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Calabria

Messina | Operazione antidroga sullo Stretto, 9 gli arresti 

Nell’ambito di un’operazione antidroga nello Stretto di Messina, i carabinieri della Compagnia di Messina Centro hanno effettuato nove arresti, smantellando un’ampia rete operativa tra le due sponde. L’ordinanza del giudice, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia (Dda), ha determinato quattro misure di custodia in carcere e cinque agli arresti domiciliari per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, nonché per detenzione e spaccio di droga. L’operazione “Penelope”, che ha coperto il periodo da novembre 2020 a settembre 2021, ha rivelato l’esistenza di un gruppo criminale attivo a Messina, specializzato nella distribuzione di grandi quantità di marijuana e cocaina provenienti da Catania e dalla Calabria. Le donne all’interno del gruppo avrebbero avuto ruoli logistici cruciali nel reperimento, trasporto e finanziamento del traffico di droga, con le dosi di stupefacente denominate internamente come “profumo”.

Gli inquirenti hanno individuato i promotori e organizzatori del traffico, nonché coloro responsabili della detenzione, vendita e gestione contabile della droga. La base operativa è stata localizzata in un appartamento di uno degli indagati, già sotto arresti domiciliari per altri reati, nella località di “Ritiro” a Messina. Questo luogo non solo serviva come centro strategico per la pianificazione delle operazioni, ma anche come deposito per le sostanze stupefacenti, incluso durante momenti di crisi causati dagli arresti dei complici.

In precedenza, durante le indagini, i carabinieri avevano arrestato altre sei persone in flagranza di reato e sequestrato complessivamente otto chili di cocaina e marijuana.

Ecco i dettagli degli arrestati:

In carcere:

  • Luca Davide Papa, nato a Napoli l’11 novembre 1981
  • Fabio Robert, nato a Messina il 18 aprile 1983
  • Domenico Arigò, nato a Messina il 26 febbraio 1969
  • Benedetto Mesiti, nato a Messina il 15 gennaio 1978

Ai domiciliari:

  • Sabrina Sciuto, nata a Messina il 18 aprile 1982
  • Antonina De Marco, nata a Messina il 17 ottobre 1987
  • Maria Militello, nata a Messina il 15 novembre 1974
  • Michele Saja, nato a Messina il 29 dicembre 1988
  • “Kol” Arjan Arapi, nato in Albania il 14 ottobre 1986

Calabria

Reggio Calabria | Bottiglia di benzina lasciata come messaggio intimidatorio all’ingresso di un esercizio commerciale

Una bottiglia di benzina è stata trovata all’ingresso di un ristorante nella zona di Spirito Santo a Reggio Calabria, in quello che sembra essere un atto intimidatorio. Il titolare dell’esercizio, Tommaso Marzullo, ha scoperto il messaggio minaccioso, che appare collegato a Davide Bilardi, un nuovo collaboratore di giustizia. La rosticceria, che si appresta ad aprire, si trova vicino agli uffici delle forze dell’ordine.

Gli agenti delle Volanti e della Scientifica sono intervenuti sul posto per raccogliere prove e hanno sequestrato la bottiglia. La squadra mobile ha già avviato indagini e ha informato la Direzione distrettuale antimafia, poiché l’area è controllata dalla cosca Libri, che sta vivendo momenti di tensione a seguito delle dichiarazioni di Bilardi.

Il collaboratore di giustizia ha già menzionato la rosticceria nei suoi verbali, sottolineando un episodio in cui un esponente della cosca si era presentato lamentando di non essere stato avvisato dell’apertura dell’attività commerciale. Questo potrebbe ora essere interpretato come un avvertimento o una ritorsione da parte della cosca nei confronti di Bilardi, che ha scelto di collaborare con le autorità. Le indagini continuano per chiarire la natura di questo gesto intimidatorio e il suo possibile significato per la comunità locale e per le dinamiche mafiose in atto.

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Calabria

Procura di Castrovillari | Bergamini, il calciatore del Cosenza morto nel 1989, chiesti 23 anni di reclusione per l’ex fidanzata

I pubblici ministeri della Procura di Castrovillari hanno chiesto una condanna a 23 anni di reclusione per Isabella Internò, l’ex fidanzata di Donato Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza tragicamente scomparso il 18 novembre 1989 lungo la statale 106 a Roseto Capo Spulico. La donna è accusata di omicidio volontario in concorso con ignoti e il caso è attualmente sotto esame presso la Corte d’Assise di Cosenza.

La richiesta di condanna è stata presentata dal pm Luca Primicerio, supportato dal procuratore di Castrovillari, Alessandro D’Alessio, al termine di una requisitoria che ha avuto inizio ieri. È importante notare che Isabella Internò non era presente in aula durante la formulazione della richiesta. La vicenda, avvolta da un lungo mistero e controversie, continua a suscitare grande interesse e attenzione da parte dell’opinione pubblica e dei media.

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Calabria

Cutro (KR) | Accusato di aggressione sessuale era ricercato in Inghilterra, arrestato iracheno

Un cittadino iracheno di 49 anni, residente a Cutro, è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Crotone, poiché ricercato a livello internazionale per reati di aggressione e violenza sessuale. Le accuse risalgono a episodi avvenuti nel 2018 e nel 2019 in Inghilterra, in particolare a Liverpool e Loughborough, dove l’uomo sarebbe stato responsabile di aggressioni nei confronti di due donne.

La cattura è avvenuta a seguito di una segnalazione da parte del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha attivato le indagini necessarie. Grazie a un’attenta attività investigativa, gli agenti sono riusciti a rintracciare l’individuo, che aveva recentemente fatto ingresso in Italia viaggiando in autobus. L’arresto rappresenta un’importante operazione per la sicurezza e il contrasto alla criminalità internazionale, dimostrando l’efficacia della cooperazione tra le forze di polizia nazionali e internazionali.

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