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Calabria

Messina | Trasportava 600mila euro in contanti, denunciato un calabrese – VIDEO


Nel quadro di un piano di controlli finalizzato alla repressione dei traffici illeciti, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina hanno colto in flagrante un cittadino di origini calabresi mentre trasportava una considerevole somma di denaro contante di provenienza illecita. Durante i consueti controlli su veicoli e persone in transito nello stretto, il Gruppo di Messina ha fermato un veicolo proveniente da Palermo e diretto a Villa San Giovanni presso gli imbarcaderi privati. L’atteggiamento insolitamente agitato del conducente ha suscitato sospetti tra le Fiamme Gialle, che hanno deciso di approfondire il controllo con l’ausilio di un’unità cinofila.

La scoperta inaspettata è avvenuta grazie al fiuto incredibile di Haidy, un “cash dog” appositamente addestrato per rilevare la presenza di valuta. I finanzieri hanno rinvenuto una cospicua somma di denaro contante nascosta all’interno di un borsone nel vano bagagli dell’auto. Le banconote, di tagli vari tra 5 e 200 euro, erano avvolte con pellicola trasparente e nastro adesivo da imballaggio, per un totale di circa 600.000,00 euro.

Dai primi accertamenti, il conducente è emerso come membro di un nucleo familiare beneficiario del Reddito di Cittadinanza, senza occupazione e senza fonti di sostentamento. Poiché non è stato in grado di giustificare in modo esaustivo il possesso di una somma così consistente, le banconote sono state sequestrate e il soggetto è stato deferito a piede libero alla Procura della Repubblica di Messina per i reati di riciclaggio e ricettazione, mantenendo la presunzione di innocenza fino a un completo accertamento delle responsabilità.

Il fenomeno dei “cash-courier” rimane diffuso su tutto il territorio nazionale, e la Guardia di Finanza, con la collaborazione preziosa delle unità cinofile addestrate al rilevamento della valuta, sta concentrando i propri sforzi nel contrastare le organizzazioni criminali dedite al reimpiego dei proventi illeciti, contaminando così l’economia legale.

Calabria

Reggio Calabria | Bottiglia di benzina lasciata come messaggio intimidatorio all’ingresso di un esercizio commerciale

Una bottiglia di benzina è stata trovata all’ingresso di un ristorante nella zona di Spirito Santo a Reggio Calabria, in quello che sembra essere un atto intimidatorio. Il titolare dell’esercizio, Tommaso Marzullo, ha scoperto il messaggio minaccioso, che appare collegato a Davide Bilardi, un nuovo collaboratore di giustizia. La rosticceria, che si appresta ad aprire, si trova vicino agli uffici delle forze dell’ordine.

Gli agenti delle Volanti e della Scientifica sono intervenuti sul posto per raccogliere prove e hanno sequestrato la bottiglia. La squadra mobile ha già avviato indagini e ha informato la Direzione distrettuale antimafia, poiché l’area è controllata dalla cosca Libri, che sta vivendo momenti di tensione a seguito delle dichiarazioni di Bilardi.

Il collaboratore di giustizia ha già menzionato la rosticceria nei suoi verbali, sottolineando un episodio in cui un esponente della cosca si era presentato lamentando di non essere stato avvisato dell’apertura dell’attività commerciale. Questo potrebbe ora essere interpretato come un avvertimento o una ritorsione da parte della cosca nei confronti di Bilardi, che ha scelto di collaborare con le autorità. Le indagini continuano per chiarire la natura di questo gesto intimidatorio e il suo possibile significato per la comunità locale e per le dinamiche mafiose in atto.

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Calabria

Procura di Castrovillari | Bergamini, il calciatore del Cosenza morto nel 1989, chiesti 23 anni di reclusione per l’ex fidanzata

I pubblici ministeri della Procura di Castrovillari hanno chiesto una condanna a 23 anni di reclusione per Isabella Internò, l’ex fidanzata di Donato Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza tragicamente scomparso il 18 novembre 1989 lungo la statale 106 a Roseto Capo Spulico. La donna è accusata di omicidio volontario in concorso con ignoti e il caso è attualmente sotto esame presso la Corte d’Assise di Cosenza.

La richiesta di condanna è stata presentata dal pm Luca Primicerio, supportato dal procuratore di Castrovillari, Alessandro D’Alessio, al termine di una requisitoria che ha avuto inizio ieri. È importante notare che Isabella Internò non era presente in aula durante la formulazione della richiesta. La vicenda, avvolta da un lungo mistero e controversie, continua a suscitare grande interesse e attenzione da parte dell’opinione pubblica e dei media.

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Calabria

Cutro (KR) | Accusato di aggressione sessuale era ricercato in Inghilterra, arrestato iracheno

Un cittadino iracheno di 49 anni, residente a Cutro, è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Crotone, poiché ricercato a livello internazionale per reati di aggressione e violenza sessuale. Le accuse risalgono a episodi avvenuti nel 2018 e nel 2019 in Inghilterra, in particolare a Liverpool e Loughborough, dove l’uomo sarebbe stato responsabile di aggressioni nei confronti di due donne.

La cattura è avvenuta a seguito di una segnalazione da parte del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha attivato le indagini necessarie. Grazie a un’attenta attività investigativa, gli agenti sono riusciti a rintracciare l’individuo, che aveva recentemente fatto ingresso in Italia viaggiando in autobus. L’arresto rappresenta un’importante operazione per la sicurezza e il contrasto alla criminalità internazionale, dimostrando l’efficacia della cooperazione tra le forze di polizia nazionali e internazionali.

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