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Calabria

Reggio Calabria | 40 gli indagati davanti al Gup per i concorsi pilotati alla Mediterranea TUTTI I NOMI


Principalmente i rettori, ma non solo loro, sono coinvolti nell’operazione “Magnifica” condotta dalla Guardia di Finanza, che ha portato all’indagine di circa quaranta figure di spicco dell’Università “Mediterranea”. Tra gli indagati ci sono il pro rettore, il direttore generale, i direttori dei dipartimenti, oltre a docenti, responsabili delle procedure concorsuali e dell’ufficio tecnico. L’indagine ha rivelato presunti concorsi truccati per l’assegnazione di cattedre, a scapito di candidati più qualificati, e l’abuso delle carte di credito dell’Ateneo per spese personali non legate all’istituzione.

I quaranta indagati compariranno davanti al Gup Irene Giani nell’Aula bunker di Reggio il 2 luglio, con l’accusa supportata dal Pubblico Ministero Flavia Maria Luisa Modica. Secondo le indagini della Guardia di Finanza, il periodo delle contestazioni va dal 2014 all’aprile 2022. La Procura considera l’associazione per delinquere il reato principale, coinvolgendo dieci indagati, poiché, secondo l’accusa, si sono associati per commettere molteplici crimini contro la pubblica amministrazione e contro la fede pubblica nella gestione dell’Università Mediterranea e dei suoi dipartimenti.

Nomi indagati:

Giuliana Renata Albanese, Roma, 1957
Ottavio Salvatore Amaro, Melicucco, 1959
Giuseppe Bombino, Reggio, 1971
Pasquale Catanoso, Reggio, 1953
Antonio Condello, Taurianova, 1973
Zaira Data, Catania, 1949
Alberto De Capua, Reggio, 1964
Claudio Roberto M. De Capua, Reggio, 1961
Lidia Errante, Reggio, 1989
Philipp Fabbio, Conegliano (tv), 1976
Massimiliano Ferrara, Reggio, 1972
Gaetano Ginex, Palermo, 1953
Giovanni Gulisano, Pedara (Ct), 1959
Demetrio Maltese, Reggio, 1988
Francesco Manganaro, Reggio, 1959
Chiara Manti, Reggio, 1991
Domenico Manti, Reggio, 1955
Antonino Mazza Laboccetta, Reggio, 1972
Martino Milardi, Reggio, 1962
Francesco Carlo Morabito, Villa San Giovanni, 1959
Maria Francesca Morabito, Reggio, 1967
Gianfranco Neri, Velletri (Roma), 1952
Emilia Adele Panuccio, Reggio, 1988
Giuseppe Pellitteri, Agrigento, 1954
Antonello Russo, Messina, 1972
Rosario Maria Valerio Russo, Salerno, 1956
Francesca Sabatini, Roma, 1994
Giovanni Saladino, Melito, 1963
Adolfo Santini, Catania, 1955
Leonardo Schena, Monopoli (Ba), 1971
Andrea Sciascia, Palermo, 1962
Vincenzo Tamburino, Catania, 1953
Alessandro Taverniti, Messina 1959
Laura Thermes, Roma, 1943
Rosa Marina Tornatora, Polistena, 1970
Michele Trimarchi, Messina, 1956
Giuseppe Tropea, Soverato, 1975
Agostino Urso, Reggio, 1965
Demetrio Antonio Zema, Reggio, 1970
Santo Marcello Zimbone, Catania, 1961

Calabria

Operazione Nemesis: Dieci Arresti per Scambio Elettorale Politico-Mafioso in Calabria

CC KR

In un’importante operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Crotone, dieci persone sono state arrestate con l’accusa di essere coinvolte in uno scambio elettorale politico-mafioso legato alla ‘ndrangheta. L’operazione, denominata Nemesis, ha portato all’emissione di un’ordinanza cautelare da parte del giudice per le indagini preliminari di Catanzaro su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA).

Tra i soggetti arrestati spicca il sindaco di Casabona, Francesco Seminario, ritenuto legato alla cosca Tallarico. Le indagini hanno rivelato che il sindaco avrebbe ottenuto un ampio sostegno elettorale dalla criminalità organizzata, promettendo in cambio benefici, come l’assegnazione di lavori pubblici. L’operazione ha interessato i comuni di Casabona, Scandale e Strongoli, dove si sono evidenziati segnali di una forte infiltrazione mafiosa nella politica locale.

In totale, otto persone sono state portate in carcere e due sono state poste agli arresti domiciliari. Le accuse mosse nei loro confronti includono anche associazione per delinquere di tipo mafioso e furto aggravato. Le indagini hanno dimostrato l’attività operativa della ‘ndrina di Casabona, collegata a vari gruppi criminali della regione, dedicata a traffici illeciti e alla gestione di affari legati al narcotraffico.

Questa operazione rappresenta un importante passo avanti nella lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione in Calabria, evidenziando come i legami tra politica e mafia possano compromettere seriamente la democrazia locale e il benessere della comunità. Le autorità continuano a monitorare la situazione, nella speranza di estirpare definitivamente le radici mafiose che minacciano il territorio.

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Attualità

Alberto Angela ospite d’onore all’Università Mediterranea di Reggio Calabria per l’inaugurazione dell’anno accademico

Il celebre divulgatore scientifico Alberto Angela sarà l’ospite d’onore alla cerimonia di apertura del nuovo anno accademico dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, prevista per il 15 ottobre 2024. L’evento, che si terrà nell’Aula Magna “Antonio Quistelli”, vedrà Angela ricevere la Laurea Magistrale Honoris Causa in Scienze Forestali e Ambientali, un riconoscimento per il suo impegno nella divulgazione scientifica e ambientale.

Alberto Angela, noto per la sua capacità di rendere accessibili temi complessi come la storia, la scienza e l’ambiente, è da tempo un punto di riferimento per il grande pubblico. La sua passione per il patrimonio culturale e naturale italiano lo ha portato spesso a Reggio Calabria, dove ha raccontato le meraviglie del territorio, inclusi i celebri Bronzi di Riace. Questa onorificenza, dunque, rappresenta un ulteriore tributo alla sua lunga carriera di divulgatore e al suo legame con la Calabria.

L’incontro sarà un momento significativo per gli studenti e per tutta la comunità accademica, che potranno assistere a un evento che unisce cultura, scienza e impegno per la tutela dell’ambiente, temi centrali nella carriera di Angela.

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Calabria

Reggio Calabria | Arrestato per maltrattamenti: ingiuria l’Ex moglie in presenza dei figli

Questura di Reggio Calabria

Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato di Reggio Calabria ha arrestato un uomo di 43 anni, già con precedenti penali, per maltrattamenti nei confronti della sua ex moglie. L’episodio si è verificato in presenza dei loro figli minori, suscitando preoccupazione e necessitando l’intervento immediato delle forze dell’ordine.

La situazione è degenerata dopo che la donna ha ricevuto una serie di messaggi minacciosi e ingiuriosi dal suo ex compagno, culminati in un gesto particolarmente inquietante: una foto che mostrava una tanica di liquido e un paio di scarpe con una pallottola, lasciati nell’androne del palazzo dove vive. Preoccupata per la sua incolumità e quella dei suoi figli, la donna ha contattato la polizia.

Gli agenti delle Volanti sono intervenuti rapidamente, recandosi sul luogo con la donna e i bambini. Qui hanno sorpreso l’uomo nei pressi dell’edificio, in evidente stato di agitazione e sotto l’effetto di sostanze alcoliche. Anche alla presenza degli agenti, l’individuo ha continuato a rivolgere insulti alla ex moglie, aggravando la situazione.

Dopo le necessarie procedure, l’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia. L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere, sottolineando la gravità del reato e la necessità di proteggere la vittima e i minori coinvolti. Questo episodio evidenzia l’importanza di una risposta tempestiva da parte delle forze dell’ordine in casi di violenza domestica.

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