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Calabria

Morte Giuseppe Cosentino, due medici rinviati a giudizio per falso

Il gup di Reggio Calabria Antonino Foti ha deciso di rinviare a giudizio due medici della casa di cura “Villa Caminiti”: il chirurgo Antonio Diomede Trimarchi, 66 anni, e il medico di guardia Luca Messina, 47 anni. Entrambi sono accusati di falsificazione in relazione alla morte dell’imprenditore ed ex presidente del Catanzaro calcio, Giuseppe Cosentino, avvenuta il 13 luglio 2020. Trimarchi e Messina, insieme all’anestesista Maurizio Pescione, 73 anni, e al cardiologo Domenico Antonio Foti, 66 anni, sono già imputati nel primo processo per omicidio colposo presso il Tribunale di Reggio Calabria. Cosentino aveva subito un intervento chirurgico presso la clinica “Villa Caminiti” di Villa San Giovanni; successivamente, a causa del peggioramento delle sue condizioni, era stato trasferito prima all’ospedale di Polistena e poi nel reparto di rianimazione dell’Azienda ospedaliera “Mater Domini” di Catanzaro, dove è deceduto.

Questo secondo procedimento penale è derivato dalla fase successiva dell’indagine, condotta dalla Procura guidata da Giovanni Bombardieri, che avrebbe rilevato irregolarità nella documentazione relativa all’intervento chirurgico di Cosentino. Trimarchi è inoltre accusato di aver falsificato la firma di Cosentino sul consenso informato. La prima udienza dei due medici è fissata per il 20 febbraio davanti al Tribunale, in composizione monocratica.

Calabria

Reggio Calabria | Bottiglia di benzina lasciata come messaggio intimidatorio all’ingresso di un esercizio commerciale

Una bottiglia di benzina è stata trovata all’ingresso di un ristorante nella zona di Spirito Santo a Reggio Calabria, in quello che sembra essere un atto intimidatorio. Il titolare dell’esercizio, Tommaso Marzullo, ha scoperto il messaggio minaccioso, che appare collegato a Davide Bilardi, un nuovo collaboratore di giustizia. La rosticceria, che si appresta ad aprire, si trova vicino agli uffici delle forze dell’ordine.

Gli agenti delle Volanti e della Scientifica sono intervenuti sul posto per raccogliere prove e hanno sequestrato la bottiglia. La squadra mobile ha già avviato indagini e ha informato la Direzione distrettuale antimafia, poiché l’area è controllata dalla cosca Libri, che sta vivendo momenti di tensione a seguito delle dichiarazioni di Bilardi.

Il collaboratore di giustizia ha già menzionato la rosticceria nei suoi verbali, sottolineando un episodio in cui un esponente della cosca si era presentato lamentando di non essere stato avvisato dell’apertura dell’attività commerciale. Questo potrebbe ora essere interpretato come un avvertimento o una ritorsione da parte della cosca nei confronti di Bilardi, che ha scelto di collaborare con le autorità. Le indagini continuano per chiarire la natura di questo gesto intimidatorio e il suo possibile significato per la comunità locale e per le dinamiche mafiose in atto.

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Calabria

Procura di Castrovillari | Bergamini, il calciatore del Cosenza morto nel 1989, chiesti 23 anni di reclusione per l’ex fidanzata

I pubblici ministeri della Procura di Castrovillari hanno chiesto una condanna a 23 anni di reclusione per Isabella Internò, l’ex fidanzata di Donato Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza tragicamente scomparso il 18 novembre 1989 lungo la statale 106 a Roseto Capo Spulico. La donna è accusata di omicidio volontario in concorso con ignoti e il caso è attualmente sotto esame presso la Corte d’Assise di Cosenza.

La richiesta di condanna è stata presentata dal pm Luca Primicerio, supportato dal procuratore di Castrovillari, Alessandro D’Alessio, al termine di una requisitoria che ha avuto inizio ieri. È importante notare che Isabella Internò non era presente in aula durante la formulazione della richiesta. La vicenda, avvolta da un lungo mistero e controversie, continua a suscitare grande interesse e attenzione da parte dell’opinione pubblica e dei media.

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Calabria

Cutro (KR) | Accusato di aggressione sessuale era ricercato in Inghilterra, arrestato iracheno

Un cittadino iracheno di 49 anni, residente a Cutro, è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Crotone, poiché ricercato a livello internazionale per reati di aggressione e violenza sessuale. Le accuse risalgono a episodi avvenuti nel 2018 e nel 2019 in Inghilterra, in particolare a Liverpool e Loughborough, dove l’uomo sarebbe stato responsabile di aggressioni nei confronti di due donne.

La cattura è avvenuta a seguito di una segnalazione da parte del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha attivato le indagini necessarie. Grazie a un’attenta attività investigativa, gli agenti sono riusciti a rintracciare l’individuo, che aveva recentemente fatto ingresso in Italia viaggiando in autobus. L’arresto rappresenta un’importante operazione per la sicurezza e il contrasto alla criminalità internazionale, dimostrando l’efficacia della cooperazione tra le forze di polizia nazionali e internazionali.

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