Il caso che ha coinvolto il cantautore Antonello Venditti ha sollevato una significativa polemica. Durante un concerto a Barletta, Venditti ha offeso una giovane donna con disabilità dopo che, involontariamente, l’aveva interrotto mentre raccontava un aneddoto sul palco. L’incidente ha portato a una dura reazione da parte di Asia Maraucci, presidente dell’associazione “La Battaglia di Andrea”, che rappresenta le persone con disabilità.

Maraucci ha sottolineato che il peso delle parole di Venditti è particolarmente significativo, considerato il suo status come uno dei cantautori più noti in Italia. La presidente ha criticato la mancanza di sensibilità dell’artista, notando che, sebbene un errore possa capitare, la perseveranza nel comportamento offensivo è inaccettabile.

Durante il concerto, Venditti aveva subito ricevuto chiarimenti riguardo alla disabilità della ragazza, ma ha continuato con commenti che sono stati percepiti come insensibili. Successivamente, il cantautore ha cercato di rettificare la situazione con un video sulla sua pagina social, che poi è stato rimosso. In quel video, Venditti ha affermato di non aver compreso la situazione inizialmente, ma la spiegazione successiva non è stata ritenuta sufficiente da Maraucci e da altri rappresentanti della comunità disabile.

Maraucci ha criticato la gestione tardiva della questione, sostenendo che sarebbe stato più appropriato ammettere l’errore immediatamente piuttosto che tentare una correzione successiva. Nonostante il disguido, ha confermato che l’associazione continuerà ad ascoltare la musica di Venditti, sottolineando che la comunità disabile appartiene a un mondo di persone che, sebbene serie, non strumentalizzano le situazioni.

Il caso mette in luce la necessità di maggiore sensibilità e rispetto nei confronti delle persone con disabilità, soprattutto da parte di figure pubbliche di grande rilievo.

Ieri, Cristian Tarantino, 36 anni, noto per il suo presunto legame con la Sacra Corona Unita, ha ricevuto una nuova ordinanza di custodia cautelare mentre si trovava in carcere. Secondo le accuse, Tarantino avrebbe continuato a dirigere operazioni intimidatorie anche dalla cella, avvalendosi di un computer nascosto per impartire ordini a suoi complici. Il gip del tribunale di Lecce ha emesso il provvedimento su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Lecce.

Oltre a Tarantino, l’ordinanza riguarda altri quattro individui: Omar De Simone (29 anni), Carmine Antonio Felini (21 anni), Daniele Poso (38 anni) e Antonio De Michele (26 anni). Tutti sono accusati di far parte di un’associazione mafiosa armata e di essere coinvolti in reati gravi come tentata estorsione, porto e detenzione illegali di armi da fuoco e danneggiamenti con esplosivi.

Le indagini, condotte dai carabinieri, hanno rivelato una serie di atti intimidatori verificatisi tra ottobre 2022 e le settimane recenti a San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi. Il 22 luglio scorso, erano già stati arrestati De Simone, Felini, Poso e De Michele con un decreto di fermo, confermato successivamente.

Il gip del tribunale di Lecce, accogliendo la richiesta della DDA, ha deciso di estendere la misura cautelare in carcere anche a Tarantino. La DDA sottolinea come Tarantino sia gravemente indiziato di essere il capo e promotore dell’associazione mafiosa, con precedenti legami con il noto affiliato Raffaele Renna, e accusato di essere il mandante di gravi episodi di danneggiamento con esplosivo ed estorsione.

Questo nuovo sviluppo sottolinea l’intensificazione degli sforzi delle forze dell’ordine e della magistratura per contrastare le organizzazioni mafiose e le loro attività illecite. L’operazione riflette la determinazione a smantellare le reti di criminalità organizzata e a garantire che i responsabili di gravi reati affrontino le conseguenze delle loro azioni, anche quando tentano di continuare le loro operazioni dietro le sbarre.

Durante il concerto di Max Pezzali allo Stadio San Nicola di Bari, la Polizia Locale ha sequestrato 310 gadget e inflitto una multa da 5mila euro a un venditore privo di autorizzazione amministrativa. Inoltre, sono state comminate sanzioni a tre parcheggiatori abusivi.

Le operazioni hanno coinvolto 50 agenti impegnati nei servizi di viabilità, polizia giudiziaria e annona-amministrativa, assicurando il regolare afflusso e deflusso del pubblico.

Migliaia di persone hanno partecipato all’evento, vivendo un’altra notte magica dopo i quattro giorni di concerto di Vasco Rossi.

Nel contrasto all’abusivismo commerciale, sono stati sequestrati 160 gadget tra sciarpe, cappellini, sacche e magliette, oltre a 150 gadget abbandonati da due persone che si sono date alla fuga.