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Calabria

Vibo Valentia | Detenuti con smartphone nel carcere.

Grazie a un’operazione brillante condotta dalla Polizia penitenziaria, sono stati rinvenuti dieci cellulari all’interno del carcere di Vibo Valentia, dispositivi che erano illegalmente in possesso dei detenuti detenuti nelle sezioni del circuito ad alta sicurezza. Questa scoperta è stata annunciata dal segretario generale della Uilpa Polizia penitenziaria, Gennarino De Fazio, in una dichiarazione.

“La portata del ritrovamento, oltre a mettere in luce ancora una volta le eccezionali capacità di intelligence e di intervento operativo della Polizia penitenziaria,” ha aggiunto De Fazio, “mette in evidenza le carenze strutturali dell’organizzazione carceraria e del circuito ad alta sicurezza. Inoltre, come conseguenza indiretta, porta a un eccessivo ricorso al regime del 41 bis. La professionalità e l’ingegno della Polizia penitenziaria contribuiscono sicuramente a tamponare le numerose falle del sistema, ma resta il fatto che telefoni cellulari, smartphone, sostanze stupefacenti, a volte armi e, in generale, oggetti non autorizzati, riescono a penetrare con troppa facilità all’interno delle carceri, che troppo spesso diventano luoghi di spaccio e centri di gestione di attività criminali. E’ evidente che la repressione, sia in termini di qualità che di quantità, non è sufficiente. E’ necessaria un’efficace azione preventiva. Per realizzarla, è inevitabile potenziare gli organici della Polizia penitenziaria, rispetto al reale fabbisogno di 18 mila unità a livello nazionale e 118 a Vibo Valentia, e migliorare l’uso delle tecnologie e delle strumentazioni al fine di rendere i controlli più diffusi ed efficaci e impedire l’introduzione fraudolenta di merci e oggetti, anche tramite droni.”

De Fazio ha proseguito dicendo: “Rinnoviamo il nostro auspicio che il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il Governo Meloni, riconoscano concretamente l’urgenza persistente e adottino un decreto sulle carceri che preveda assunzioni straordinarie con procedure accelerare e, contemporaneamente, promuovano riforme strutturali complete e articolate.”

Attualità

Reggio Calabria | Il “Tito Minniti” è l’aeroporto che cresce di più in Italia e chiuderà il 2024 con un +115%

Il 2024 si è rivelato un anno positivo per gli aeroporti della Calabria, con un aumento significativo del numero di passeggeri. I dati recentemente rilasciati mostrano un incremento dell’8,5%, con i volumi di traffico che sono passati da 3,3 milioni a 3,639 milioni. Questo risultato è stato evidenziato dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che ha sottolineato il potenziale di sviluppo del sistema aeroportuale calabrese.

In particolare, l’aeroporto di Reggio Calabria, noto come “Tito Minniti”, ha registrato una crescita straordinaria. Si prevede che alla fine dell’anno il numero di passeggeri raggiunga i 640.000, segnando un impressionante +115% rispetto al 2023. Anche Crotone ha contribuito a questo trend positivo, con un incremento del 48,1%, portando il totale dei passeggeri a oltre 314.000.

Occhiuto ha messo in evidenza che tali risultati sono frutto di accordi strategici con compagnie aeree, come Ryanair, che ha deciso di ampliare le proprie operazioni in Calabria. Queste iniziative non solo mirano a rendere gli scali calabresi più competitivi, ma hanno anche l’obiettivo di attrarre un numero maggiore di turisti, riconoscendo la Calabria come una meta di rilevanza turistica.

Un aspetto significativo di questa crescita è rappresentato dall’aumento dei collegamenti intermodali, che favoriscono l’integrazione tra i diversi mezzi di trasporto e stimolano il turismo tra le regioni vicine, come la Sicilia. Il progetto di creare un’area integrata dello Stretto sta prendendo forma, con il “Tito Minniti” come punto di riferimento aereo, facilitando l’accesso per i viaggiatori provenienti dalla Sicilia.

In sintesi, i dati positivi sul traffico passeggeri evidenziano non solo un recupero post-pandemia, ma anche il potenziale della Calabria come hub turistico. La crescita degli aeroporti calabresi rappresenta un passo importante verso lo sviluppo economico della regione, con l’obiettivo di consolidare il turismo come uno dei principali motori di crescita.

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Calabria

Bagnara Calabra | Allacci abusivi alla rete pubblica, 4 denunce

Un’operazione congiunta tra i carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra e il personale dell’Enel ha portato alla denuncia di quattro residenti della località Solano per aver effettuato allacci abusivi alla rete elettrica. Queste manovre illecite permettevano loro di alimentare le proprie abitazioni senza pagare per il servizio.

Inoltre, durante le verifiche, è emerso che un commerciante locale, titolare di un panificio, stava utilizzando un bypass per alimentare la sua attività, causando un danno economico significativo alla società fornitrice di energia. Il valore del danno è stato stimato attorno ai 100mila euro.

L’arresto del panificatore è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria. Tutti gli indagati, oltre ad affrontare le conseguenze penali per furto aggravato, dovranno anche risarcire il consumo elettrico stimato.

Questo episodio evidenzia l’importanza della vigilanza nel settore energetico e le misure necessarie per contrastare comportamenti fraudolenti che danneggiano non solo le aziende ma anche i cittadini che rispettano le norme.

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Calabria

Corigliano Rossano (CS) | Maltrattamenti in famiglia, offese alla moglie e costrizione a lasciare il posto di lavoro, arrestato

Un episodio inquietante si è concluso con l’arresto di un uomo di 40 anni, ritenuto responsabile di maltrattamenti nei confronti della sua compagna. L’operazione, condotta dai carabinieri della Stazione di Corigliano Scalo in collaborazione con il Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, ha visto il coinvolgimento della Procura della Repubblica di Castrovillari.

Le indagini hanno rivelato un quadro drammatico: la vittima, una giovane madre, ha vissuto per lungo tempo sotto un regime di vessazioni sistematiche. Le umiliazioni subite si sono manifestate in comportamenti aggressivi e denigratori, volti a minare la sua autostima e a creare una forte dipendenza economica. La situazione è degenerata fino a spingerla a chiedere aiuto, determinata a liberarsi da una condizione insostenibile per sé e per i suoi figli.

Grazie alla collaborazione tra le forze dell’ordine e il supporto della Procura, è stata predisposta una misura cautelare in carcere per l’arrestato. Questa decisione è stata presa per prevenire ulteriori atti di violenza e garantire la sicurezza della donna e dei suoi bambini, che ora si trovano in una comunità protetta, lontani da ogni pericolo.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha accolto le richieste della Procura, emettendo un’ordinanza di custodia cautelare, e l’uomo è stato trasferito nel carcere di Castrovillari. Questo intervento sottolinea l’importanza della tutela delle vittime di violenza domestica e il ruolo cruciale delle istituzioni nel combattere tali fenomeni.

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