfare, crime, security and resilience è protagonista di uno scenario sempre più complesso di cui ‘la mitigazione dei rischi emergentì non può essere rimandata o evitata. L’unico rimedio è proteggersi e assicurare una adeguata sicurezza informatica – ha spiegato il sottosegretario alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago nel suo intervento -. E’ necessario un approccio proattivo, che si può racchiudere nel termine ‘fare sistemà. Una necessità che deve concretizzarsi per mettere a disposizione dell’Italia il meglio delle tecnologie e delle intelligenze, realizzando strette sinergie tra il settore pubblico e privato in grado di coinvolgere le pubbliche amministrazioni, le università i cittadini e le aziende per far sì che ciascuno di loro si senta parte di un ingranaggio per concorrere al raggiungimento degli obiettivi in tema di sicurezza cibernetica. Quindi investimenti, cultura, consapevolezza e comportamento conseguente sono le chiavi per iniziare un percorso decisamente più appropriato per una sicurezza globale. La formazione come quella che oggi è presentata, è di vitale importanza, per creare esperti di settore di qualità, che possano essere sia vigili che partecipi attivamente alla generazione di una cyber resilienza e che possano a loro volta trasmettere le skills ricevute con l’esperienza maturata nel settore. Questo è l’investimento più importante, quello sulle risorse umane, il bene più prezioso, i cervelli, i cuori pulsanti di uomini e donne della Nostra Difesa – ha concluso Perego -, che sono e saranno sempre il nostro orgoglio”.
Sulla stessa linea il presidente del Ce.S.I e consigliere per le Politiche di Sicurezza e di Contrasto al Terrorismo del ministro della Difesa, Andrea Margelletti, il quale nel suo intervento ha sottolineato che “noi oggi non abbiamo bisogno di soluzioni, abbiamo bisogno di persone. Individui, che sappiano fare il proprio mestiere e, come nelle forze armate dove la tradizione vuol dire conoscenza, spargano questa conoscenza. La conoscenza è consapevolezza. Noi possiamo affrontare i problemi sono se ne comprendiamo il perimetro e soprattutto le dinamiche”. A conferma delle parole di Margelletti, il professor Giuseppe Anastasi, delegato del rettore per la Transizione Digitale e Direttore del CrossLab per la Trasformazione Digitale dell’Università di Pisa con cui DEAS ha sottoscritto una partnership, nel corso del suo intervento ha citato un rapporto Clusit in cui si rileva che “nell’ultimo anno il numero di cyber “attacchi denunciati in Italia è aumentato del 40%, mentre su scala globale dell’11. Negli ultimi 5 anni gli attacchi sono aumentati del 300% contro il 61 su base globale – ha aggiunto -. In Italia c’è una tendenza preoccupante in crescita, che vede il Paese subire il 9,6% di tutti gli attacchi a livello globale”.
“DEAS è al fianco della Difesa e delle istituzioni per la sicurezza del Paese, anche sul versante della formazione – ha aggiunto Stefania Ranzato, amministratore unico dell’azienda -. La Scuola di Alta Formazione è un modello di partnership tra pubblico e privato, che accrescerà le conoscenze e le competenze della Difesa e della Pubblica Amministrazione. La presenza oggi del Sottosegretario Perego di Cremnago, dei vertici militari e dei rappresentanti del mondo accademico ci rendono orgogliosi e confermano che siamo sulla strada giusta, spingendoci allo stesso tempo a fare ancora meglio nel prossimo futuro”.
Hanno partecipato alla presentazione della Scuola di Alta Formazione di DEAS il sottosegretario di Stato alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago; il capo dello Stato Maggiore dell’Esercito, il generale di Corpo d’Armata Pietro Serino; il capo di Stato maggiore della Marina, l’ammiraglio di squadra Enrico Credendino; Andrea Margelletti, presidente del Ce.S.I e consigliere per le politiche di sicurezza e di contrasto al terrorismo del Ministro della Difesa; Marco Macchia, pro-rettore dell’Università di Pisa; Giuseppe Anastasi, delegato del rettore per la transizione digitale e direttore del CrossLab per la trasformazione digitale, Università di Pisa, e l’ammiraglio di squadra Pietro Luciano Ricca, responsabile della Formazione Deas e direttore della Scuola di Alta Formazione.

– Foto ufficio stampa Deas –

(ITALPRESS).

Continua a leggere
Clicca per commentare

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scienza e Salute

La Nomofobia: Il Timore di restare “senza cellulare”

La nomofobia è un fenomeno psicologico crescente che si riferisce alla paura intensa e persistente di rimanere disconnessi dalla rete del cellulare. Il termine, coniato da uno studio britannico, deriva dalla combinazione di “no-mobile” e riflette un’ansia diffusa tra gli utenti di smartphone riguardo alla perdita di connessione.

Cos’è la Nomofobia?

La nomofobia si manifesta quando le persone avvertono angoscia o ansia significativa in seguito a situazioni che comportano la perdita di accesso al cellulare. Questo può avvenire per vari motivi, tra cui:

  • Perdita del Dispositivo: La sensazione di panico che si prova quando si smarrisce il proprio smartphone.
  • Assenza di Copertura di Rete: Il disagio causato dalla mancanza di segnale telefonico.
  • Esaurimento del Credito: L’ansia derivante dal non avere fondi sufficienti per utilizzare il telefono.
  • Batteria Scarica: La preoccupazione quando il telefono si scarica completamente.

Prevalenza e Demografia

Secondo una ricerca condotta da YouGov, circa il 53% degli utenti di smartphone ha manifestato sintomi di nomofobia. La fobia colpisce prevalentemente gli uomini (58%) rispetto alle donne (42%), mostrando come la dipendenza dalla tecnologia possa variare tra i generi.

L’Impatto della Tecnologia sulla Vita Quotidiana

L’ascesa degli smartphone e la loro penetrazione sempre più profonda nella nostra vita quotidiana hanno contribuito all’emergere di questa nuova forma di ansia. La connessione costante e la possibilità di accesso immediato alle informazioni hanno creato una dipendenza che va oltre il semplice uso del dispositivo, influenzando il benessere psicologico di molte persone.

Affrontare la Nomofobia

Per chi soffre di nomofobia, è importante riconoscere il problema e cercare soluzioni. Alcuni approcci utili possono includere:

  • Consapevolezza Digitale: Praticare momenti di disconnessione consapevole per ridurre l’ansia.
  • Gestione delle Emergenze: Tenere a disposizione batterie di riserva e piani per la perdita di segnale.
  • Supporto Psicologico: Rivolgersi a professionisti per trattamenti specifici che aiutano a gestire l’ansia associata alla disconnessione.

La nomofobia è un riflesso di come la tecnologia moderna può influenzare la nostra psiche. Comprendere e affrontare questa ansia è fondamentale per mantenere un equilibrio sano tra vita digitale e reale.

Continua a leggere

Curiosità

Cosa sono le VPN?

Le VPN, o Reti Private Virtuali, sono strumenti che migliorano la sicurezza e la privacy durante la navigazione su Internet. Ecco una panoramica su cosa sono e come funzionano:

Cos’è una VPN?

Una VPN è un servizio che crea una connessione sicura e criptata tra il tuo dispositivo e un server VPN. Questo server funge da intermediario tra te e Internet, instradando il tuo traffico web attraverso di esso.

Come Funziona una VPN?

  1. Criptografia: Quando ti connetti a una VPN, i tuoi dati vengono criptati. Questo significa che le informazioni che trasmetti, come le tue abitudini di navigazione e le tue comunicazioni, sono protette da occhi indiscreti.
  2. Tunnel Virtuale: La VPN crea un “tunnel” virtuale tra il tuo dispositivo e il server VPN. Questo tunnel è sicuro e impedisce a terze parti di intercettare o leggere i dati che trasmetti.
  3. Indirizzo IP: Una VPN nasconde il tuo indirizzo IP reale e lo sostituisce con quello del server VPN. Questo rende più difficile per i siti web e i servizi online tracciare la tua posizione reale e le tue attività.
  4. Server VPN: I server VPN si trovano in diverse località nel mondo. Connettendoti a un server in un paese specifico, puoi sembrare che stai navigando da quel luogo. Questo è utile per accedere a contenuti o servizi disponibili solo in determinate aree geografiche.

Vantaggi delle VPN

  • Sicurezza Aumentata: Protegge i tuoi dati da hacker, soprattutto quando usi reti Wi-Fi pubbliche.
  • Privacy: Nasconde il tuo indirizzo IP e le tue attività di navigazione da provider di servizi Internet (ISP) e altri tracker.
  • Accesso ai Contenuti: Permette di accedere a contenuti e servizi che potrebbero essere bloccati o limitati nella tua regione.
  • Sicurezza per il Lavoro Remoto: Permette una connessione sicura ai server aziendali per lavorare da remoto.

Limiti delle VPN

  • Velocità: L’uso di una VPN può rallentare la tua connessione Internet a causa della crittografia e del routing attraverso server esterni.
  • Costo: Molti servizi VPN richiedono un abbonamento a pagamento. Ci sono anche opzioni gratuite, ma spesso hanno limitazioni o compromessi sulla sicurezza.
  • Non è una Panacea: Anche con una VPN, è importante continuare a praticare buone abitudini di sicurezza online, come l’uso di password forti e l’aggiornamento regolare del software.

In sintesi, una VPN è uno strumento utile per migliorare la sicurezza e la privacy online, e può essere particolarmente vantaggioso per chi utilizza spesso reti Wi-Fi pubbliche o per chi desidera accedere a contenuti geograficamente limitati.

Continua a leggere

Tecnologia

La Spagna contro il Telemarketing: una proposta per vietare i contratti telefonici

Il telemarketing invasivo è un problema che affligge molti consumatori in tutta Europa, Italia inclusa. Spesso, le telefonate moleste dei call center non si limitano a offrire prodotti o servizi, ma procedono anche all’attivazione di contratti non richiesti. Una nuova proposta dalla Spagna potrebbe cambiare radicalmente il panorama del telemarketing, cercando di mettere fine a queste pratiche attraverso un divieto radicale.

La proposta spagnola, ancora in fase di discussione e non approvata, prevede il divieto totale di stipulare contratti telefonicamente. Questo approccio mira a evitare le trappole e i raggiri che molti utenti, tanto in Spagna quanto in Italia, hanno dovuto affrontare. Ma può una misura del genere realmente risolvere il problema?

Normativa Italiana: Contratti Telefonici Senza Firma

In Italia, la legge consente la stipula di contratti telefonici senza la necessità di una firma fisica, regolata dal Codice del Consumo. Questa normativa, introdotta con il decreto legislativo 206/2005, è pensata per facilitare la sottoscrizione di contratti in situazioni di urgenza o impossibilità fisica. Tuttavia, il sistema ha mostrato delle lacune, e alcuni call center hanno approfittato della situazione per attivare servizi non richiesti.

Il Codice del Consumo richiede che il consumatore riceva tutte le informazioni necessarie sul contratto, anche telefonicamente. Tuttavia, spesso, le informazioni sono incomplete o mal presentate, e i call center usano registrazioni vocali per simulare un consenso che in realtà non è stato esplicitamente fornito. Il contratto diventa vincolante solo se confermato su un supporto durevole e con il consenso scritto del consumatore.

La Proposta della Spagna: Pro e Contro

La proposta spagnola, sebbene ancora in fase di valutazione, mira a eliminare i contratti stipulati telefonicamente, richiedendo che tutte le sottoscrizioni avvengano fisicamente in un punto vendita. Questa misura potrebbe avere diversi effetti:

Vantaggi:

Maggiore Sicurezza Giuridica: La necessità di una firma fisica ridurrebbe il rischio di contenziosi e frodi, poiché i contratti firmati a mano sono più difficili da falsificare.
Riduzione delle Truffe: Eliminando le registrazioni telefoniche come prova di consenso, si potrebbe diminuire l’incidenza di truffe e attivazioni non autorizzate.

Svantaggi:

Aumento della Burocrazia: La necessità di recarsi fisicamente in un negozio potrebbe incrementare i costi e i tempi di gestione, influenzando negativamente l’efficienza del processo.
Meno Flessibilità per i Consumatori: Alcuni consumatori apprezzano la comodità dei contratti telefonici o online. L’obbligo di incontrarsi di persona potrebbe risultare scomodo e potrebbe aumentare i costi dei servizi.
Impatto sui Costi: L’aumento dei costi per la gestione della documentazione fisica e la formazione del personale potrebbe ricadere sui consumatori, aumentando le fatture mensili.

In conclusione, mentre la proposta spagnola potrebbe rappresentare un passo avanti nella protezione dei consumatori, potrebbe anche comportare significativi svantaggi in termini di efficienza e flessibilità. L’adozione di misure simili richiederà un bilanciamento attento tra protezione dei consumatori e mantenimento della praticità e dell’efficienza nel mercato.

Continua a leggere

DI TENDENZA

Riproduzione Riservata - Copyright © Gruppo ADN Italia srl - P.Iva 02265930798 - redazione@adn24.it - PRIVACY